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Provinciale 2011 – commento dopo il quarto
turno
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4° TURNO
- MARTEDI' 1° APRILE 2011 |
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N° |
BIANCO |
NERO |
||||
Scacc. |
Sort. |
Giocatore |
Ris. |
Sort. |
Giocatore |
Ris. |
1 |
6 |
Maesano Marco |
0 |
7 |
Balboni Lamberto |
1 |
2 |
2 |
Poltronieri Michele |
0 |
1 |
Occari Maurizio |
1 |
3 |
5 |
Binder Andrea |
½ |
3 |
Ricci
Alfredo |
½ |
4 |
12 |
Solinas Roberto |
0 |
8 |
Giuffrè Salvatore |
1 |
5 |
16 |
Trevisani Guelfo |
1 |
9 |
Rondelli Roberto |
0 |
6 |
10 |
Fabbri Massimo |
1 |
15 |
Del Colle Raffaele |
0 |
7 |
11 |
Ricci
Roberto |
½ |
19 |
Reggiani
Riccardo |
½ |
8 |
4 |
Maietti Luca |
½ |
29 |
Namari Pierpaolo |
½ |
9 |
24 |
Cartegni Aldo |
0 |
13 |
Bruini Andrea |
1 |
10 |
14 |
Cavazzini Umberto |
1 |
27 |
Dentale Raffaele |
0 |
11 |
25 |
Dentale Anna |
0 |
17 |
Cavicchi Francesco |
1 |
12 |
28 |
Ferrari Franco |
0 |
18 |
Ruiba Gabriele |
1 |
13 |
20 |
Boscia Francesco |
0 |
30 |
Turati Anelusco |
1 |
14 |
22 |
Brugnatti Elvo |
1 |
21 |
Dentale Antonio |
0 |
15 |
26 |
Baratelli Triestino |
|
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|
Superato il turno centrale, il torneo vede al comando
Lamberto Balboni. In prima scacchiera egli ha battuto Maesano
in una partita con arrocchi eterogenei, nella quale Marco si è trovato con un
Pedone in meno già dalle prime battute del medio gioco. Non sono sicuro, ma
sembra che il Pedone sia stato sacrificato in vista di un (presunto) promettente
attacco del Bianco (Marco) sul lato di Re, dove il Nero aveva arroccato. Tuttavia il controgioco di Lamberto era tutt’altro che trascurabile. Anzi, da parte di Marco
forse c’è stata qualche sbavatura nella conduzione dell’attacco: il Nero si è infatti trovato con il Re in g8 e un Pedone avversario in
g7, che faceva paradossalmente da scudo al Re nero contro gli attacchi dei
pezzi del proprio stesso colore. Aveva invece migliore fortuna il contrattacco
di Balbo, che finiva per portare a casa il punto intero. Questo incontro ha
dato una spinta significativa all’indice di sorpresa;
il punteggio atteso di Maesano era infatti 0,54.
In seconda
scacchiera si consumava lo scempio della serata. Michele lasciava un
Pedone per favorire un rapido sviluppo dei propri pezzi. Dopo aver accettato la
modica offerta di materiale, io temporeggiavo per cercare di capire da quale
parte mi convenisse arroccare, oppure se fosse meglio
rinunciare all’arrocco. Intanto una mia svista consentiva a Michele di
recuperare il Pedone in meno. Successivamente, la mia
scelta di arroccare lungo si è rivelata decisamente infelice: Michele è
riuscito in breve a mobilitare le sue forze sul lato ovest, procurandomi
notevoli grattacapi, che per giunta io fronteggiavo piuttosto male. La partita
era così compromessa che Poltro avrebbe potuto
sferrare il colpo vincente poco prima della 40^ mossa. Invece,
quasi per un lapsus manu,
dava uno scacco con il pezzo sbagliato. Se l’avesse dato con la Donna
invece che con una Torre, sarei stato costretto a cedere materiale, rimanendo oltre tutto in una posizione disperata. Va peraltro precisato
che già da diversi tratti si giocava praticamente solo
con l’incremento, ma è comunque strano che Michele,
ottimo lampista, si sia lasciato sfuggire una mossa
decisiva. Dopo quell’episodio, comunque,
l’esito della partita era tutt’altro che chiaro. Ho
dovuto giocare un’altra decina di mosse prima di uscire dalle complicazioni in
chiaro vantaggio. Ma solo grazie ad un generoso regalo
dell’avversario. E così mi trovo
immeritatamente secondo.
In terza Alfredo, ancora una volta, si lasciava sfuggire di mano la
posizione superiore che aveva raggiunto contro Andrea. Confesso che non si
tratta di una valutazione mia, ma dello stesso Ricci. Inizialmente
mi sembrava che la posizione fosse in sostanziale equilibrio, ma poi mi sono
perso dei pezzi. Ritornando a curiosare verso le fasi finali della partita,
sono arrivato giusto nel momento in cui un attacco doppio di Andrea
costringeva Alfredo a cedere un Cavallo. A quel punto la partita era
probabilmente vinta per Andrea, che si ritrovava con un Cavallo in più.
L’avverbio di incertezza è doveroso, per via della
presenza delle Donne, in un finale in cui sfuggire agli scacchi è sempre
piuttosto problematico. Questa difficoltà, insieme con il vantaggio incolmabile
che Alfredo – come sempre! – aveva guadagnato sull’orologio,
hanno indotto Bindo a proporre la patta.
Purtroppo non so quasi nulla degli altri incontri.
Posso solo aggiungere che le maggiori sorprese si sono avute in 5^ scacchiera,
dove Trevisani ha battuto Rondelli
(che ha quasi 230 punti in più), e in 13^, dove Boscia
ha ceduto a Turati che ha 186 punti in meno.
L’indice di
sorpresa del 5° turno ha sfiorato il valore di 40.