A-B-Cavallo,
Dizionario Equestre

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A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z

A1: (equit.) vd. patente A1.

A2: (equit.) vd. patente A2.

A3: (equit.) vd. patente A3.

A.A.S.: (zool.) Anglo-Arabo-Sardo.

ABBANDONARE: (equit.) lasciare le redini, in modo che la mano non sia più in contatto con la bocca del cavallo, concedendogli la massima libertà di azione nello svolgimento di un esercizio o, semplicemente, facendo rilassare il sistema nervoso dell'animale.

ABBASSATESTA: (bard.) ne esistono vari tipi (redine gogue, redini di ritorno, ecc.). Tuttavia, il termine si riferisce solitamente a un tipo specifico di abbassatesta che, usando il termine francese, viene chiamato chambon. È formato da una testiera che viene agganciata al sopracapo del filetto, da una specie di redine che passa in mezzo agli arti anteriori e in cui va infilato il sottopancia, e da una corda che viene agganciata con due moschettoni ai due anelli del filetto, dopo essere passati per l'anello della testiera (vd. tavola n. 7). Lo chambon non esercita pressioni all'indietro sulla bocca del cavallo, ma fa sì che l'animale distenda il collo verso il basso, con la massima libertà di movimento. È un sistema particolarmente indicato per l'addestramento dei puledri lavorati alla corda e per i cavalli che hanno un portamento di collo rovesciato. La posizione che il cavallo deve assumere sviluppa la muscolatura della regione dorsale e gli insegna a impegnare i posteriori. Vd. anche: gogue e redini di ritorno.

ABBATTIMENTO: (equit.) quando il cavallo o il cavaliere fa cadere, durante il salto, almeno una barriera dell'ostacolo: si ha errore sia se la barriera (o un'altra parte dell'ostacolo) cade al suolo, sia se la caduta viene fermata da un altro elemento dell'ostacolo. L'abbattimento di un ostacolo o di una singola barriera comporta l'attribuzione di 4 penalità al binomio in gara (Tabella A), o di un certo numero di secondi (Tabella C) da sommare al tempo impiegato dal concorrente per portare a termine la sua prova. Se, tuttavia, viene abbattuta una barriera che si trova al centro dell'ostacolo, che non ne modifica quindi le dimensioni, l'abbattimento non comporta alcuna penalità. Viene considerato abbattuto, invece, l'ostacolo in cui almeno una delle due estremità della barriera più alta non è più appoggiata sulla relativa staffa. Nel caso di ostacoli singoli disposti su più piani verticali (oxer, triplice), l'abbattimento di più elementi viene calcolato come errore unico. La caduta dei vasi di fiori utilizzati per abbellire l'ostacolo non comporta l'attribuzione di penalità.

Abbattere un cavallo significa ammazzarlo.

ABBATTUTA: ostacolo costituito da una catasta di tronchi d'albero, che si incontra spesso nella prova di fondo dei concorsi completi di equitazione e nei cross.

ABBEVERARE: dare da bere ai cavalli.

ABBEVERATA: azione del dare da bere ai cavalli.

ABBEVERATA IN BIANCO: (alim.) si ottiene mescolando nell'acqua duecento grammi circa di farina di orzo, di frumento o di segala ed eventualmente del bicarbonato di sodio che stimola le funzioni digestive. Per il suo potere tonificante fa molto bene ai cavalli, specialmente durante l'estate o dopo un lavoro intenso. Deve essere somministrata quotidianamente per 15/20 giorni circa.

ABBEVERATOIO: (gov.) recipiente o vasca utilizzata per abbeverare i cavalli. Oggigiorno sono molto diffusi quelli automatici a pressione, in cui il cavallo aziona la somministrazione di acqua, appoggiando il muso nell'abbeveratoio. In questo modo è assicurato un rifornimento idrico costante.

ABBIGLIAMENTO: (equit.) la tenuta da concorso è la seguente: dilettanti e juniores possono scegliere tra: giacca rossa, camicia bianca, cravatta bianca o plastron, guanti, cap nero o blu scuro, pantaloni bianchi o bianco avorio, stivali con banda marrone; giacca nera, camicia bianca, cravatta bianca o plastron, guanti, cap nero, pantaloni beige, stivali neri.

Gli juniores e i dilettanti possono indossare la divisa del centro ippico al quale sono iscritti, approvata dalla Federazione.

I militari devono indossare l'uniforme prescritta.

Per i professionisti è prescritto l'abito nero, o la divisa di club, approvata dalla Federazione.

Nei concorsi di dressage è obbligatoria la seguente tenuta:

giacca nera o scura, pantaloni beige chiari, cap o bombetta, camicia o maglietta con plastron bianchi, oppure camicia con colletto e cravatta bianchi, stivali neri, speroni e guanti;

giacca nera, pantaloni bianchi, cap o cilindro, camicia o maglietta con plastron bianchi, oppure camicia con colletto e cravatta bianchi, stivali neri, speroni e guanti;

frac nero, pantaloni bianchi, cilindro, camicia o maglietta con plastron bianchi, speroni e guanti.

I militari devono indossare l'uniforme prescritta.

Nella prova di fondo del concorso completo di equitazione, è obbligatorio indossare un casco rigido provvisto di paramento. Si addice, inoltre, una tenuta leggera. È vietato l'uso della frusta di lunghezza superiore a 75 cm.

ABIGEATARIO: (pers.) chi commette abigeato. È sinonimo di abigeo.

ABIGEATO: reato consistente nel furto di bestiame.

ABIGEO: (pers.) ladro di bestiame.

ACCENDERSI: (gerg.equit.) un cavallo si accende quando, indirizzato sull'ostacolo, "prende l'iniziativa", ossia avanza deciso e con impulso verso di esso.

ACCETTA: COLPO D'-: (anat.) infossatura traversa molto marcata del muscolo superiore del collo, davanti al garrese, tipica dell'animale con collo di cervo. Rappresenta un dato segnaletico del cavallo. È detto anche colpo d'ascia.

ACCOMPAGNATORE DI TURISMO EQUESTRE: (pers.) brevetto rilasciato dall' A.N.T.E. Si tratta di un cavaliere capace di condurre una gita od un breve viaggio lungo un itinerario stabilito, garantendo la sicurezza e il benessere dei cavalieri partecipanti e l'impiego razionale dei cavalli. Per potere sostenere gli esami i candidati devono essere soci A.N.T.E., avere compiuto 18 anni, essere titolari del brevetto di Cavaliere di Turismo Equestre, essere in possesso della licenza di scuola media, avere un'esperienza di almeno dieci giornate di viaggio di turismo equestre compiute in una o più volte e avere partecipato a una manifestazione di turismo equestre. La documentazione richiesta va presentata al Delegato Regionale dell'A.N.T.E. L'esame si articola in varie prove teoriche e pratiche. Le prime devono dimostrare la preparazione del candidato in questioni di topografia, orientamento, ippologia, alimentazione e abbeverata del cavallo, regole di viaggio e nozioni di pronto soccorso. Le prove pratiche consistono nella cura e governo del cavallo, in un breve percorso di campagna con un massimo di 8/10 ostacoli naturali di altezza non superiore a 1 m. e fossi di larghezza massima di 1,50 m. Bisogna inoltre sapere condurre un cavallo sottomano, attaccare e guidare un cavallo attaccato, condurre un viaggio di una giornata su itinerario noto alla presenza di una Guida a ciò abilitata o di un Maestro di T.E. o di un delegato tecnico interregionale.

ACCOPPIATA: (scomm.) nel mondo delle scommesse sui cavalli, l'accoppiata è un tipo di giocata con cui si vince indovinando i primi due cavalli classificatisi, anche non nell'ordine se i partenti sono più di cinque. Con solamente tre o quattro partenti, invece, bisogna indovinare, in ordine, il primo e il secondo classificato. In altre parole, chi gioca l'accoppiata dei cavalli n. 1 e n. 5 in una corsa con otto partenti vincerà se il n. 1 si classifica al primo posto e il n. 5 al secondo o viceversa.

