Handicap e
Attività Motoria:
Esperienza in una Cooperativa Giovanile
Pagine
Esemplificative dell'Opera
LA
CASA EDITRICE LANCILLOTTO HA CESSATO LA SUA
ATTIVITÀ
IN DATA 1-12-01
Sommario
NOTA INTRODUTTIVA
L'EVOLVERSI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE IN CUI SI È
REALIZZATA L'ESPERIENZA DESCRITTA
L'area geografica, 11 - La penetrazione dell'uomo nel
territorio di Selvazzano Dentro, 12 - L'evoluzione demografica
dal dopoguerra ad oggi, 13 - L'evoluzione economica più recente,
13 - Ruralità e urbanità del Comune, 15 - Tipologie
insediative, 16 - L'inserimento del servizio sociale, 17 -
L'evolversi delle attività di servizio sociale nel Comune, 18
L'INIZIATIVA DELLA COOPERATIVA "IL GIRASOLE"
Origini e motivazioni, 21 - La Comunità, 22 - Attività
lavorative, 24 - Il tempo libero, 26
Il "gruppo-famiglia" come espressione comunitaria,
33 - Animatori ed operatori, 34 - Portatori di handicap: da
"ospiti" a "corresponsabili", 36 - I
volontari, collaboratori esterni, 37 - Metodologie
socio-pedagogiche, 38 - La problematica socio-pedagogica, 46
UN CONTRIBUTO SPECIFICO A LIVELLO DI ATTIVITÀ MOTORIA
Collocazione dell'iniziativa, 50 - L'incontro, 53 - La
programmazione, 55 - Scheda per il controllo e la verifica
dell'attività, 61
ESPOSIZIONE ANALITICA DI CIASCUN INCONTRO
Brevi note introduttive alla parte operativa, 62
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
L'ATTIVITÀ AGONISTICA DELLA A.S. "SPORT IL
GIRASOLE"
BIBLIOGRAFIA
NOTA INTRODUTTIVA DELL'AUTORE
A distanza di un po' di tempo, ormai un decennio, da quando
ho cominciato a seguire a livello motorio i giovani della
Cooperativa "Il Girasole", mi rendo conto di quanto
casualmente e in modo del tutto responsabile abbia inizialmente
accettato di diventare animatore sportivo nei loro incontri
motori settimanali.
Oggi ringrazio il "caso" e la mia
"irresponsabilità" di allora per avermi dato
l'occasione di vivere una esperienza così ricca e qualificante.
In una cooperativa come quella de "Il Girasole" un peso
determinante per l'efficacia dell'esperienza di vita comune è il
grado di socializzazione che viene a crearsi tra i giorvani.
Personalmente, ritengo che "socializzare", in
definitiva, non significhi altro che "diventare più
amici". Non credo di peccare di presunzione se affermo che
l'attività motoria accuratamente progettata e finalizzata ad
ogni incontro è uno strumento insostituibile per aiutare a
maturare o ripristinare e consolidare rapporti di amicizia.
Questo il mio fine primario che, d'altra parte, non disgiungo
certo da un miglioramento delle capacità motorie raffinate
proprio grazie al contributo di ciascuno.
Dopo l'impatto iniziale, ricco di entusiasmo, mi sono reso conto
di quanto impreparato fossi e di quanto fosse necessario ai
ragazzi della cooperativa un mio "affinamento sul
campo". Il dover affrontare la realtà di un gruppo
eterogeneo di giovani disabili e non, con problematiche diverse,
dopo avermi fatto sorgere molte perplessità ed interrogativi, ha
determinato in me la volontà di impegnarmi con grinta ed
entusiamo per realizzare un'iniziativa che definirei
sperimentale.
Ci si sta sforzando di inserire il disabile nella società, cioè
nel lavoro e nella scuola, perché allora non inserirlo anche in
gruppi dove si fa dell'attività motoria finalizzata alla
socializzazione?
Il lavoro è stato svolto ante 1985 e già presentato nelle sue
parti salienti in due convegni: il primo nell'inaugurazione degli
edifici della Cooperativa "Il Girasole" il 27 settembre
1986, il secondo in una manifestazione promossa dalla sezione
A.N.F.F.A.S. del Comune di Selvazzano Dentro dal tema
"Handicap e sport" l'11 ottobre 1987.
Le tematiche, gli obiettivi e le metodologie che vengono esposte
sono riferite prevalentemente alla disabilità psichica ed hanno
subito, in questi ultimi anni, un'evoluzione sia per quanto
riguarda i contenuti teorici sia per le proposte motorie.
Nel frattempo sono "cresciuto" anch'io con i giovani
del gruppo "Il Girasole" e posso dire che mi hanno
aiutato a maturare delle scelte metodologiche particolarmente
adatte alla loro realtà di gruppo che possono diventare utili
all'impostazione di esperienze analoghe. Alfredo Maniero