Campionato Sociale 2010 – Commenti

Secondo turno, martedì 9 novembre 2010 (Indice di Sorpresa 36,8)

BIANCO

NERO

Scacc.

Rat.

Giocatore

Ris.

Rat.

Giocatore

Ris.

1

2

Dann Timothy

1

13

Ricci Roberto

0

2

10

Rondelli Roberto

0

3

Occari Maurizio

1

3

4

Poltronieri Michele

0

15

Simioli Stefano

1

4

12

Solinas Roberto

0

5

Ricci Alfredo

1

5

8

Binder Andrea

1

9

Giuffrè Salvatore

0

6

14

Bruini Andrea

½

26

Ferrari Franco

½

7

6

Maietti Luca

½

7

Maesano Marco

½

8

16

Trevisani Guelfo

½

11

Melchiori Simone

½

9

17

Cavicchi Francesco

1

25

Brugnatti Elvo

0

10

23

Rossi Stefano

0

18

Reggiani Riccardo

1

11

19

Capitanelli Alberto

0

27

Cartegni Aldo

1

12

21

Lanzoni Sergio

1

29

Mazzetto Fabio

0

13

28

Turati Anelusco

1

22

Menegatti Vittore

0

14

24

Taglietti Gianluca

1

20

Bersanetti Luca

0

 

1

Campini Marco

½

 

Bye

 

 

14

Cavazzini Umberto

½

 

Bye

 

La prima novità del secondo turno è l’iscrizione, in ritardo, di Umberto Cavazzini, una vecchia conoscenza che aveva troppo precipitosamente valutato di non poter partecipare al Sociale 2010, per via di impegni che si sono (almeno parzialmente) diradati. E’ pertanto entrato con un “bye” al secondo turno, e giocherà regolarmente dal terzo. Naturalmente per il primo non gli è stato assegnato neppure il mezzo punto, visto e considerato che nei nostri tornei casalinghi è ammessa una sola assenza con penalizzazione parziale. Ogni ulteriore assenza comporta inevitabilmente la sconfitta a forfait.

Fatta questa doverosa puntualizzazione vi propino un breve commento al secondo turno.

In prima scacchiera, la partita clou ha visto prevalere Tim sul Campione sociale in carica. Questi ha aperto con la sua solita Scandinava, che mi sembra sia stata affrontata da Dann con una certa circospezione. Infatti, invece di partire lancia in resta (atteggiamento che contro la Scandinava viene talvolta spontaneo adottare), il Bianco ha scelto una linea piuttosto guardinga, senza voler strafare, e ponendo particolare attenzione allo sviluppo dei pezzi. Ecco, proprio lo sviluppo è stato il punto debole del gioco del Nero. A più riprese, avvicinandomi alla posizione, ho notato un’insolita arretratezza di sviluppo dei pezzi neri, che con il passare del tempo si è rivelata decisiva. Roberto si è trovato in posizione progressivamente inferiore, fino a perdere un pezzo (credo sacrificato per impedire una promozione). Di lì a perdere la partita il passo è stato breve.

In seconda scacchiera, il mio avversario (Rondelli), alla decima mossa mi concedeva stranamente un obiettivo d’attacco creandosi una piccola debolezza (Pedone arretrato su colonna semi-aperta). Io pensavo di potermi permettere di andare sul velluto impostando la partita su tale obiettivo, ma evidentemente... non sono Capablanca! Infatti mi sono ritrovato con i pezzi molto legati, mentre Roberto sosteneva senza difficoltà il Pedone debole. Così ho improvvisato una innocua digressione sul lato opposto, nella quale Ronda ha intravisto la possibilità di guadagnare materiale. Non s’è però avveduto di una mia risposta (unica, per la verità, ma c’era) che non solo non perdeva materiale, ma apriva la posizione con mio vantaggio, aumentando d’un tratto il dinamismo dei miei pezzi. Poche mosse dopo Roberto è poi incappato in una cappella finale: anche se non sembrava, la sua Donna era intrappolata, perché l’unica via di fuga era preclusa da un banale tatticismo. Gli sarebbe stato sufficiente portarsi avanti di una sola semi-mossa nell’analisi, per vedere i rischi per la propria Donna, ma evidentemente non aveva sonato alcun campanello d’allarme. Persa la sua Regina per una mia Torre, per Roberto non ci sono state più speranze.

Ma è nella terza scacchiera che si è assistito alla sorpresa della serata: Simioli ha battuto Poltro! Intendiamoci, Ice-man (così Stefano è stato soprannominato da Solis) non è un cliente comodo, e può fare lo sgambetto a chiunque. Ne sa qualcosa Marco Campini, che ci ha perso col Bianco al sociale del 2006 (anche allora al secondo turno!). Comunque la differenza di elo fra Poltro e Ice-man è notevole (338), ed il punteggio atteso di Michele era 0,88. Al di là del risultato in sé, la cosa più sorprendente è che Michele, che naturalmente aveva impostato un partita d’attacco, e che aveva una batteria di pezzi addosso al Re avversario, non ha visto una semplice mossa che avrebbe forzato il matto in pochi tratti! Io l’avevo intravista passando, ma ho potuto soffermarmi solo pochi istanti e non ho controllato bene. Quando però abbiamo riguardato la partita con Stefano, c’è stata la conferma che quella semplice mossa sarebbe stata definitiva. Poiché un tratto così appariscente Michele di solito lo vede a lampo, appare inspiegabile come gli sia potuta sfuggire in una partita a tempo lungo. Ulteriore ironia della sorte, la sconfitta si è concretizzata quando Poltro, in zeitnot sparato, ha commesso la cappella finale. Dico “ironia” perché Michele è un ottimo lampista, e di solito gestisce lo zeitnot con sicurezza.

Non so dire nulla della Solinas-Ricci A.., mentre in quinta scacchiera Andrea confermava la sua fama di grande pensatore, finendo per ultimo una partita che l’ha visto in costante superiorità. Una superiorità, però, che non saprei dire se fosse sufficiente per vincere. Evidentemente Salvatore “ci ha messo del suo”, come si dice, e nel semplice finale con un Pedone in più (e Alfiere contro Cavallo) Andrea non ha perdonato.

La Maietti-Maesano, in settima scacchiera, è stata molto equilibrata, e si è conclusa con un salomonico pareggio; risultato peraltro che da due giocatori prudenti come i nostri sembrava il più probabile.

La patta in ottava, invece, ha avuto una genesi molto diversa dalla precedente. Con un attacco doppio Simone guadagnava un pezzo netto, e sembrava avviato verso una facile vittoria. Ma, non riuscendo a scardinare la coriacea resistenza di Guelfo, ha avuto l’ispirazione di restituire il pezzo per entrare in un finale con un Pedone in più. La vittoria sembrava relativamente semplice da ottenersi, ma a causa di alcune imprecisioni di troppo non è riuscito ad andare oltre il pareggio.

Il prossimo turno proporrà due incontri interessanti nelle prime due scacchiere, ma anche quello in quinta merita attenzione.