ACCORCIARE: (equit.) accorciare un'andatura significa percorrere, in un minuto, un tratto di terreno inferiore rispetto agli altri tipi di trotto, conservando la stessa cadenza. In altre parole, il cavallo, senza variare il ritmo dell'andatura, riduce la distensione dei propri arti. È un esercizio molto utile per migliorare l'elasticità e l'equilibrio del cavallo.

ADDESTRAMENTO: insieme degli esercizi che portano il cavallo a sottomettersi alla volontà dell'uomo e ad apprendere gli ordini trasmessi dal cavaliere. L'addestramento è la base dell'equitazione, in quanto costituisce l'insieme delle nozioni che vengono insegnate al cavallo e che si differenziano a seconda del futuro impiego dell'animale in questione. In altre parole, l'addestramento di un cavallo da concorso di salto ostacoli, pur sfruttando gli stessi principi di quello svolto per un cavallo che sarà destinato alle corse in pista, si attua secondo procedimenti differenti. In genere, un cavallo si definisce ben addestrato quando risulta calmo, docile, coraggioso e in completa armonia col suo cavaliere. Le fasi di istruzione dell'animale sono: la doma, l'ammansimento che precede e segue la doma e che prosegue nell'addestramento. Il dressage è una fase successiva all'addestramento, rappresenta un livello di istruzione superiore e rivela una maggiore obbedienza e sottomissione;

prova di addestramento che si svolge in un rettangolo (20x60 m.), prima fase del concorso completo di equitazione.

ADENITE EQUINA: (vet.) malattia contagiosa, forse la più comune degli equini, che si manifesta con febbre, catarro e formazione di ascessi, specialmente a livello delle ghiandole linfatiche del capo. È detta anche "stranguglione".

AFFRETTARE: (equit.) il cavallo affretta quando anziché allungare, ossia distendere maggiormente gli arti senza variare il ritmo dell'andatura, aumenta il ritmo e non la distensione degli arti.

AFTA EPIZOOTICA: (vet.) malattia infettiva di origine virale che in genere colpisce bovini, ovini e suini, ma che, occasionalmente, può colpire anche il cavallo e l'uomo. Si presenta con eruzioni vescicolose sulla mucosa della bocca, sui capezzoli e sull'attaccatura del piede.

AGENZIA IPPICA: (trot.) (gal.) ufficio che riceve e registra le scommesse sui cavalli partecipanti alle corse in qualsiasi ippodromo italiano. In Italia ve ne sono 320. È detta anche sala corse.

A.G.R.I.: (trot.) Associazione Gentlemen Riders d'Italia. Ha sede in via Bonnet n. 6, 20154 Milano, tel. 02/6571794.

A.H.T.G.: Associazione Hadicappers e Tecnici Galoppo. Ha sede in via Monte della Farina, 36, 00186 Roma.

A.I.A.: Associazione Italiana Appaloosa. Ha sede in via Contignaco n. 123, Salsomaggiore Terme (Pr), tel. 0524/79748.

Associazione Italiana Allevatori. Ha sede in via Tomassetti n. 9, 00161 Roma, tel. 06/854511.

A.I.C.A.L.: Associazione Italiana Cavalli Andalusi Lusitani. Ha sede a Comacchio, Lido delle Nazioni (FE), via Nazioni Unite, n. 97, tel. 0533/39406.

A.I.C.E.: Associazione Ippica Culturale ed Ecologica. Ha sede in via Roma n. 16, 33099 Vivaro (Pn), tel. 0427/97322, fax 0427/700502.

A.I.C.R.: (west.) Associazione Italiana Cavallo da Reining. Ha sede in viale Regina Margherita n. 4/c, 42100 Reggio Emilia, tel. 0522/516483, fax 0522/515339. L'Associazione, nata nel 1987, conta oggi oltre duecento soci. Il suo obiettivo è quello di promuovere tutte le iniziative che contribuiscono allo sviluppo del cavallo da reining. L'A.I.C.R. organizza manifestazioni in occasione delle fiere nazionali più importanti (Travagliato, Reggio Emilia, Bari, Cremona, Portogruaro, Verona) e nel suo calendario sono previste importanti riunioni nazionali e internazionali: futurity, per cavalli di tre anni; derby, per cavalli di 4 anni; maturity, per cavalli di cinque anni; trofeo Acme Stars & Stripes (open a tappe); international cup (gara internazionale a squadre).

A.I.M.W.: (west.) Associazione Italiana Monta Western. Ha sede in via Giacomo Puccini, 4, 24047 Treviglio (Bergamo), tel. 0363/301434.

A.I.P.E: Associazione Italiana per la Protezione degli Equini, costituita a Milano il 13 luglio 1995. Con l'aiuto della I.L.P.H. (International League for the Protection of Horses), a cui è affiliata, l'associazione intende principalmente fare osservare in Italia le norme già esistenti sulla protezione dei cavalli e degli asini, nonché le direttive C.E.E. sui trasporti degli equini destinati alla macellazione. Precisa finalità di questa associazione è evitare inutili sofferenze agli equini da parte dell'uomo. Ha sede in via Giotto, 5, 20145 Milano, tel./fax 02/48004854.

A.I.Q.H.: Associazione Italiana Quarter Horse. Sorta nel 1977 con riconoscimento ufficiale da parte della A.Q.H.A., ha sede a Galliano del Mugello (FI), via Nazionale, n. 37, tel. 055/841407. L'Associazione si adopera per incrementare l'allevamento in purezza del cavallo Quarter Horse in Italia, per sviluppare la conoscenza e l'utilizzo di questa razza nel nostro paese; svolge un'attività promozionale, sostenendo la costituzione delle Associazioni Provinciali Allevatori Quarter Horse, in contatto con l'Associazione Nazionale; promuove, inoltre, rassegne, mostre-mercato, campionati nazionali e provinciali, gare e corse riservate ai cavalli Quarter Horse.

A.I.T.P.R.: (zool.) Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido: razza di cavallo italiano dal mantello generalmente sauro, ubero o baio. La sua struttura robusta lo rende particolarmente indicato per i lavori agricoli e i trasporti. Ebbe origine all'inizio del nostro secolo da cavalle del Polesine e cavalli bretoni.

AIUTI: (equit.) mezzi di cui il cavaliere dispone per imporre la propria volontà al cavallo e ottenere così una risposta immediata ai suoi comandi. Si dividono in principali e sussidiari. Gli aiuti principali (propri del cavaliere) sono: l'assetto, il busto, le gambe, le mani e la voce. Quelli sussidiari (di origine materiale) sono: il frustino, gli speroni, l'imboccatura, la martingala e la capezzina.

AIUTI DI COMPIACENZA: (equit.) interventi e sollecitazioni da parte del pubblico o di qualsiasi altra persona, che hanno il fine di aiutare il concorrente in gara o il suo cavallo: comportano l'eliminazione del binomio. Non sono considerati aiuti di compiacenza: riportare il cavallo a mano al cavaliere, in seguito a una caduta; aiutarlo a rimontare in sella; riconsegnargli il cap ed eventualmente gli occhiali. È invece ritenuto aiuto di compiacenza dare al cavaliere in sella il frustino.

A.J.Q.H.A.: American Junior Quarter Horse Association, che costituisce una parte integrante della A.Q.H.A. Il suo obiettivo principale è quello di migliorare e sviluppare le capacità dei giovani nell'allevamento, nell'addestramento e nelle esibizioni dell'A.Q.H.A.

