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Provinciale 2011 – commento dopo il settimo
ed ultimo turno
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7° ED
ULTIMO TURNO - MARTEDI' 12 APRILE 2011 |
||||||
N° |
BIANCO |
NERO |
||||
Scacc. |
Sort. |
Giocatore |
Ris. |
Sort. |
Giocatore |
Ris. |
1 |
3 |
Ricci
Alfredo |
0 |
1 |
Occari Maurizio |
1 |
2 |
5 |
Binder Andrea |
½ |
6 |
Maesano Marco |
½ |
3 |
7 |
Balboni Lamberto |
1 |
14 |
Cavazzini Umberto |
0 |
4 |
8 |
Giuffrè Salvatore |
½ |
15 |
Del Colle Raffaele |
½ |
5 |
10 |
Fabbri Massimo |
½ |
16 |
Trevisani Guelfo |
½ |
6 |
11 |
Ricci
Roberto |
1 |
18 |
Ruiba Gabriele |
0 |
7 |
13 |
Bruini Andrea |
½ |
9 |
Rondelli Roberto |
½ |
8 |
17 |
Cavicchi Francesco |
½ |
12 |
Solinas Roberto |
½ |
9 |
24 |
Cartegni Aldo |
1 |
19 |
Reggiani
Riccardo |
0 |
10 |
23 |
Rossi
Stefano |
0 |
22 |
Brugnatti Elvo |
1 |
11 |
29 |
Namari Pierpaolo |
1 |
25 |
Dentale Anna |
0 |
12 |
28 |
Ferrari Franco |
0 |
4 |
Maietti Luca |
1 |
13 |
30 |
Turati Anelusco |
1 |
27 |
Dentale Raffaele |
0 |
14 |
26 |
Baratelli Triestino |
½ |
21 |
Dentale Antonio |
½ |
|
20 |
Boscia Francesco |
1 |
|
Riposa |
|
|
2 |
Poltronieri Michele |
0 |
|
Ritirato |
|
Anche l’ultimo turno ha visto confermato,
anzi rafforzato, il primo posto in classifica del sottoscritto, che conquista
così il titolo di Campione provinciale per questo 2011.
In prima
scacchiera, infatti, io dovevo affrontare il sempre temibile Alfredo,
nell’incontro decisivo per definire il vertice della classifica. Il vantaggio
di un punto mi dava ovviamente una certa dose di tranquillità, se non altro
perché avevo dalla mia due risultati dei tre
possibili: per vincere il torneo mi bastava la patta, e tutti i rischi se li
sarebbe dovuti assumere Alfredo. Il quale immagino che
ne sia stato più che felice, vista la sua ben nota indole combattiva.
Appena conclusa l’apertura, trovavo un
attacco doppio col quale minacciavo di guadagnare un Pedone. Alfredo ribatteva
in modo attivo, riuscendo a rendere inattuabile la mia minaccia per un paio di
tratti, ma io giocavo una semplice mossa (anche se un po’ passiva) che rintuzzava
le sue possibili reazioni e guadagnava definitivamente un Pedone. Da par suo,
Alfredo è riuscito a trasformare in risorsa quello che sarebbe
dovuto essere solo uno svantaggio: dovendo scegliere quale Pedone perdere fra
uno in h3 e uno in c4, ha deciso di cedere il Ph3, con conseguente apertura
della colonna h, che lasciava intravedere delle latenti potenzialità di attacco
sul mio arrocco. Certo, non basta una colonna aperta per vincere una partita,
ma intanto cominciavano a farsi strada in me un po’ di preoccupazioni, visto e
considerato che il mio principale obiettivo sarebbe dovuto essere quello di non
offrire all’avversario alcun obiettivo di attacco.
