<<Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto>> Rahindrath Tagore (1861-1941) |
Iniziative
del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra
GLI ALBERI: LO SFORZO INFINITO DELLA
TERRA DI PARLARE AL CIELO
Fra le diverse iniziative – come danze folkloristiche, mostra d’arte
e un pensiero per i cani abbandonati dai padroni – riportiamo quelle più
significative riguardanti il tema della manifestazione.
Nel mese di marzo 1992, il presidente del Centro, avv. Nino d’Ambra,
con una comitiva di ischitani organizzata dal Padre francescano Maurizio
Ionchese (1925-1992), si recò a Gerusalemme anche al fine di effettuare
ricerche storiche documentarie presso il nutrito archivio della Custodia di
Terra Santa. In ciò fu gentilmente aiutato da Padre Maurizio che – avendo già
fatto assaporare ai suoi pellegrini
l’afflato della umiltà francescana – dimostrò altresì la sua sensibilità
umana e culturale nel collaborare con l’avv. d’Ambra affinchè ottenesse
copia dei documenti d’archivio, gelosamente custoditi. In quella occasione
Nino d’Ambra portò da Gerusalemme un seme di gaggìa (‘u
ganzirro) che, assieme alla figlia Rosa, pose a dimora nel piccolo giardino
attiguo al Centro. Ora è diventata una pianticella di un metro che il Centro di
Ricerche Storiche d’Ambra ha voluto dedicare e consacrare a Padre Maurizio
Ionchese a perenne ricordo.
***
Nell’agosto del 1963, agli albori della nascita del Centro, i
suoi fondatori Nino e Gemma d’Ambra piantarono un pinolo nello stesso piccolo
giardino. Oggi ha trent’anni ed è diventato un albero robusto e fruttifero,
alto più di cinque metri, in concomitanza della crescita della consistenza
libraria e documentale del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra. In grande
allegria e partecipazione emotiva tutti i presenti, ma soprattutto i numerosi
bambini, hanno festeggiato il compleanno del pino con lo spegnere le candeline
su di un fac-simile di torta di pigne.
Ma
l’atmosfera culturale e gioiosa si è soffusa di misticismo quando ha preso la
parola il parroco Don Michele Romano, che ha parlato, come sempre, con grande
apertura culturale e religiosa, catturando l’attenzione degli adulti e dei
bambini, soprattutto quando ha auspicato che il seme della gaggìa proveniente
da Gerusalemme possa apportare con sé quei
grandi valori di pace e di fratellanza di cui anche l’isola d’Ischia ha
grandemente bisogno e di cui la Città Santa è simbolo da duemila anni.
L’avv. d’Ambra ha ringraziato il parroco Romano per la sua alta e
sensibile partecipazione ed ha illustrato ai presenti il significato dei vari
settori della manifestazione, la cui prima parte si
è conclusa con il rito religioso della benedizione della gaggìa
dedicata a Padre Ionchese, <<uno dei
pochi freancescani che io ho conosciuto che interpretava non con le parole ma
col comportamento, lo spirito di umiltà e di fratellanza del
francescanesimo>>, come ebbe a dire, fra l’altro, l’avv. d’Ambra
nel novembre del 1992, quando, nella chiesa di S. Francesco a Forio, ne fece la
commemorazione (riportata dal nostro giornale).
Nella seconda parte della festa il campo è stato lasciato interamente ai
bambini, che fra le piante hanno danzato per diverse ore al suono della musica
leggera contemporanea.
Al meeting gioioso-culturale hanno presenziato rappresentanti del mondo
della scuola dei vari ordini e gradi, congiunti di Padre Maurizio,
rappresentanti di alcune associazioni cattoliche e laiche, un folto gruppo di
pellegrini di
Terra Santa come il generale Paolo Castagliuolo e famiglia, la presidente delle
Vincenziane sig.ra Anita Monti Regine, la presidente delle Terziarie Francescane
signorina Valentino, la presidente del Mec(Movimento ecumenico cattolico)
prof.ssa Giovanna Palazzolo, il rag. Vincenzo Abrogato della Pretura d’Ischia,
personaggi della cultura e molti altri, ma soprattutto tanti, tanti bambini
entusiasti che, in chiusura della serata, si sono già invitati per l’anno
venturo!
(quotidiano Il Golfo del 26
agosto 1993, pag. 11)