Forio, un cenacolo per dotti

 

Forio, antico pontile di legno

A Forio si parla soprattutto tedesco tra immagini di lampare e dolcezze paesane:un cenacolo per dotti

  Marco, cultura e abbuffate al chiaro di luna

  Di Max Vajro

  «….E quanta cultura in questo paesino di diecimila abitanti: non ce n’è in cittadine più grandi e spocchiose: un esempio è il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, animato da Nino e Gemma d’Ambra. L’avvocato d’Ambra, già vice presidente della Provincia, è studioso attento di Garibaldi, delle memorie di Forio e di tutta Ischia, con una biblioteca di seimila libri e quattromila documenti.

   Floridissime, le arti figurative: perfino un vigile urbano, Ambrogio Castaldi, dipinge personaggi tipici e li espone nel Circolo Femminile, dimostrando una sua felicità “naif”. Ma anche i più moderni e famosi sono presenti a Forio, nel Centro Del Monte, dove il professor Giuseppe Del Monte, docente di matematica, ospita nientemeno che Matisse; ha ottenuto mostre di Bargheer (allievo di Klee), che visse a Forio per quarant’anni e che ha lasciato qui molte opere; da lui spesso offerte in cambio di servizi e vettovaglie ( diede un quadro all’idraulico invece di pagarlo; ed anche l’avvocato d’Ambra preferì una sua opera invece del saldo -forse improbabile- d’una parcella).Famoso è anche il pittore Gino Coppa con i suoi dipinti di ispirazione africana; notissimo anche Raffaele Iacono, foriano; e Giuseppe Patalano detto “Bolivar”,  e Michele Petroni, più noto come “Peperone”; e Gianluigi Verde maestro della tempera….»

                                                                                                     Max Vajro      (quotidiano “Il Mattino” del 12 agosto 1989, pag. 23)