Dopo essermi avveduto delle possibilità del Bianco,
ho giocato diverse mosse poco efficaci, mentre Ricci sfruttava
bene quel po’ di iniziativa che si era procurato, cacciandomi un Alfiere in h6
con prospettive di attacco quantomeno fastidioso. Nella decina di mosse
successive, però, in diverse occasioni Alfredo non riusciva a trovare i tratti
più incisivi, e mi dava modo di sfuggire ai maggiori pericoli della posizione. Alla 30^ mossa, già in forte svantaggio di tempo (3 minuti contro
37!), io mi avventuravo in un fantasioso sacrificio di Cavallo, che ritengo
(ora) sostanzialmente scorretto. Ovviamente l’intenzione in
partita era di alzare un grande polverone, ma a mente
fredda posso dire che si è trattato di una scelta demenziale, sia dal
punto di vista tecnico sia da quello psicologico. Che senso ha, con molto meno tempo del mio avversario,
entrare in complicazioni tattiche? Quando anche fosse stato un buon sacrificio,
sarei riuscito a giocare sempre le mosse corrette, in una manciata
di minuti? Alfredo “ci vede” piuttosto bene, e con mezz’ora a disposizione
avrebbe potuto giocare con maggior precisione della mia. Ecco,
credo che Alfredo abbia sciupato le sue maggiori chance proprio in questa fase di gioco. Può darsi che dopo
il mio sacrificio la partita fosse tutt’altro
che persa per me, a gioco corretto. Il mio problema era proprio in quest’ultima precisazione: non potevo neppure sperare di
giocare correttamente in zeitnot.
Per mia buona sorte, invece, il Ricci ha giocato con
notevole pressappochismo, senza sfruttare al meglio le potenzialità della sua
posizione, ed anzi consentendomi di semplificarla notevolmente. Dopo il cambio
delle Donne, con una Torre e un Cavallo a testa, e un Pedone in più per me, mi
sentivo decisamente più tranquillo. Un paio di minuti
oltre all’incremento mi sarebbero stati sufficienti
per gestire quella posizione e portare a casa almeno mezzo punto. Verso la 40^
mossa però è accaduto l’incredibile: Alfredo mi attaccava un Pedone con la
Torre, ed io non avevo bisogno di difenderlo in modo “diretto”,
poiché risulta già difeso virtualmente da un doppio a Re e Torre. Ebbene, con quasi mezz’ora sull’orologio, contro i miei due
minuti, Alfredo ha mangiato il Pedone avvelenato. Dopo essermi stropicciato
(solo mentalmente...) gli occhi, per rendermi conto di non avere avuto un
abbaglio, ho letteralmente catapultato il Cavallo
nella casa da dove minacciava Re e Torre dell’avversario; al quale ovviamente
non restava che l’immediato abbandono.
Mi permetto di aggiungere un’ultima nota sulla
partita, anzi, sui giocatori. Direi che l’andamento è stato molto emblematico dell’atteggiamento mentale con cui Alfredo ed io
affrontiamo gli incontri di scacchi. Io, molto attento al valore del materiale,
sempre restio a sacrificare, se non scorgo vantaggi tangibili, e di conseguenza
molto sensibile alle profferte altrui. Ho intravisto la possibilità del guadagno
di un Pedone, mi sono sincerato che non fosse troppo
pericoloso, e l’ho mangiato. Ho invece incontrato difficoltà a respingere
l’assalto del Nostro, probabilmente perché sono riuscito a mettere in campo
solo una difesa passiva, invece di cercare di ribaltare la situazione. Dal
canto suo, Alfredo ha confermato la forte inclinazione alla conquista
dell’iniziativa, unita allo “sprezzo del materiale”; ha dalla sua un buon fiuto
per le varianti aggressive, ed un non comune senso della posizione. Diversi scalpi
illustri al suo attivo (GM e MI) non possono essere
frutto di un caso Purtroppo Alfredo ha anche un ben noto tallone d’Achille,
consistente in una sorta di superficialità e di pressappochismo,
che troppo spesso lo condizionano nelle scelte, facendogli optare per certe
varianti senza il necessario approfondimento di analisi. Insomma,
quasi un mix di sicurezza e
precipitazione, che tanti dispiaceri gli hanno procurato nella sua lunga e
onorata carriera scacchistica. Ed è certamente
per questo motivo che la mitica frase “Era vinta!” è diventata, col tempo, un
suo cavallo di battaglia. :-))
Mi sono dilungato sulla mia partita (che peraltro era
decisiva per il torneo), e purtroppo sarò breve sulle altre. Intanto segnalo
che – abbastanza presto nel corso della serata – si è
sentito per tutta la sala un “Non l’avevo vista!”. Era Gabriele Ruiba che commentava a caldo la sua cappella contro Roberto
(perdita della Donna per una Torre), a seguito della quale l’incontro in sesta scacchiera terminava di colpo.
