I monti Nebrodi e le Madonie, nella loro veste invernale, offrono uno spettacolo naturale di particolare bellezza e suggestione. La maniera classica per visitare in inverno queste montagne sarebbe quella di utilizzare lo sci d'escursionismo ma voglio proporvi una maniera diversa ed eccezionale per visitarne almeno una parte: il cavallo. |
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La base di partenza per visitare a cavallo i Nebrodi c Canal Floresta, il noto paesino nebrodense che è anche il più alto comune siciliano. Qui opera Franco Liuzzo, un giovane la cui famiglia, da generazioni, si occupa di allevamento di bestiame. Durante il suo servizio militare, la fortuna e le sue esperienze di lavoro passate con l'anziano padre allevatore hanno voluto che venisse assegnato allo scuola militare di Cavalleria di l'inerolo dove ha svolto le mansioni di palafreniere. Franco ha (:()si avuto l'opportunità di mettere insieme un notevole bagaglio di esperienze equestri. Una volta tornato a casa, con l'aiuto economico del padre, ha pensato di metterle a frutto creando un centro di turismo equestre. Da tre anni, ormai, offre escursioni a cavallo per tutto l'anno nelle montagne della catena dei Nebrodi più vicine a Casal Floresta. Le più belle raggiungono Monte Colla, il Pizzo dell'Inferno ed il lago delle Trearie. |
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Purtroppo, in inverno, la mancanza in zona di rifugi e di ricoveri adatti lo costringe ad effettuare unicamente escursioni giornaliere mentre in estate, a richiesta, organizza anche viaggi a cavallo di due o anche tre giorni con soggiorni in tenda o presso alcune casermette della forestale. L'escursione invernale di maggiore spettacolarità in quest'area della catena montuosa è certamente quella che permette di raggiungere il lago delle Trearie. E' un'escursione che può richiedere anche otto ore di cavallo e così si parte dall'abitato di Casal Floresta di mattino molto presto. Si discende quindi di quota verso la valle del fiume Flascio. Laggiù la neve caduta si scioglie molto in fretta e si incontrano subito mandrie di vacche e di cavalli Sanfratellani al pascolo. A questa quota la vegetazione arborea è rappresentata soprattutto da Roverelle. Si costeggia la base di M. del Moro (1433 m) e si risale di quota lungo i contrafforti del Monte di Trearie (1609 m). A lato si erge Monte Colla (1611 m), formando la stretta valle su cui scorre il fiume Flascio. Presto si rincontra la neve ed a mezza costa iniziano ad aprirsi grandi panorami che vedono l'Etna imbiancato di neve come protagonista. Con un Etna sempre più incombente e spettacolare, poco più in alto, si incontra un piccolo lago ghiacciato che sembra voglia introdurre l'ormai vicino lago delle Trearie. |
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In una splendida giornata di sole come quella che abbiamo avuto la fortuna di avere durante la nostra escursione, è questo un luogo dove non si può fare proprio a meno di scattare un sacco di fotografie. Risaliti di quota, dopo aver lasciato il laghetto, è questa la zona dove noi abbiamo incontrato la neve più alta. I nostri cavalli procedevano a fatica ma con sicurezza ed abbiamo potuto continuare la nostra escursione. Abbiamo costeggiato i limiti di un vasto bosco di Faggi evitando di attraversarlo; al suo interno la neve, maggiormente riparata dal vento, era molto più alta. Abbiamo quindi risalito e superato una stretta cresta ricoperta di Faggi. Qui, sulla neve immacolata, gli alberi ed il sole avevano create un incredibile gioco di ombre che faceva assumere al terreno le sembianze di un enorme tappeto zebrato. Oltrepassato un filo spinato, il lago ci appare stupendo e improvviso: completamente ghiacciato, circondato dall'anfiteatro naturale creato dalle basse colline circostanti di contrada Cartolari. Il sole si riflette sulla superficie ghiacciata del lago creando riverberi intensissimi, il silenzio è veramente assoluto e, in questa stagione, non vi è proprio alcuna possibilità di incontrare un'altra presenza umana. Per scendere fino alle sue sponde si taglia verso ovest una zona rimboschita con Pini domestici. Sono così vicini l'uno all'altro che non è per niente semplice muoversi. Per ridurre al minimo lo scomodo procedere, si piega ad ovest verso una trazzera che taglia il bosco e discende verso il lago. Si prosegue lungo la sua sponda ghiacciata fino ad incontrare un piccolo nucleo di grandi Faggi, ideali per legarvi i cavalli per una veloce colazione al sacco. Poco lontano, sempre tra alcuni Faggi, si riconosce la casermetta della Forestale, purtroppo non aperta al pubblico. | |
Il rientro avviene seguendo la traccia della carrareccia che conduce a Portella Dagara (1407 m) ed ai panorami che essa offre. A vista si discende verso la strada semiasfaltata che riporta verso la base di Monte del Moro, ma questa volta sul suo versante settentrionale. Se si ha ancora abbastanza tempo a disposizione, una volta giunti alle "Case Badessa", una bella ed antica masseria ubicata alla base del Monte, si gira attorno all'altura e si ridiscende verso la vallata del Flascio per rientrare a Casal Floresta ripercorrendo a ritroso la discesa seguita all'inizio dell'escursione. Se, invece, si è fatto tardi o le condizioni metereologiche e di visibilità sono peggiorate, si segue ancora la direzione della strada asfaltata, fino a raggiungere, in circa un'ora, la provinciale che collega Casal Floresta con Capo d'Orlando. In un'altra ora scarsa si è di ritorno alle stalle di Franco Liuzzo. |