CALENDARIO STORICO SICILIANO

 

01. VIII-VI secolo a.C. 02. VI-IV secolo a.C.
03. III-II secolo a.C. 04. I-III secolo d.C.
05. III-V secolo 06. VI-VII secolo
07. VII-VIII secolo 08. IX-X secolo
09. XI-XII secolo 10. XII-XIII secolo
11. XIV-XVIII secolo 12. XVIII-XIX secolo
13. XIX secolo  

 

 

 

VIII-VI secolo a.C.

Fondazione delle colonie greche e cartaginesi.

 
VI-IV secolo a.C.

Guerre per l'egemonia territoriale e sul mare da parte delle colonie greche:

540-538 - I Cartaginesi, alleati degli Etruschi, con la battaglia di Alalia frenano le mire egemoniche dei Greci sul Tirreno settentrionale.

491 - Gelone, tiranno di Siracusa, inizia ad estendere il dominio della città su altre colonie greche della Sicilia orientale.

480 - Battaglia navale di Imera: i Siracusani di Gelone sconfiggono i Cartaginesi.
474-73 - Il tiranno Gelone I di Siracusa sconfigge gli Etruschi a Cuma.

413 - Battaglia dell'Assinaros: i Siracusani, sconfitte le colonie ateniesi, restano padroni della Sicilia.

392 - Siracusa, sotto il tiranno Dionisio I, ricaccia i Cartaginesi nella parte occidentale dell'isola.

310 - Battaglia di Ecnomo: i Cartaginesi sconfiggono i Siracusani.

289 - 1 Mamertini, soldati mercenari italici s'impadroniscono di Messina.

 
III-II secolo a.C.

L'espansionismo romano indebolisce le colonie greche fino alla loro sottomissione:

278-76 - La sconfitta di Pirro favorisce l'espansione romana nel Meridione.

265-64 - I Mamertini ottengono l'aiuto di un contingente cartaginese. Scontenti del protettorato punito, si rivolgono poi ai Romani che inviano truppe a Messina: è questo il pretesto della prima guerra punica.

264-241 - Prima guerra punita. La Sicilia è teatro degli scontri che si concludono con la vittoria navale romana alle Egadi (241).

212 - Durante la seconda guerra punica (218-201) le truppe del console Claudio Marcello assediano Siracusa e la espugnano.

 
I-III secolo d.C.

Nel periodo imperiale romano la regione viene strutturata come scalo per i commerci dal Medio Oriente e dall'Africa, per la produzione del grano e per l'estrazione dello zolfo.

 
III-V secolo

Fanno la propria comparsa il Cristianesimo e i popoli barbarici: Vandali e Goti.

 
VI-VII secolo

La regione è conquistata dai Bizantini che la controllarono per quasi tre secoli.

 
VII-VIII secolo

Prime scorrerie arabe sulle coste siciliane.

 
IX-X secolo

Gli Arabi si insediano in Sicilia, in alcuni casi facilitati da ribellioni antibizantine (come quella di Messina nell'827-829).

 
XI-XII secolo

I Normanni subentrano agli Arabi:

1061-1091 - Ruggero, della famiglia degli Altavilla, strappa la Sicilia agli Arabi.

1130 - Ruggero II, figlio di Ruggero 1, riceve a Palermo la corona di re di Sicilia.

1186 - Costanza d'Altavilla, sorella di Guglielmo II (detto il Buono), va sposa ad Enrico VI di Svevia, figlio di Federico Barbarossa.
1189 - Alla morte di Guglielmo II i baroni siciliani si oppongono al passaggio del regno in mano sveva (dovuto al fatto che Costanza d'Altavilla era l'ultima erede diretta della famiglia reale), eleggendo re il cugino di Guglielmo II, Tancredi.

 
XII-XIII secolo

Gli Svevi succedono ai Normanni:
1194 - Enrico VI di Svevia conquista il Regno di Sicilia.
1197 - Alla propria morte, Enrico lascia il trono siciliano al figlio Federico, nato dal matrimonio con Costanza d'Altavilla. Siccome l'erede ha solo tre anni, la sua tutela e la reggenza del regno vengono affidate al Papato.

1220 - Federico Il diviene imperatore, re di Germania e re di Sicilia.

1250 - Alla morte di Federico il Regno di Sicilia viene invaso dalle truppe di papa Innocenzo IV. Corrado IV, figlio di Federico e re di Germania, scende con il suo esercito in Italia e riconquista il regno.
1254 - Alla propria morte, Corrado lascia erede in Germania il figlioletto Corradino e affida la reggenza del Regno di Sicilia, a Manfredi, figlio naturale di Federico Il.

1266 - Carlo d'Angiò diviene re di Sicilia dopo avere sconfitto Manfredi.