Non era passata neanche mezz’ora, quando – sempre nel
silenzio quasi tombale – s’alzava un lamento, quasi un grido soffocato. Questa
volta proveniva dalla nona scacchiera,
dove Reggiani si lamentava per aver appena catturato con la Donna un Pedone
difeso. Riccardo era dunque vittima di un incredibile abbaglio, che superava
ampiamente per gravità la cappella del turno precedente, costatagli
“solo” un Alfiere. Il risultato di questa partita (sconfitta contro Cartegni) è stata una dalla
principali sorprese dell’ultimo turno.
In seconda
si giocava l’incontro per la potenziale piazza d’onore. Andrea guadagnava ben
presto un Pedone, che gli garantiva un discreto vantaggio e gli dava modo di
cercare l’intero punto. Tuttavia la sua posizione, per quanto
preferibile, non aveva l’aria di essere facilmente vinta. E infatti Andrea non riusciva a trovare il modo di superare
la coriacea difesa di Marco, anche perché finiva per trovarsi in ristrettezze
di tempo (evento per lui abbastanza frequente). Anche
l’analisi sommaria del dopo partita avrebbe confermato una certa superiorità
del Bianco, senza però mostrare una chiara strada per la vittoria. Magari ci
sarà pure stata, ma trovarla sulla scacchiera in poco tempo – come san tutti –
è tutt’altro che semplice. Così al buon Bindo non
rimase che proporre la patta a Marco.
In terza,
un dinamico e volitivo Balbo conduceva in modo convincente l’incontro
con Umberto. Se non ricordo male, Lamberto aveva
mantenuto l’iniziativa per quasi tutta la partita, riuscendo alla fine ad avere
ragione della posizione del Nero, nella quale spiccava la debolezza della
struttura pedonale, e la minore attività dei pezzi.
La mancanza di ricordi particolari delle partite in quarta e in quinta scacchiera mi fa pensare che le patte ivi verificatesi siano
state la naturale conclusione di incontri tutto
sommato equilibrati. Chiedo venia agli interessati se così non è stato.
L’incontro terminato per ultimo in questo turno (e
perciò in tutto il provinciale) è stato quello in settima scacchiera, dove Andrea e Roberto se le sono
date di santa ragione. E’ stata una partita decisamente
interessante, della quale purtroppo non sono riuscito a seguire tutte le fasi,
ed anzi mi piacerebbe vederla con un po’ di attenzione. Con gli arrocchi
contrapposti, mi sembrava che Roberto, col Nero, fosse riuscito ad ottenere un
vantaggio incolmabile, con minacce di matto e di ingressi
di pezzi pesanti nel campo dell’avversario. Andrea ha così deciso di cedere la
Donna per Torre ed Alfiere, nella speranza di ridurre la potenza offensiva dei
pezzi neri. Sembrava che ci fosse riuscito, se è vera l’impressione (che ho
avuto in diretta) dell’esistenza di una mossa molto preoccupante per il Nero.