AKHAL-TEKÈ: (zool.) razza di cavallo russo a sangue caldo, dal mantello generalmente baio, ma anche sauro o falbo. Ha una struttura dolicomorfa e un'altezza variabile da 1,44 m. a 1,54 m. È particolarmente indicato per la sella e il tiro leggero, ma è un cavallo molto versatile. Alle Olimpiadi di Roma del 1960 un Akhal-tekè montato dal sovietico Filatov vinse la medaglia d'oro nella prova individuale di dressage. Per quanto riguarda il salto ostacoli, invece, detiene un record in altezza di 2,27 m. Una peculiarità di questa razza è la notevole resistenza e la capacità di sopportare la sete per molte ore. Per questo motivo l'Akhal-Tekè risulta anche un ottimo cavallo da fondo. È originario del Turkmenistan.

ALBINO: (zool.) razza di cavallo a sangue caldo degli Stati Uniti d'America dal mantello bianco. L'albino ha struttura mesomorfa e la sua altezza varia da 1,50 m. a 1,55 m.;

cavallo affetto da albinismo, con pelle e pelo completamente privi di pigmentazione. Il mantello, la criniera e il ciuffo sono bianchi, la pelle può essere anche rosa. Anche l'iride oculare presenta decolorazione.

A.L.D.I.: (trot.) Associazione Lady Drivers d'Italia.

ALLEVAMENTO: (zool.) struttura organizzata per la gestazione, la nascita e la crescita dell'animale fino allo svezzamento e oltre. Per allevamento s'intende anche il complesso dei soggetti equini prodotti in un determinato paese.

ALLIBRATORE: (pers.scomm.) persona autorizzata a ricevere e registrare le scommesse sui cavalli nelle corse al trotto e al galoppo. È detto anche bookmaker.

ALLIEVO FANTINO: (pers.gal.) qualifica che viene rilasciata, dopo avere superato un esame teorico-pratico, a chiunque ne faccia domanda e sia di età compresa tra i quindici (compiuti) e i venticinque anni (non compiuti). Dopo avere vinto dodici corse o al compimento del venticinquesimo anno di età, l'allievo fantino deve necessariamente richiedere la patente di Fantino.

ALLUNGARE: (equit.) allungare un'andatura significa fare percorrere il maggior terreno possibile all'animale, facendogli allungare la falcata, ma conservando la stessa cadenza. In altre parole, il cavallo, senza variare il ritmo dell'andatura, distende maggiormente i propri arti. È un esercizio molto utile per migliorare l'elasticità e l'equilibrio del cavallo.

ALT: (equit.) comando che il cavaliere trasmette all'animale per farlo fermare. Il cavallo deve poi rimanere immobile, attento e in appiombo sugli arti. Per fare in modo che il cavallo si fermi piazzato, ossia con gli anteriori e i posteriori rispettivamente sulla stessa linea (e non ad esempio con l'anteriore destro più avanti di quello sinistro), il cavaliere dovrà esercitare una resistenza delle mani sulle redini, seguita, se necessario, da un'opposizione più marcata della mano. Contemporaneamente, il cavaliere deve avvicinare i polpacci al costato del cavallo per fare sì che si fermi raccolto (con i posteriori ben sotto la propria massa) e deve rilevare le spalle per non gravare col proprio peso sul treno anteriore dell'animale. Tutte queste azioni devono compiersi dolcemente, evitando azioni brutali. Il cavaliere deve mantenere un contatto leggero con la bocca del cavallo che, a sua volta, può masticare il ferro e deve essere pronto a eseguire gli ordini.

ALTA SCUOLA: termine classico con cui si descrive l'addestramento che ha l'obiettivo di mettere il cavallo in condizione di eseguire tutti gli esercizi con la massima armonia. I movimenti dell'alta scuola si dividono in arie alte (o salti), mezze arie e arie basse. Le arie alte, ossia i movimenti in cui il cavallo viene a trovarsi a un certo momento con tutte le gambe sollevate dal suolo, sono: la courbette, la croupade, la ballottade e la capriole. Le mezze arie, ossia le figure in cui il cavallo solleva dal suolo solamente uno dei due treni (anteriore o posteriore), sono: la pesade, la levade e la mezair. Le arie basse, infine, sono: il piaffer, il passage, la pirouette, i cambiamenti di piede, tutti esercizi in cui non si richiede al cavallo di sollevarsi da terra con uno o entrambi i treni. L'alta scuola, insieme alla bassa scuola, costituisce una delle due branche dell'equitazione accademica o superiore.

ALTER-REAL: (zool.) razza di cavallo a sangue caldo del Portogallo, dal mantello sauro o baio e altezza variabile da 1,50 m. a 1,60 m. È un ottimo soggetto da scuola.

ALTEZZA: (anat.) l'altezza del cavallo viene misurata al garrese con un apposito regolo graduato che prende il nome di ippometro.

ALZAFILETTO: (bard.) striscia di gomma che viene attaccata alla parte centrale del sopracapo, passandola in mezzo alle orecchie e facendola arrivare fino a metà circa del dorso del naso del cavallo. A questo punto la striscia si divide in due parti che terminano in due rosette che, a loro volta, si applicano tra gli anelli dell'imboccatura e le labbra dell'animale. Serve a sollevare il filetto od il morso e impedire quindi al cavallo di passarci la lingua sopra, annullandone in questo modo l'efficacia.

ALZAPALETTA: (bard.) cuscino, materassino o spugna che vengono posti sotto la paletta della sella per alzarla posteriormente, salvaguardando la schiena del cavallo.

AMAUROSI: (vet.) o gotta serena, è un difetto dell'occhio del cavallo. L'animale, pur avendo gli occhi apparentemente perfetti, è completamente cieco.

AMAZZONE: (pers.) donna che cavalca.

AMAZZONE: ALL'-: montare all'amazzone: cavalcare tenendo entrambe le gambe da un lato della sella: un piede va infilato nella staffa, mentre l'altra gamba si appoggia su un apposito sostegno. Era il modo in cui un tempo montavano le donne.

Sella all'amazzone: tipo speciale di sella, usata un tempo dalle donne che cavalcavano all'amazzone, dotata di un'unica staffa e di un apposito sostegno per l'altra gamba. La donna veniva a trovarsi con entrambe le gambe da un lato del cavallo.

AMBIATORE: (zool.) cavallo che, anziché trottare, muove in ambio.

AMBIO: andatura camminata e laterale a due tempi in cui il cavallo muove contemporaneamente l'anteriore e il posteriore destro, quindi l'anteriore e il posteriore sinistro. È l'andatura naturale delle giraffe, dei dromedari, dei cammelli e degli orsi. Nei cavalli è generalmente acquisita tramite uno speciale addestramento, ma a volte può anche essere trasmessa per via ereditaria. In America si svolgono delle corse al trotto riservate a cavalli ambiatori. Ambio rotto: quando il cavallo, anziché appoggiare i piedi dei bipedi laterali contemporaneamente al suolo, appoggia prima un piede e poi l'altro.

AMMANSIMENTO: fase, in cui il cavallo prende contatto e impara a convivere con l'uomo, che precede e segue la doma e che prosegue nell'addestramento.

A.N.A.C.: Associazione Nazionale Allevatori Cavalli Purosangue. Ha sede in via del Caravaggio n. 3, 20144 Milano, tel. 02/4980589-4981304, fax 02/48194547.

A.N.A.C.G.: Associazione Nazionale Allenatori Cavalli Galoppo. Ha sede in via Trenno, 129, 20151 Milano, tel. 02/4521434, fax 02/48202297.

A.N.A.C.R.A.: Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di Razza Avelignese. Ha sede in via Cavour n. 106, Firenze, tel. 055/571867.

A.N.A.C.S.A.: Associazione Nazionale Allevatori di Cavalli da Sella e da Attacco. È stata costituita il 13 settembre 1990 per incentivare e tutelare l'allevamento italiano. Ha sede a Roma, via Po, n. 102, tel. 06/7944136.

