GIOVANNI DAMIANI

opere con strumenti suonati in modo inconsueto, anche tra più esecutori:

          Toccata da Schubert  (1998)
per due violoncelli a 4 mani (I es. Palermo 2000)
6’
completo (violoncelli: A.Palmeri, Viviana Caiolo)

Qui il registrante diviene l'attore principale nella definizione del timbro:
         Oriens origo organica, studio/fantasia su una danza del Trecento(1996)
 per organo meccanico, canna d’organo e sho o altro strumentino, con almeno un registrante
5’ circa (I es. Troina 1996)

Qui si usa una 'preparazione dinamica' dei vari registri del pianoforte, stoppati da quattro 'tergicristallisti' per estrarre timbri e armonici definiti
 'Diferencias' tra jolle (1992)
per 2 pf. con 6 esecutori
a Paolo Emilio Carapezza
15'
I es. Roma 1992 (Nuova Consonanza)
estratto
 

                  Quel suono mi ascolta III  (1997)
per pianoforte e pianoforti registrati su nastro a 6 tracce (anche solo nastro)
15’ circa
estratto

... anche questo è pianoforte (puramente acustico)
 
 

        Raum genug ist fuer alle (1994)
su testi di F.Holderlin e G.M.Hopkins
per sopr., fl. o fl. in sol, cl.b., fag., tr., trbn., cb., 2 gong cinesi acuti
per uno spazio suddiviso in molti ambienti percorribili
8'25''
I es. Gibilmanna 1994 (Zephir ens.)
        partitura completa

        registrazione itinerante (Zephir ens., voce M.L.Erard)