Tale mossa non è però stata eseguita, e al mio successivo avvicinamento alla
scacchiera ho visto che il divario di materiale si era ridotto: Andrea aveva 2
Torri, contro la Donna di Roberto. Mi sembrava tanto una posizione equilibrata,
più che altro per l’estrema difficoltà di far valere un qualunque vantaggio a
causa dei potenziali scacchi a ripetizione. Se in un
primo momento il Nero, con la Donna, poteva nutrire qualche debole speranza di
promuovere un Pedone passato sulla colonna h, dopo numerose imprecisioni era
proprio Roberto a dover giocare per la patta. Ma anche Andrea ci metteva del
suo, lasciandosi sfuggire una facile occasione per
andare in vantaggio. Devo peraltro aggiungere subito che non è affatto chiaro
se sarebbe stato possibile far valere quel vantaggio:
nei finali con i pezzi pesanti i difendenti possono fare grande affidamento
sulla gragnola di scacchi che si riesce a scaricare sul Re avversario. Comunque sia, mossa dopo mossa, i nostri continuavano
imperterriti a giocare, con il solo incremento, una partita che andava
assumendo sempre più chiari i contorni della patta. E
intanto si approssimava l’una di notte... Confesso che non riuscivo a capire chi
dei due fosse alla ricerca della vittoria. Avevo la netta impressione che
entrambi fossero stremati, che ad ambedue sarebbe
andato bene finire con la divisione della posta, e che semplicemente nessuno
volesse fare il primo passo. Per fortuna, appunto verso l’una, a qualcuno è
venuto in mente di pronunciare la parola magica “patta”, a cui è immediatamente
seguito un “va bene”, o qualcosa di somigliante.
L’indice di
sorpresa dell’ultimo turno ha superato di poco i 29, mentre quello medio
del torneo è stato di 31, con un minimo di quasi 21 al primo turno ed un
massimo di quasi 40 al quarto.
Considerazioni finali
Che dire? Se
ci si limita a guardare il tabellone, sembra che il sottoscritto abbia dominato
in lungo e in largo questo provinciale 2011, conducendolo in testa dal 5° turno
in poi, e chiudendo con un punto e mezzo di distacco dal secondo. Ma... purtroppo la realtà è ben diversa! Nell’incontro con Trevisani (1° turno) ho acciuffato la vittoria solo verso
il finale, dopo che ero stato tarpato quasi per l’intera partita; mi sono
avvantaggiato un cattivo trattamento del finale da parte di Guelfo.
Nell’incontro con Fabbri (6° turno) mi sono ritrovato
in una situazione di chiara difficoltà, potenziale vittima di un attacco sul
mio Re, e senza particolari prospettive di controgioco.
Per mia fortuna Massimo ha giocato una vera e propria cappella, che ha praticamente compromesso il prosieguo della sua partita.
Dell’incontro con Alfredo ho scritto abbastanza, più
sopra. Ribadisco che avrei potuto facilmente perdere
questa partita, se solo Ricci avesse attinto un po’ più abbondantemente dal suo
(evidentemente scarso) serbatoio di pazienza.
Lascio per ultima l’amara annotazione sulla partita
contro Poltro al 4° turno, nella quale la mia
vittoria è stata addirittura vergognosa. Sono stato incredibilmente
graziato da un Michele in vena di grande generosità, e
il ricordo di quell’incontro mi brucia esattamente
come se l’avessi perso.
Come conseguenza di quanto appena scritto, si può
immaginare come io pensi di avere “vinto senza convincere”. Si aggiunga che in
questo provinciale mancavano alcuni dei potenziali
aspiranti al titolo: a parte il più rappresentativo degli scacchisti ferraresi,
quel Minarelli, che ormai siamo rassegnati a non
vedere più nel gioco attivo, brillavano per la loro assenza Timoty
Dann e Marco Campini. Ricordo peraltro che entrambi questi ultimi mancarono anche nel
2010, mentre nel 2009 partecipò Marco. L’ultima volta di Dann al provinciale fu invece nell’edizione
2008, che vinse. Le successive tre edizioni sono invece state
vinte dal sottoscritto.
Gli imbattuti del torneo sono stati due: oltre a me,
anche Bindo non ha mai perso. Con una sconfitta sola troviamo invece Maesano, Giuffrè, Ricci Roberto e
Bruini.
Ha fatto un ottimo torneo Bindo, che con il secondo
posto ha migliorato il quarto del 2010. Ottima prova anche per Balbo: anch’egli
ha migliorato di due posizioni la classifica 2010. Da segnalare, tra i miglioramenti di classifica del 2011 rispetto
al 2010, i maggiori balzi in avanti di Brugnatti, che
ha migliorato di 14 posizioni (da 30° a 16°), Namari
(+ 11 da 29° a 18°), Giuffrè (+ 10 da 15° a 5°).