A.N.A.C.T.: Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore. L'Associazione si è costituita il 28 novembre 1928, promossa dall'Unione Ippica Italiana per le Corse al Trotto; tale Ente (l'attuale Encat) ha delegato all'Associazione alcune iniziative di interesse generale riferite all'allevamento del cavallo trottatore. Fra i compiti dell'Associazione vi sono la tutela degli interessi degli allevatori riguardo agli aspetti tecnici ed economici, il controllo della produzione al fine di stabilire l'identità dei cavalli denunciati, lo sviluppo e l'incremento dell'allevamento del trottatore, in special modo con l'organizzazione di Aste Nazionali e regionali dedicate a yearlings (cavalli di 18 mesi), che stimolano la commercializzazione dei puledri. L'A.N.A.C.T. pubblica la rivista bimestrale IL TROTTATORE e IL REGISTRO DEL CAVALLO TROTTATORE che aggiorna annualmente l'elenco delle fattrici (con i rispettivi prodotti) e degli stalloni presenti e attivi in Italia. Attualmente il parco allevatorio di razza trottatore consta di 6600 fattrici, da cui nascono annualmente circa 4800 puledri, nonché di 500 stalloni adibiti alla riproduzione. L'Associazione è costituita da circa 1500 soci. L'A.N.A.C.T. ha sede in viale del Policlinico n. 131, 00161 Roma, tel. 06/4402728-8413548 - fax 06/8553208.

A.N.A.G.: Associazione Nazionale Allevatori Galoppo. Ha sede in via Appia Nuova n. 1255, c/o Società Capannelle, 00100 Roma, tel. 06/7183143.

A.N.A.G.C.T.: Associazione Nazionale Allenatori Guidatori Corse al Trotto. Ha sede in via Piccolomini, 2, 20151 Milano, tel. 02/40092083, fax 02/40092078.

A.N.A.M.: Associazione Nazionale Allevatori Cavallo di Razza Maremmana. Ha sede in via Europa n. 40, Grosseto, tel. 0564/455203.

A.N.A.T.: Associazione Nazionale Amatori Trotto.

A.N.A.T.R.A.: Association Nationale des Amazone Traditionelles. È un'associazione composta da donne che cavalcano all'amazzone.

A.N.C.C.E.: (equit.) Associazione Nazionale per il Concorso Completo di Equitazione. Ha sede in via Fetonte n. 21, 20151 Milano, tel. 02/40091779, fax 02/48708306.

ANCHE: (anat.) una delle regioni del tronco (vd. tavola n. 1). Le anche dovrebbero sporgere leggermente dalle regioni circostanti e avere la stessa altezza. A seconda della loro conformazione il cavallo si definisce: cornuto d'anca: quando le anche sono troppo sporgenti; sciancato o disancato: quando un'anca è più bassa dell'altra. Quando le anche sporgono troppo poco dalle regioni circostanti si definiscono affondate.

A.N.C.R.A.C.: Associazione Nazionale Capirazza di Allevamento Cavalli. Ha sede in via Laghetti, 4, 21034 Cocquio Trevisago (Varese), tel. 0332/700823.

ANDALUSO: (zool.) razza di cavallo spagnolo dal mantello generalmente grigio. L'andaluso ha una struttura mesomorfa e un'altezza variabile da 1,55 m. a 1,60 m. È particolarmente indicato per la sella e l'alta scuola. Ebbe origine in Andalusia.

ANDATURE: rappresentano i diversi modi con cui il cavallo utilizza i propri arti per spostarsi. Si dividono in naturali e artificiali. Quelle naturali sono: il passo, il trotto e il galoppo; quelle artificiali, che vengono insegnate all'animale dall'uomo, sono l'ambio e il traino.

Andature piane, camminate o marciate: sono quelle in cui uno o più arti sono sempre in appoggio, ossia il corpo del cavallo non è mai completamente sollevato dal suolo. Un esempio di questo tipo di andatura è il passo;

( saltate: sono quelle in cui il corpo del cavallo si trova, ad ogni passo completo, con tutti gli arti sollevati da terra. Un esempio di questo tipo di andatura è il galoppo;

( diagonali: sono quelle in cui gli arti si muovono per bipedi diagonali. Un esempio di questo tipo di andatura è il trotto;

( laterali: sono quelle in cui gli arti si muovono per bipedi laterali. Un esempio di questo tipo di andatura è l'ambio;

( alte: sono quelle in cui si verifica un notevole spostamento del centro di gravità dell'animale in linea verticale;

( basse: sono quelle in cui lo spostamento del centro di gravità dell'animale in linea verticale è molto limitato.

A.N.F.: Associazione Nazionale Fantini. Ha sede in via Trenno 129, 20100 Milano, tel. 02/4521434.

A.N.F.C.T.: Associazione Nazionale Funzionari Corse al Trotto. Ha sede in via Longhena, 37, 41100 Modena, tel./fax 059/393530.

ANGLO-ARABO: (zool.) razza di cavallo le cui origini risalgono alla metà del diciannovesimo secolo in Francia. Per cavallo anglo-arabo si intende un esemplare che sia figlio di uno stallone purosangue inglese e di una fattrice araba, di uno stallone arabo e di una fattrice purosangue inglese, oppure di due anglo-arabi. Generalmente ha il mantello baio, sauro o grigio; presenta una struttura meso-dolicomorfa e un'altezza variabile da 1,50 m. a 1,67 m. Bisogna, comunque, che il sangue arabo sia presente in quantità non inferiore al 25%. È un cavallo particolarmente indicato per la sella e il turismo equestre.

ANGLO-ARABO-SARDO: (zool.) razza di cavallo italiano, generalmente dal mantello baio o sauro, più raramente grigio. La sua struttura agile, snella e scattante lo rende particolarmente indicato per il salto ostacoli e il completo, ma viene utilizzato anche nelle corse al galoppo. L'anglo-arabo-sardo ha un'altezza variabile da 1,60 m. a 1,65 m. Ebbe origine da cavalle sarde e cavalli orientali a cui venne in seguito incrociato il purosangue inglese e, in tempi più recenti, il purosangue francese. La percentuale di sangue arabo non deve essere inferiore al 25%.

A.N.G.V.: Associazione Nazionale Giubbe Verdi. Ha sede in via F.lli Bandiera, 39, 60019 Senigallia (Ancona), tel./fax 071/65604.

A.N.H.B.: Associazione Nazionale Horse Ball. Ha sede in via Di Vittorio, 18, 20010 Vittuone (Milano), tel. 02/90319085.

A.N.I.C.A.: Associazione Nazionale Italiana Cavallo Arabo. Ha sede a Roma, in via San Nicola da Tolentino n. 5; la segreteria è, invece, a Collecchio (Parma), vicolo Riccardi n. 1, tel. 0521/805250. L'A.N.I.C.A. è un'associazione apolitica, indipendente e senza finalità di lucro, che ha lo scopo di riunire gli allevatori di cavalli di razza araba ed eventualmente i suoi derivati. Si propone, inoltre, di promuovere e attuare tutte le iniziative che possano contribuire al miglioramento, alla valorizzazione, alla commercializzazione e alla diffusione del cavallo arabo. Più precisamente, l'associazione si adopera per: curare la selezione, allo scopo di mantenere la purezza della razza, uniformandosi alle direttive dell'organizzazione mondiale per la salvaguardia del cavallo arabo (W.A.H.O.), anche al fine di fare riconoscere il proprio stud-book a livello internazionale; promuovere e incoraggiare studi e ricerche in collaborazione con istituti di ricerca e sperimentazione, per risolvere speciali problemi tecnici; promuovere e partecipare a manifestazioni zootecniche, per evidenziare i progressi conseguiti attraverso la selezione; promuovere e attuare rassegne, mostre-mercato, concorsi e gare, coordinando, tra l'altro, la partecipazione degli associati a manifestazioni e a iniziative che, in Italia o all'estero, siano mirate alla valorizzazione del cavallo arabo. Secondo il regolamento dell'A.N.I.C.A., esistono varie categorie di soci all'interno dell'associazione: socio allevatore: può essere la persona fisica o giuridica proprietaria di una femmina P.S.A. di almeno 18 mesi, registrabile allo stud-book gestito dall'associazione; socio proprietario: può essere la persona fisica o giuridica proprietaria di almeno un cavallo P.S.A. registrabile allo stud-book gestito dall'associazione; socio simpatizzante: può essere qualsiasi persona che ne faccia richiesta; socio benemerito e socio ad honorem.