1268 - Lo svevo Corradino scende in Italia per riconquistare il Regno di Sicilia ma viene sconfitto dagli Angioini.
1282 - Il lunedì di Pasqua scoppia a Palermo la rivolta popolare dei Vespri.
1282-1302 - Angioini e Aragonesi si scontrano nella Guerra del Vespro che si chiude con la pace di Caltabellotta.

 
XIV-XVIII secolo

Gli Aragonesi consolidano il proprio potere in Sicilia. La regione entrò progressivamente nell'orbita della Spagna e fu retta da un viceré, fino al 1712.
1571 - A Messina si concentrano le navi dell'armata cristiana prima della battaglia di Lepanto.
1647 - Contemporaneamente alla rivolta napoletana capeggiata da Masaniello, fallisce a Palermo un moto popolare antispagnolo.
1713 - A seguito delle guerre che causano il declino del predominio spagnolo in Italia, il Trattato di Utrecht assegna il Regno di Sicilia a Vittorio Amedeo Il di Savoia, che ha combattuto a fianco della coalizione anglo-austriaca.
1718 - Il re spagnolo Filippo V di Borbone fa attaccare la Sicilia dalle sue navi, ma suscita la reazione degli Inglesi la cui flotta distrugge quella spagnola al Capo Passero.
1720 - Vittorio Amedeo II ottiene la Sardegna in cambio della Sicilia, che diviene così un vicereame dell'Impero di Carlo VI d'Asburgo.
1734 - Carlo III di Borbone, figlio di Filippo V, conquista il Regno di Napoli e la Sicilia.

 
XVIII-XIX secolo

La Sicilia è dominata dai Borboni:
1748 - La Pace di Aquisgrana fra Asburgo e Borboni sancisce il dominio di questi ultimi sui Regni di Napoli e di Sicilia.
1799-1802 - Con la rivolta repubblicana di Napoli e la prima discesa di Napoleone in Italia, il re borbone Ferdinando I, figlio di Carlo III, si rifugia in Sicilia dove viene protetto da squadre navali inglesi.
1806-1815 - Durante il dominio napoleonico in Italia Ferdinando I trova di nuovo rifugio sull'isola. Approfittando della sua condizione di debolezza, nel 1812 i baroni gli strappano una costituzione che, ispirata a quella inglese, favorisce prevalentemente gli interessi dei grandi proprietari terrieri.

1815 - Alla caduta di Napoleone il Congresso di Vienna restaura il potere dei Borboni.

1816 - Ferdinando unifica il Meridione d'Italia nel Regno delle Due Sicilie, instaurando un controllo diretto sull'isola con l'abolizione del vicereame; revoca inoltre la costituzione emanata nel 1812.

1860 - 11 maggio-20 luglio - Campagna garibaldina.
21 ottobre - Con plebiscito popolare l'isola entra a fare parte del Regno dei Savoia.

 
XIX secolo

La Sicilia regione italiana:

1893-1894 - Viene represso dal governo il movimento contadino di protesta noto con il nome di Fasci siciliani.

1943 - 10 luglio - Le truppe angloamericane sbarcano sull'isola.
17 agosto - Tutta la Sicilia è in mano agli Alleati.

1944-45 - Moti separatisti.

1946 - 15 maggio - La Sicilia è Regione a statuto speciale.

1947 - Il 1° maggio il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini sparano sulla folla inerme che, a Portella delle Ginestre, è riunita per celebrare la Festa del Lavoro, restano uccise 11 persone.

1950 - 10 agosto - Lo Stato italiano istituisce la Cassa per opere straordinarie d'interesse pubblico nell'Italia meridionale. Nota come « Cassa del Mezzogiorno », sarà in vigore fino alla metà degli anni Ottanta, senza produrre effetti apprezzabili sull'economia siciliana.

1968 - novembre/dicembre - Nel Siracusano, 32.000 braccianti scioperano per una settimana chiedendo il rinnovamento del contratto di la
voro. Ad Avola, il 2 dicembre, la polizia disperde una loro manifestazione a colpi d'arma da fuoco uccidendo due dimostranti.

1979-82 - Sotto il piombo mafioso cadono: Giuliano Boris, capo della squadra mobile di Palermo; Cesare Terranova, giudice istruttore a Palermo; Piersanti Mattarella, presidente democristiano della Regione; Gaetano Costa, procuratore capo della Repubblica a Palermo; Pio La Torre, parlamentare comunista promotore di una legge antimafia; Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei carabinieri, con l'incarico di prefetto a Palermo.

1987 - ottobre - A Palermo prende il via un « esperimento politico » di governo del Comune: si coalizzano la DC, il PSDI, i Cattolici del gruppo « Città per l'uomo », i Verdi e gli Indipendenti di sinistra, con l'appoggio esterno del Partito comunista italiano.