Può essere di un certo interesse, infine, prendere in
considerazione le performance. Questo
numero è un valore molto significativo (ovviamente nei
limiti in cui può esserlo lo stesso punteggio elo), che
tiene conto dell’andamento del torneo, in relazione sia con il punteggio
ottenuto, sia con la forza (leggi: elo) degli
avversari incontrati. Mi posso sbilanciare, affermando che ha un valore quasi
superiore al punteggio stesso. E’ infatti evidente che
non è la stessa cosa aver realizzato 4 punti contro avversari la cui media elo sia di 1500, piuttosto che di 1800.
Vi propongo pertanto due tabelle. Nella prima riporto
la classifica virtuale, stilata sulla base delle performance ottenute in questo Campionato. In essa
ho evidenziato i nomi di coloro che occupano la stessa posizione in entrambe le
classifiche.
La tabella successiva è ordinata in base alle
differenze tra la performance del
2010 e quella di quest’anno. Da questa si possono
vedere bene i miglioramenti o i peggioramenti nel rendimento di coloro che hanno partecipato ad entrambi i Campionati. Qui i
colori distinguono le variazioni positive da quelle
negative.
Dopo le tabelle troverete
il frutto di un lavoretto di Simone Melchiori, che si è proposto di calcolare le tranche Fide realizzate
nel torneo.
Classifica
in base alla performance
Pos. perf. |
Pos. uff. |
N. |
Giocatore |
Punti |
Perform. |
1° |
1° |
1 |
Occari Maurizio |
6,5 |
2260 |
2° |
2° |
5 |
Binder Andrea |
5 |
1977 |
3° |
3° |
7 |
Balboni Lamberto |
5 |
1935 |
4° |
4° |
3 |
Ricci Alfredo |
4,5 |
1909 |
5° |
5° |
8 |
Giuffrè Salvatore |
4,5 |
1902 |
6° |
6° |
6 |
Maesano Marco |
4,5 |
1841 |
7° |
25° |
2 |
Poltronieri Michele |
2 |
1824 |
8° |
8° |
10 |
Fabbri
Massimo |
4 |
1805 |
9° |
9° |
16 |
Trevisani Guelfo |
4 |
1727 |
10° |
14° |
18 |
Ruiba Gabriele |
3,5 |
1716 |
11° |
13° |
24 |
Cartegni Aldo |
4 |
1713 |
12° |
10° |
15 |
Del Colle
Raffaele |
4 |
1700 |
13° |
7° |
11 |
Ricci Roberto |
4,5 |
1699 |
14° |
19° |
17 |
Cavicchi
Francesco |
3,5 |
1627 |
15° |
17° |
9 |
Rondelli Roberto |
3,5 |
1606 |
16° |
12° |
14 |
Cavazzini Umberto |
4 |
1603 |
17° |
18° |
29 |
Namari Pierpaolo |
3,5 |
1603 |
18° |
16° |
22 |
Brugnatti Elvo |
3,5 |
1578 |
19° |
11° |
13 |
Bruini Andrea |
4 |
1573 |
20° |
20° |
4 |
Maietti Luca |
3 |
1554 |
21° |
21° |
19 |
Reggiani Riccardo |
3 |
1551 |
22° |
15° |
12 |
Solinas Roberto |
3,5 |
1536 |
23° |
26° |
28 |
Ferrari Franco |
2 |
1525 |
24° |
22° |
30 |
Turati
Anelusco |
3 |
1461 |
25° |
23° |
23 |
Rossi Stefano |
2,5 |
1450 |
26° |
24° |
20 |
Boscia Francesco |
2,5 |
1371 |
27° |
27° |
27 |
Dentale
Raffaele |
2 |
1341 |
28° |
28° |
21 |