A.N.I.E.: (equit.) Associazione Nazionale Istruttori di Equitazione. Lo scopo di questa associazione è quello di riunire gli istruttori in possesso dei requisiti indispensabili per garantire all'equitazione italiana unicità di indirizzo, di salvaguardare gli interessi degli istruttori stessi e di diffondere l'insegnamento dell'equitazione, seguendo l'evoluzione della stessa nel contesto internazionale, prendendo come base la scuola italiana. L'indirizzo della segreteria nazionale è: piazza Piemonte n. 8, 20145 Milano, tel. 02/4390902.

A.N.I.R.E.: Associazione Italiana di Riabilitazione Equestre e di Equitazione Ricreativa per gli handicappati. La sede centrale è a Milano in via Trincea delle Frasche, n. 2, tel. 02/89401362. Si tratta di un'associazione senza finalità di lucro, fondata nel 1977. Si prefigge di rieducare e riabilitare i portatori di handicap fisici e mentali per mezzo del cavallo e di promuovere la pratica equestre a scopo ricreativo e sportivo. Altri obiettivi sono: l'incentivo alle ricerche mediche nel settore, l'organizzazione e la diffusione della riabilitazione equestre in Italia e la formazione di operatori specializzati nella terapia con il mezzo del cavallo. Tale terapia rappresenta un insieme di tecniche rieducative che mirano al superamento del danno sensoriale, cognitivo e comportamentale attraverso un'attività ludico-sportiva che sfrutta il mezzo del cavallo. L'A.N.I.R.E. è stata riconosciuta come Ente di interesse federale dalla Federazione Italiana Sport Equestri il 31 gennaio 1983. L'8 luglio 1986 ha acquistato personalità giuridica mediante decreto del Presidente della Repubblica. È un'associazione che opera attraverso 95 centri sparsi in 18 regioni d'Italia, che seguono più di 1400 portatori di handicap. Ma la sua sfera d'azione non si limita alla nostra nazione: essa mantiene contatti con le varie associazioni estere e proprio recentemente ha collaborato alla costituzione della "Associazione Internazionale di Equitazione per il Disabile", ossia la F.R.D.I. (Federation Riding Disabled International) di cui sono membri i seguenti stati: Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania Federale, Gran Bretagna, Israele, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera e U.S.A. Nel 1980 l'A.N.I.R.E., in collaborazione con l'Esercito Italiano e la C.R.I., ha dato inizio a un'attività di ippoterapia presso la Caserma Santa Barbara di Milano e più precisamente presso il Rgt. Artiglieria a Cavallo che, nello stesso anno, ha ricevuto la Medaglia d'Oro "al Merito della Sanità Pubblica".

A.N.M.M.: Associazione Nazionale Monta Maremmana. Ha sede a Grosseto, via Manetti n. 10, tel. 0564/415818. Vd. anche monta maremmana.

A.N.O.I.E.C.: Associazione Nazionale Operatori ed Istruttori per l'Equitazione di Campagna. È stata costituita il 13 maggio 1994 e ha sede a Milano, piazza Piemonte, 8.

A.N.P.S.I.P.: Associazione Nazionale Proprietari Scuderie Italiane Purosangue. Ha sede in via Paisiello n. 15, 00195 Roma, tel. 06/8417479.

A.N.T.E.: Associazione Nazionale per il Turismo Equestre e per l'Equitazione di Campagna. È un'associazione sportiva senza fini di lucro, fondata nel 1969 e riconosciuta ufficialmente dalla F.I.S.E. nel 1973. Organizza, coordina e promuove in sede nazionale, nell'ambito della F.I.S.E., sotto l'egida del Ministero del Turismo e del Ministero dell'Agricoltura e con la collaborazione dell' U.N.I.R.E., dell' E.N.C.I. e del Corpo Forestale dello Stato, le iniziative nel settore del turismo equestre e dell'equitazione di campagna. La sua sede centrale è a Roma, via Alfonso Borelli, n. 5, tel. 06/4441179.

ANTERIORI: (anat.) gli arti davanti dell'animale.

ANTIDOPING: (vet.) controllo eseguito dalle autorità sanitarie sui cavalli, al fine di accertare l'eventuale somministrazione di farmaci illegali prima di una gara. L'elenco delle sostanze proibite è quello del regolamento Veterinario F.E.I. in vigore. Le sostanze medicamentose probite sono quelle che per quantità o qualità possono influire sul rendimento di un cavallo in gara.

ANZIANO: cavallo di età superiore agli 8 anni,

APERTO DAVANTI IN BASSO: (anat.) il cavallo "aperto davanti in basso" presenta un difetto di appiombi agli arti anteriori. In un cavallo con appiombi regolari, la perpendicolare abbassata dalla punta del braccio deve dividere a metà l'avambraccio, il ginocchio, lo stinco, il nodello, il pastorale e la regione dell'unghia. Nel cavallo "aperto davanti in basso", invece, la parte libera degli arti presenta una divergenza in basso e gli zoccoli vengono a trovarsi a una distanza superiore a quella regolare. Questo difetto può essere la causa di attinture.

APERTO POSTERIORMENTE IN BASSO: (anat.) il cavallo "aperto posteriormente in basso" presenta un difetto di appiombi agli arti posteriori. In un cavallo con appiombi regolari, la perpendicolare abbassata dalla punta della natica deve dividere a metà il garretto, lo stinco, il nodello, il pastorale e lo zoccolo. Nel cavallo "aperto posteriormente in basso", invece, gli arti presentano una divergenza verso la parte inferiore.

A.P.I.G.T.: Associazione Proprietari Italiani Guidatori Trotto. Ha sede in via Piccolomini, 2, 20151 Milano, tel. 02/4044038.

APPALOOSA: (zool.) razza di cavallo degli Stati Uniti d'America, generalmente dal mantello chiazzato o macchiato su fondo bianco. L'appaloosa ha struttura mesomorfa e la sua altezza varia da 1,45 m. a 1,58 m. È particolarmente utilizzato nella monta western. Ebbe origine nella tribù indiana dei Nez Perce.

APPIEDAMENTO: (gal.) (trot.) azione di appiedare.

APPIEDARE: (gal.) (trot.) un fantino o un driver viene appiedato quando è sospeso temporaneamente dalle corse per condotta irregolare o scorrettezza nel corso di una competizione.

