Giovanni Damiani
Riflettersi nelle pieghe del suono

per sei archi (2 violini, 2 viole, 2 violoncelli)
in memoria di Luigi Nono
terza ed ultima parte
prima esecuzione assoluta

disposizione:
 

viola II (o violino III)   violino II
 violino I violoncello II
 violoncello I    viola I
ASCOLTATORI     ASCOLTATORI          ASCOLTATORI  

 
 

Questa disposizione dovrebbe aiutare a entrare nel suono, nelle sue pieghe in una prospettiva divergente, una fuga verso ogni suo costituente più piccolo. Il suono ricercato non è quello ‘a tutto tondo’, ma quello che mostrando le sue ‘crepe’ ricerca un più ampio equilibrio tra i princìpi fondamentali della nostra musica: equilibrio e coerenza tra il materiale (idealizzato come nota intonata) e principi compositivi quali lo sviluppo di microcellule e addirittura il serialismo: la chiave di volta di questi due universi mi sembra ottenuta qui (penso per la prima volta) adottando come serie le armoniche dispari, le costituenti stesse del suono, private delle ridondanti ripetizioni d’ottava (altro omaggio al filone classico del XX secolo). Il primo movimento si espande poco a poco nella conoscenza dello spazio e del materiale seriale (l’uno è metafora dell’altro); il secondo ne approfondisce le proprietà con dei duo con echi; il ‘finale’ è un ‘cattivo Scherzo’ che esaspera tutti i procedimenti, che per compiersi devono rivolgersi contro se stessi.

Giovanni Damiani