Dentale
Antonio |
2 |
1305 |
29° |
29° |
25 |
Dentale
Anna |
2 |
1225 |
30° |
30° |
26 |
Baratelli Triestino |
1,5 |
1126 |
Differenze fra la performance 2011 e quella 2010
Pos. uff. |
N. |
Giocatore |
Punti |
Perf. 2011 |
Perf. 2010 |
Diff. |
5 |
8 |
Giuffrè Salvatore |
4,5 |
1902 |
1541 |
361 |
18 |
29 |
Namari Pierpaolo |
3,5 |
1603 |
1245 |
358 |
13 |
24 |
Cartegni Aldo |
4 |
1713 |
1441 |
272 |
16 |
22 |
Brugnatti Elvo |
3,5 |
1578 |
1314 |
264 |
22 |
30 |
Turati
Anelusco |
3 |
1461 |
1267 |
194 |
4 |
3 |
Ricci Alfredo |
4,5 |
1909 |
1724 |
185 |
19 |
17 |
Cavicchi
Francesco |
3,5 |
1627 |
1490 |
137 |
10 |
15 |
Del Colle
Raffaele |
4 |
1700 |
1604 |
96 |
21 |
19 |
Reggiani Riccardo |
3 |
1551 |
1473 |
78 |
8 |
10 |
Fabbri
Massimo |
4 |
1805 |
1751 |
54 |
2 |
5 |
Binder Andrea |
5 |
1977 |
1936 |
41 |
3 |
7 |
Balboni Lamberto |
5 |
1935 |
1895 |
40 |
1 |
1 |
Occari Maurizio |
6,5 |
2260 |
2270 |
-10 |
26 |
28 |
Ferrari Franco |
2 |
1525 |
1574 |
-49 |
20 |
4 |
Maietti Luca |
3 |
1554 |
1611 |
-57 |
11 |
13 |
Bruini Andrea |
4 |
1573 |
1656 |
-83 |
17 |
9 |
Rondelli Roberto |
3,5 |
1606 |
1694 |
-88 |
25 |
2 |
Poltronieri Michele |
2 |
1824 |
1913 |
-89 |
24 |
20 |
Boscia Francesco |
2,5 |
1371 |
1472 |
-101 |
7 |
11 |
Ricci Roberto |
4,5 |
1699 |
1816 |
-117 |
12 |
14 |
Cavazzini Umberto |
4 |
1603 |
1745 |
-142 |
15 |
12 |
Solinas Roberto |
3,5 |
1536 |
1788 |
-252 |
6 |
6 |
Maesano Marco |
4,5 |
1841 |
2121 |
-280 |
30 |
26 |
Baratelli Triestino |
1,5 |
1126 |
1432 |
-306 |
Ecco
dunque cosa ha preparato Simone.
DEL
COLLE Raffaele: 1.5/4 => Tranche da 1729
TREVISANI
Guelfo: 1.5/4 =>
Tranche da 1803
CAVICCHI
Francesco: 1/3 =>
Tranche da 1698
RUIBA
Gabriele: 1.5/4 => Tranche da 1687
CARTEGNI
Aldo: 1/4 =>
Tranche da 1594
DENTALE
Raffaele: 1/3 =>
Tranche da 1643
FERRARI
Franco: 1/4 =>
Tranche da 1632
NAMARI
Pierpaolo: 1/3 =>
Tranche da 1646
REGGIANI Riccardo: 0.5/3 => Tranche da 1517
non dovrebbe esser buona
perché conteggiata come prima visto che la precedente tranche è più vecchia di
2 anni.
BRUGNATTI
Elvo: 0.5/3 => Tranche da 1493
non dovrebbe essere buona
visto che non ha tranche precedenti e la prima dev’essere
di almeno 1 punto
Ringraziamenti
Chiudo qui con un sentito ringraziamento (a
nome di tutti) a:
- l’arbitro Renzo Renier, che ha messo a disposizione la sua grande competenza ad un prezzo da amico;
- Giovanni Di
Domenico, che ha tenuto aggiornato il sito CSE durante l’intero svolgimento
del torneo;
- last but not least, il mitico
e instancabile Giuli, che si è sobbarcato l’onere
di allestire da solo le due sale di gioco per tutte quante le sere. E scusate
se è poco...
Maurì