APPIOMBI: (anat.) direzioni che devono avere gli arti del cavallo quando questo si trova piazzato. Il cavallo si dice in appiombo quando le sue membra sono nella giusta direzione e il suo peso è uniformemente distribuito sui quattro arti (vd. tavola n. 12). Gli appiombi degli anteriori si valutano stando sia di profilo che davanti all'animale. Per quanto riguarda la posizione degli anteriori visti di profilo essi sono: la perpendicolare abbassata dalla punta del braccio, che deve toccare il suolo poco davanti alla punta dello zoccolo (4-5 cm. circa); la perpendicolare abbassata dal centro dell'avambraccio divide a metà il ginocchio, lo stinco, il nodello e tocca il suolo sfiorando il tallone. Nella visione degli anteriori da davanti si considera una sola verticale: la perpendicolare abbassata dalla punta del braccio, che deve dividere a metà l'avambraccio, il ginocchio, lo stinco, il nodello, il pastorale e la regione dell'unghia. Nei posteriori, invece, gli appiombi si valutano stando sia di profilo che dietro al cavallo. Per quanto riguarda la posizione dei posteriori visti di profilo si considera una sola verticale: la perpendicolare abbassata dalla punta della natica, che deve tangere la punta del garretto e cadere al suolo qualche centimetro dietro ai talloni. Nella visione dei posteriori da dietro si prende in esame ancora una sola verticale: la perpendicolare abbassata dalla punta della natica, che deve dividere a metà il garretto, lo stinco, il nodello, il pastorale e lo zoccolo.

Vd. anche: sotto di sé anteriormente, sotto di sé posteriormente, disteso anteriormente, disteso posteriormente, arrembatura, cagnolo, mancino.

APPOGGIARE: (equit.) un'appoggiata.

APPOGGIATA: (equit.) movimento con cui il cavallo si sposta percorrendo due piste parallele, l'una con il treno anteriore e l'altra con quello posteriore, rimanendo quasi diritto, solo appena piegato attorno alla gamba interna del cavaliere, con la testa e l'incollatura che precedono il resto del corpo nella direzione di marcia. Per la sua esecuzione è necessario che il cavallo abbia almeno una minima riunione. Gli arti del lato esterno scavalcano quelli del lato interno e il cavallo guarda verso la direzione di marcia (vd. tavola n. 14). Il centro di gravità del cavaliere segue lo spostamento del cavallo. È un esercizio fondamentale per sviluppare la flessibilità e la scioltezza del cavallo.

APPOGGIO: pressione che il cavallo esercita sull'imboccatura, spesso come conseguenza delle azioni di gamba del cavaliere. L'appoggio ideale deve essere leggero: il cavallo non deve pesare sulla mano e deve rispondere alla minima pressione esercitata dalle mani del cavaliere sulla bocca. L'impegno muscolare del braccio deve essere minimo. Inoltre, è bene che il cavallo mastichi, ma non con nervosismo, producendo una schiuma.

Montare in appoggio: il metodo più corretto ed elegante per montare in sella. Il cavaliere deve avvicinarsi alla spalla sinistra del cavallo, impugnare le redini con la mano sinistra, appoggiare la mano destra sul pomo della sella, quindi con un salto restare in appoggio sulle braccia, spostare il corpo verso destra sulla sella, sostenendosi sempre con le braccia, alzare la gamba destra e scavalcare la sella, infilare i piedi nelle staffe e infine sedersi dolcemente, in modo da non gravare sulla schiena del cavallo.

Una delle due fasi in cui si appoggia ciascun arto alle diverse andature. L'appoggio ha inizio quando il cavallo tocca il terreno con la punta del piede e si conclude quando anche il tallone è appoggiato al suolo. L'altra fase è la levata che consiste nell'alzata, nella spinta in avanti e nel periodo di sospensione dell'arto.

APPUYER: (equit.) vd. appoggiata.

APRIBOCCA: attrezzo che serve ad aprire la bocca del cavallo. Vd. tavola n. 19.

A.P.T.E.: Associazione Provinciale Turismo Equestre. Le A.P.T.E. sono associazioni create dall'A.N.T.E.

A.Q.H.A.: American Quarter Horse Association. Ha sede ad Amarillo, Potter County, Texas. Si tratta di un'Associazione senza fini di lucro, sorta nel 1940, che si adopera per raccogliere, registrare e conservare i pedigrees dei Quarter Horses, pubblicare lo Stud-Book con le genealogie, registrare, promuovere e regolamentare tutto ciò che riguarda la storia, l'allevamento, le manifestazioni, le competizioni, la vendita di esemplari, le corse e i miglioramenti di questa razza equina. L'Associazione contribuisce anche alla ricerca scientifica equina, sostenendo finanziariamente molte università statali e istituti di ricerca. L'A.Q.H.A. pubblica i mensili illustrati "The Quarter Horse Journal" e "The Quarter Racing Journal" che forniscono informazioni su cavalli, cavalieri, gare, aste, corse e anche storie e vicende di grandi cavalli di tutti i tempi e delle persone che li hanno allevati.

ARABO: (zool.) razza di cavallo del Medio Oriente dal mantello generalmente grigio, più raramente baio, sauro e morello. Ha una struttura dolicomorfa e la sua altezza si aggira attorno a 1,45/1,55 m.; il suo peso è di circa 380/430 kg. Probabilmente ebbe origine verso il 5000 a.C. in Arabia, Egitto, Persia e Siria, ma secondo altri autori sarebbe nato nell'altopiano centrale dell'Asia. È particolarmente indicato per la sella e il tiro leggero e per la sua resistenza è molto adatto alle lunghe distanze e al fondo. Il cavallo arabo, il cui sangue è presente in moltissime razze, ha contribuito in maniera determinante alla creazione del purosangue inglese. Secondo il regolamento dell'A.N.I.C.A. (Associazione Nazionale Italiana Cavallo Arabo), per purosangue arabo s'intende il cavallo arabo la cui intera genealogia è registrata in uno stud-book accettato dalla W.A.H.O. (World Arabian Horse Organization).

ARCIONE: (bard.) parte della sella, generalmente confusa con l'arco anteriore, che in realtà ne costituisce l'ossatura o scheletro (vd. tavola n. 2). L'arcione può essere realizzato in legno (faggio o compensato), ferro, alluminio o materiale plastico. È importante che sia robusto ma, al tempo stesso, che abbia una certa elasticità, in modo da potersi adattare ai movimenti della schiena del cavallo, evitando dannose fiaccature al garrese.

ARCO ANTERIORE: (bard.) bordo anteriore della sella situato in prossimità del pomo. Vd. tavola n. 2.

ARDENNESE: (zool.) razza di cavallo francese dal mantello baio, roano, sorcino, ubero o sauro. L'ardennese ha un'altezza variabile da 1,53 m. a 1,63 m. e un peso di circa 550 kg. La sua struttura brachimorfa, massiccia e muscolosa lo rende particolarmente indicato per l'impiego in agricoltura. Ebbe origine nella zona delle Ardenne.

ARDIGLIONE: (bard.) parte della fibbia dello staffile che va inserita nei punti (buchi) dello stesso.

ARGINELLO FRA SIEPI: (gal.) uno degli ostacoli delle corse al galoppo. È detto anche bull-finch. È alto 90 cm. e largo 1,50 m. alla base e 80 cm. nella parte più alta. La siepe sovrastante è viva e la sua altezza e larghezza corrispondono a 40 cm. Due siepette di uguali dimensioni sono poste davanti e dietro all'arginello, che è rivestito di zolle erbose. Questo ostacolo può essere affrontato in entrambi i sensi. La descrizione di questo ostacolo è tassativa per le corse a siepi e per gli steeple-chases, mentre è orientativa per i cross-countries.

ARGINELLO SBARRATO: (gal.) uno degli ostacoli delle corse al galoppo. È detto anche talus. È alto 1,10 m., largo 1,80 m. alla base e 1,00 m. alla sommità ed è ricoperto da zolle erbose. È sormontato da una siepe viva di altezza e larghezza pari a 50 cm. L'arginello è sbarrato nei due lati da due travoni dipinti di bianco e aventi un diametro di 10 cm. La descrizione di questo ostacolo è tassativa per le corse a siepi e per gli steeple-chases, mentre è orientativa per i cross-countries.

