Foto di gruppo con i relatori al Centro d'Ambra
Eritrocitosi - Policitemia (aumento esagerato e nocivo dei globuli rossi nel sangue)
Gruppi ischitani discendenti dagli Unni?
Presso la sede del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra vi
è stato un interessante incontro di studio sull’elevata frequenza di
eritrocitosi-policitemia (aumento esagerato e nocivo dei globuli rossi nel
sangue) nella Regione Campania ed, in particolare, nell’Isola d’Ischia.
Hanno approfondito e sviscerato il notevole argomento scientifico:
Prof. B. Nobili, Dipartimento di Pediatria - Seconda Università di Napoli.
Prof. F. Della Ragione, Dipartimento di Biochimica, Seconda Università di
Napoli.
Prof. B. Rotoli, Divisione di Ematologia, Università Federico II, Napoli.
Dott. V. Martinelli, Divisione di Ematologia, Università Federico II, Napoli.
Dott. G. Parisi, U.O.C. Pediatria, Ospedale Rizzoli, Lacco Ameno, Ischia.
Dott. S. Perrotta, Dipartimento di Pediatria - Seconda Università di Napoli.
Dott.ssa M. Ambrosio, Centro Vaccinazioni, Casamicciola Terme. A.S.L. NA 2.
Si è evidenziato con salde argomentazioni scientifiche, che
di recente é stata individuata un'elevata frequenza di eritrocitosi-policitemia
nella regione Campania ed in particolare nell'Isola d'Ischia. Approfonditi studi
di genetica medica, biologia molecolare e biochimici, condotti nelle Facoltà di
Medicina e Chirurgia della Seconda Università di Napoli e dell'Università
Federico II di Napoli, hanno permesso di identificare in una mutazione del gene
VHL (von Hippel-Lindau) la causa di tale eritrocitosi. L’alterazione genetica
era stata fino ad ora messa in evidenza, con alta frequenza, solo in una regione
russa (per la precisione Chuvash). E’ stata invece individuata un'alta
percentuale di portatori nell'Isola di Ischia (superiore anche a quella della
popolazione russa) con conseguente elevata frequenza di nascite di pazienti
affetti da eritrocitosi.
I relatori hanno voluto sottolineare che:
• Questa forma di eritrocitosi non è benigna in quanto negli studi condotti
sulla popolazione russa è stata messa in evidenza una elevata frequenza di
ipotensione arteriosa, vene varicose e soprattutto eventi trombotici cerebrali
che sono responsabili di una precoce mortalità nei pazienti affetti (età media
di mortalità 42 anni). Pertanto, una tempestiva individuazione di tale forma di
eritrocitosi potrebbe ridurre notevolmente i rischi trombotici cerebrali.
• Alterazioni del gene VHL sono anche responsabili di una sindrome che
determina una predisposizione tumorale chiamata sindrome di von Hippel-Lindau.
Per tale motivo è stato indagato se i pazienti affetti da eritrocitosi dovuta
ad alterazioni del gene VHL abbiano anche una predisposizione tumorale. Studi in
corso sembrano escludere questo rischio.
Sulla base di tali approfondimenti, appare essenziale la creazione di un Osservatorio sulla policitemia in Campania che sia deputato soprattutto a:
• Diagnosticare precocemente la malattia (impiegando sia
metodologie di genetica molecolare che di biochimica).
• Distinguere i casi di policitemia di Chuvash dalle altre forme di
eritrocitosi.
• Seguire i pazienti ed indirizzare gli approcci terapeutici.
• Valutare la frequenza di eventi trombotici e tumori nei pazienti affetti.
• Informare i familiari sugli aspetti clinici (inclusi i rischi) della
malattia.
• Effettuare lo screening della popolazione ischitana allo scopo di
individuare i portatori.
• Analizzare i motivi del vantaggio selettivo di tale alterazione genetica
presente nel 6-7% della popolazione Ischitana.
Sono intervenuti nel dibattito che ne è susseguito, diversi medici e analisti
operanti nell’Isola d’Ischia, che hanno evidenziato le loro esperienze in
proposito sul campo di lavoro.
La Repubblica di Chuvash (da dove anticamente provenivano gli Unni – Attila il
flagello di Dio) è ubicata a 650 km a sud-est di Mosca, al centro delle Regione
economica del Volga. La popolazione è di 1.350.000 abitanti circa.
Aveva introdotto i lavori l’avv. Nino d’Ambra, responsabile del Centro di
Ricerche Storiche d’Ambra, che dopo aver dato un caloroso benvenuto agli
ospiti, ha esternato il proprio compiacimento che a Forio d’Ischia si riprenda
l’attività di ricerca scientifica, obbiettivo nobile di tanti medici
ischitani dell’Ottocento che dettero un notevole contributo al buon nome della
Scuola Medica Napoletana.
Fra gli altri l’avv.d’Ambra ha ricordato Gaetano Conte,ischitano
d’adozione, che descrisse molti anni prima del famoso medico francese Duchenne
la distrofia muscolare progressiva con implicanze cardiologiche. Tanto che pochi
anni or sono, per ricordare l’anzianità dei suoi studi, gli è stata dedicata
un’epigrafe marmorea presso l’Ospedale degli Incurabili di Napoli, con la
biografia fornita in precedenza dal Centro d’Ambra. L’avv. d’Ambra ha
ricordato altresì il prof.Giuseppe Capuano, Direttore della Clinica Ostetrica
dell’Università di Napoli, che curò anche con le acque termali di Citara, la
Regina Margherita di Savoia, futura madre di Re Vittorio Emanuele III. Ha
ricordato inoltre il prof. Giovanni Castellaccio e la sua famosa rivista
scientifica “Il Severino”, nonché il prof. Tommaso Cigliano e le sue
battaglie in tutto il mondo per l’affermazione della medicina omeopatica.
Anna Maria Sepe
(quotidiano “Il Golfo”, 20.04.06, pag.18)