canone cromatico a 5 voci
Veglia su “la muse endormie” (2001)
canone cromatico a 5 voci
Queste due composizioni entrano entrambe nella
tradizione del canone
come piccolo omaggio per occasioni le più
svariate; pur nella sua brevità costituisce però
anche una sfida al linguaggio costituito,
un’arguta interrogazione a tale linguaggio.
Sono entrambi dei canoni su basso ostinato,
come quelli delle Variazioni Goldberg di Bach,
ma a differenza di quelli, qui il basso è
cromatico e passibile di infinite interpretazioni tonali,
sempre attraverso armonie simili.
Marriage in all keys scivola sinuosamente tra
tutte le dodici tonalità senza mai essere
politonale. Ogni accordo si carica di molteplici
potenziali significati tonali, alludendovi
in modo ambiguo. Le frasi melodiche, tutte piccole
e simili, sono armonizzate a tradimento,
stravolgendo la loro chiara natura tonale; sono
come prigioniere di questo meccanismo visionario.
Verso la fine vengono fiorite e, attraverso un
accenno a una nota marcia nuziale,
lasciano trapelare l’occasione della composizione,
che deve passare attraverso tutte le traversie possibili.
Veglia su “la muse endormie” è dedicata
alla memoria di Francesco Pennisi;
il titolo cita una sua composizione, mentre la
musica è solo un capriccio sulla Marsilleaise,
sviluppato secondo lo stesso principio
canonico della composizione precedente.
Giovanni Damiani