ARIA: le arie alte o salti sono dei movimenti di alta scuola in cui il cavallo viene a trovarsi, a un certo momento, con tutte le gambe sollevate dal suolo. Esse sono: la courbette, la croupade, la ballottade e la capriole. Le mezze arie, invece, sono le figure in cui il cavallo solleva dal suolo solamente uno dei due treni (anteriore o posteriore). Esse sono: la pesade, la levade e la mezair. Le arie basse, infine, sono degli esercizi in cui non si richiede al cavallo di sollevarsi da terra con uno od entrambi i treni. Esse sono: il piaffer, il passage, la pirouette e i cambiamenti di piede in aria. Le arie costituiscono dei movimenti che, ai tempi del Medioevo, i cavalieri eseguivano per disimpegnarsi dal nemico, durante i combattimenti.

ARPEGGIO: (vet.) anomalia funzionale cronica dovuta a lesioni nervose, le cui cause sono ancora sconosciute. Il cavallo arpeggia quando flette bruscamente e in maniera involontaria il garretto e lo lancia in alto. Tale anomalia viene denominata anche spavenio secco. L'arpeggio può interessare uno o entrambi gli arti posteriori e, talvolta, anche quelli anteriori.

ARREMBATO: (anat.) cavallo che presenta il difetto chiamato arrembatura.

ARREMBATURA: (anat.) deviazione del nodello in avanti, rispetto alla linea ideale di appiombo. Tale difetto può dare origine a tare in questa regione e può, inoltre, compromettere le andature veloci dell'animale.

ARRESTO: (equit.) viene classificato e penalizzato come disobbedienza. Si ha quando il cavallo si sottrae al movimento in avanti, fermandosi ed, eventualmente, rinculando; si ha anche quando il cavaliere ferma il proprio cavallo durante il percorso per un qualsiasi motivo (ad eccezione dei casi in cui il concorrente deve segnalare alla Giuria che un ostacolo è abbattuto).

ARTIERE: (pers.) persona che si occupa del governo dei cavalli. È detto anche palafreniere o, con un termine inglese, groom. Nelle corse al galoppo, l'artiere ippico ha anche il compito di montare i cavalli in lavoro e di accompagnarli in pista e alla partenza.

ARTO: (anat.) gli arti sono le gambe del cavallo. Si dividono in arti anteriori o toracici e arti posteriori o pelvici. Gli arti anteriori si dividono nelle seguenti parti: spalla, braccio, gomito, avambraccio, carpo (ginocchio anteriore), stinco, nodello, pastoia, corona e zoccolo. Quelli posteriori sono invece composti da: coscia e natica, grassella, gamba, garretto (tarso), stinco (metatarso), nodello, pastoia e zoccolo. Gli arti svolgono una funzione importantissima in quanto devono sostenere l'intera massa del corpo dell'animale. Per svolgere bene la loro funzione devono pertanto avere una struttura adatta. Questa è in relazione all'utilizzo del cavallo, ma in generale si può dire che gli arti devono avere avambracci muscolosi e stinchi abbastanza corti, con i tendini bene in evidenza. Un pastorale corto assicura una maggiore robustezza al cavallo, mentre quello lungo è più delicato.

ARTO PELVICO: (anat.) arto posteriore.

ARTO TORACICO: (anat.) arto anteriore.

ASCELLA: (anat.) regione del tronco costituita dall'angolo formato dalla faccia interna superiore degli avambracci con il tronco stesso (vd. tavola n. 1).

ASCIA: COLPO D'-: (anat.) vd. accetta: colpo d'-.

ASINO: (zool.) quadrupede da soma e da basto appartenente alla famiglia degli equidi di dimensioni minori rispetto al cavallo, con orecchie più lunghe, zoccoli più piccoli e stretti e mantello quasi uniforme. Le principali razze asinine italiane sono: l'asino dell'amiata, l'asino sardo, l'asino ragusano, l'asino di martina franca e l'asino di pantelleria.

ASSETTO: (equit.) posizione che il cavaliere deve assumere in sella in modo da essere sciolto, elastico e soprattutto in equilibrio con il cavallo. Il cavaliere deve riuscire, cioè, a non creare degli squilibri sul dorso dell'animale, né a ostacolarne i movimenti naturali. Quanto maggiore sarà la capacità del cavaliere di non gravare sul cavallo come un peso morto e di assecondarne il più possibile i movimenti, tanto più si potrà essere certi di raggiungere risultati soddisfacenti in qualsiasi specialità equestre. Una buona posizione in sella deve rispettare le seguenti norme: testa alta e sciolta, spalle bene aperte, reni inarcate e busto leggermente inclinato in avanti, in modo da ottenere una linea immaginaria che passi per la punta del naso, per il ginocchio e per la punta del piede; braccia naturalmente cadenti, leggermente piegate ai gomiti, che devono essere chiusi e aderenti al busto, mani in linea con l'avambraccio (i polsi non devono "spezzarsi"), pugni chiusi con i pollici rivolti verso l'alto e le dita interne che si guardano, leggermente sollevate dal garrese. Il bacino spinto il più avanti possibile sulla sella, in modo che le ginocchia scendano verso il basso. La spinta in avanti del bacino, oltre a garantire la necessaria inforcatura, fa sì che il baricentro del cavaliere, situato all'altezza delle reni, si avvicini a quello del cavallo, che si trova in prossimità del garrese. La vicinanza dei due baricentri garantisce un movimento più disinvolto e una migliore armonia delle due masse sovrapposte. Cosce oblique e aderenti alla sella. Gambe che devono trovarsi sotto il busto in modo da poterne sostenere il peso facendo forza sulle staffe. Se le gambe scivolano in avanti il cavaliere perde l'equilibrio e cade all'indietro sulla sella. Viceversa, se scivolano all'indietro il cavaliere si sbilancia in avanti cascando sul collo dell'animale. Il piede infilato fino a metà circa nella staffa, deve avere il tallone spinto verso il basso, la suola leggermente verso l'esterno e la punta parallela al cavallo. Un cavaliere con un assetto perfetto dà l'idea di non fare nessuna fatica in sella.

A.Ti.M.W.: (west.) Associazione Ticinese di Monta Western. È stata costituita il 24 gennaio 1991 a Ligornetto. La sede si trova presso il Ranch S. Margherita, Stabio, tel. 0041/91472412.

ATTACCARE: legare un cavallo o un altro animale a un veicolo con appositi finimenti.

ATTACCARSI ALLA MANO: (equit.) un cavallo si attacca alla mano quando si appoggia con forza sull'imboccatura, costringendo il cavaliere a esercitare una forza eccessiva sulle redini per controllarne la velocità.

ATTACCATURA: (masc.) è una fase della ferratura e consiste nel fissare il ferro allo zoccolo del cavallo, utilizzando appositi chiodi che vengono inseriti con un martello plastificato nelle stampe e che penetrano nel tessuto corneo. I chiodi devono uscire tutti alla stessa altezza.

ATTACCHI: (bard.) (sport.) A) insieme di tutti gli accessori necessari per il tiro. Si dividono in attacchi a petto e attacchi a collare.

B) Gli attacchi costituiscono anche una specialità degli sport equestri, introdotta in Italia nel 1973. Il G.I.A. (Gruppo Italiano Attacchi) è riconosciuto dalla F.I.S.E. Vi sono varie competizioni: quelle riservate ad attacchi singoli (un solo cavallo), a pariglie (due cavalli) o quadriglie (quattro cavalli). La prova di completo per attacchi si svolge in tre fasi nell'arco di tre giorni: dressage (o prova A), maratona (o prova B o prova di terreno) e percorso a ostacoli o gimkana (o prova C). Il dressage si svolge in un campo erboso di 100 m. x 40 m. entro cui l'equipaggio deve eseguire una serie di figure alle diverse andature. La maratona si svolge su un percorso che attraversa boschi e campi, di lunghezza variabile dai 27 km. (per pariglie) ai 22 km. (per attacchi singoli). Questa prova è divisa in cinque fasi (A,B,C,D,E) da eseguire alle andature prescritte. Gli ostacoli sono rappresentati da guadi, discese, passaggi tra alberi ravvicinati. Il guidatore e il suo groom non possono toccare il terreno con i piedi e il guidatore non può mai deporre la frusta. Nell'ultima prova l'equipaggio deve eseguire un percorso (di lunghezza dai 500 m. agli 800 m.) attraverso passaggi obbligati, delimitati da pilieri con delle palline in cima. Se l'attacco urta il piliere e fa cadere le palline, l'equipaggio incorre in penalità. Questa prova si svolge in un campo in erba di 70 cm. x 120 m.

ATTACCO: qualsiasi tipo di carrozza a due o quattro ruote, trainata da uno o più cavalli.

ATTEGGIAMENTO: vd. posizione della testa.

ATTEGGIAMENTO LIBERO: un cavallo fermo è in atteggiamento libero quando la posizione da esso assunta non è in nessun modo determinata dalle azioni del cavaliere. Il cavallo, cioè, si ferma nel modo per lui più comodo e riposante. È il concetto opposto a quello di cavallo piazzato.

ATTINGERSI: (vet.) il cavallo si attinge quando si provoca delle attinture.

ATTINTURE: (vet.) lesioni che interessano la faccia interna del nodello, che si originano come conseguenza di colpi prodotti dal ferro o dallo zoccolo dell'arto opposto. Una ferratura adeguata, che corregga i difetti d'appiombo, è la soluzione migliore per risolvere questo problema. Le attinture possono interessare anche la parte interna, situata circa a metà dello stinco o la faccia mediale del ginocchio. Questo tipo di attinture è frequente soprattutto nei trottatori per l'ampiezza dei loro movimenti.

ATTITUDINE: predisposizione naturale di una razza di cavallo a un determinato impiego (al salto, al tiro, ecc.);

vd. Premio Nazionale Allevamento;

le gare di attitudine sono delle prove regolamentate dall' A.N.T.E. e volte a selezionare le qualità del cavallo da turismo equestre e da campagna, che si articolano nelle seguenti prove: prova di modello: in cui si valutano il modello, in rapporto al tipo morfologico ideale di cavallo da turismo equestre in ognuna delle razze presenti alla gara, i piedi e gli appiombi; prova di andatura: che si svolge in un rettangolo recintato (20 m. x 60 m., oppure 20 m. x 40 m.). Il concorrente deve svolgere un lavoro a piacere alle tre andature e alle due mani, con due alt, nel tempo di tre minuti; prova di fondo: che consiste in una prova di fondo con il regolamento della categoria 1 o 2 a seconda della singola gara; prova di attitudine: che comprende una serie di prove da eseguire nell'ordine stabilito dalla Giuria. Le prove sono le seguenti: 1) farsi dare i piedi dal cavallo; 2) sellare il cavallo; 3) mantenere il cavallo calmo, mentre il cavaliere monta; 4) entrare e uscire da un van con il cavallo alla mano; 5) aprire e chiudere un cancello senza smontare da cavallo; 6) eseguire una serpentina fra 10 segnali fissi posti a una distanza di 4 m. o 5 m.; 7) superare un'abbattuta di tronchi di altezza massima di 1 m. e di larghezza di 1,50 m.; 8) saltare un fosso largo 1,20 m. con eventuali siepette da 40 cm. all'ingresso e/o all'uscita; 9) entrare e uscire da uno specchio d'acqua di 5 m. di diametro e 40 cm. di profondità; 10) saltare un ostacolo di altezza massima di 60 cm., in fuoco; 11) passare su una passerella senza ripari, lunga 4 m. e larga 1,50 m.; 12) smontare e lasciare il cavallo libero dentro un cerchio di 5 m. di diametro per tutto il tempo necessario ad aprire e chiudere una carta topografica militare; 13) fermare il cavallo e, restando in sella, indossare e togliere un impermeabile, rimanendo in un cerchio di 5 m. di diametro; 14) passare in un corridoio di 1 m. x 10 m. segnato sul suolo, in prossimità di un trattore agricolo in movimento; 15) passare in un corridoio di 1 m. x 10 m., mentre vengono sparati due colpi di fucile. Il regolamento della singola gara può prevedere un numero inferiore di prove.

AUTORIZZAZIONE A MONTARE: (equit.) - di 1° grado: vd. primo grado.

- di 2° grado: vd. secondo grado.

- di 3° grado: vd. terzo grado.

AUTOSTARTER: (trot.) nelle corse al trotto alla pari è un automezzo provvisto di due traverse nella parte posteriore, di lunghezza pari alla larghezza della pista, dietro cui si allineano i cavalli che prendono parte alla corsa in modo da garantire una partenza regolare. Quando viene dato il via, l'autostarter accelera progressivamente e dopo avere distanziato i cavalli richiude le traverse e si sposta lateralmente per farli passare.

AUXOIS: (zool.) razza di origine francese (Borgogna), dal mantello generalmente baio o roano e altezza di circa 1,60 m. È un cavallo pesante che, in passato, veniva utilizzato per tirare le diligenze e per i lavori agricoli.

AVAMBRACCIO: (anat.) regione degli arti anteriori compresa tra il gomito e il carpo o ginocchio anteriore (vd. tavola n. 1). Deve essere lungo nel cavallo da sella e corto in quello da tiro pesante. Nella parte interna dell'avambraccio si trova la castagna o castagnetta, una produzione cornea di forma ovale che rappresenta il resto del primo dito che scomparve nel corso dell'evoluzione.

AVANTI: (equit.) in equitazione si dice che il cavallo deve essere "calmo, in avanti e diritto". In questo senso, l'essere in avanti, ossia il desiderio di avanzare spontaneamente, senza essere stimolato dal cavaliere, rappresenta una grande qualità dell'animale;

il cavallo è in avanti quando si attacca rigidamente all'imboccatura, contraendo la bocca e mettendo in crisi il cavaliere poco esperto in quanto incapace di fermarlo. Tale contrazione è la conseguenza di squilibri, rigidità muscolari dell'incollatura del cavallo o di azioni mal dosate da parte del cavaliere. Il cavallo irrigidisce la nuca, la mandibola inferiore od il collo nel tentativo di sottrarsi all'azione dell'imboccatura, allungando la testa in avanti fino a portarla quasi orizzontale e spostando il suo centro di gravità verso il treno anteriore.

AVELIGNESE: (zool.) razza italiana di pony dal mantello sauro. Ebbe origine nella provincia di Bolzano, in Val Venosta dall'incrocio tra cavalli indigeni e orientali. Gli avelignesi sono cavalli resistenti e nevrili, di struttura mesomorfa, altezza variabile da 1,28 m. a 1,40 m. e particolarmente indicati per l'agriturismo e l'equitazione di massa.

AVENA: (alim.) graminacea che rappresenta un alimento ad alto valore nutritivo, molto gradito al cavallo, ricco di proteine e lipidi, con elevato contenuto di vitamine A, D, E e sali minerali. Deve essere piena, asciutta, secca, pesante e inodore. Per facilitare la digestione si consiglia di somministrarla frantumata. L'avena è caratteristica per il suo potere eccitante. È chiamata anche biada.

AVVICINAMENTO: (equit.) fase in cui il cavallo si avvicina all'ostacolo, predisponendosi al salto. È di fondamentale importanza che il cavallo prenda la giusta cadenza, che varierà a seconda del tipo e delle dimensioni dell'ostacolo, e che il cavaliere abbia un assetto perfetto.


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Versone ridotta consultabile nel sito dell'allevamento "Il Chirone"

 

pagine tratte dal libro

"A-B-Cavallo, Dizionario Equestre" di Gabriele Davini

gdavini@inwind.it

LA CASA EDITRICE LANCILLOTTO HA CESSATO LA SUA

ATTIVITÀ IN DATA 1-12-01


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