Marriage in all keys (1999)

canone cromatico a 5 voci
 

   Veglia su “la muse endormie” (2001)

canone cromatico a 5 voci
 

Queste due composizioni entrano entrambe nella tradizione del canone
 come piccolo omaggio per occasioni le più svariate; pur nella sua brevità costituisce però
 anche una sfida al linguaggio costituito, un’arguta interrogazione a tale linguaggio.
 Sono entrambi dei canoni su basso ostinato, come quelli delle Variazioni Goldberg di Bach,
ma a differenza di quelli, qui il basso è cromatico e passibile di infinite interpretazioni tonali,
sempre attraverso armonie simili.
Marriage in all keys scivola sinuosamente tra tutte le dodici tonalità senza mai essere
politonale. Ogni accordo si carica di molteplici potenziali significati tonali, alludendovi
in modo ambiguo. Le frasi melodiche, tutte piccole e simili, sono armonizzate a tradimento,
stravolgendo la loro chiara natura tonale; sono come prigioniere di questo meccanismo visionario.
Verso la fine vengono fiorite e, attraverso un accenno a una nota marcia nuziale,
lasciano trapelare l’occasione della composizione, che deve passare attraverso tutte le traversie possibili.
Veglia su “la muse endormie” è dedicata alla memoria di Francesco Pennisi;
il titolo cita una sua composizione, mentre la musica è solo un capriccio sulla Marsilleaise,
 sviluppato secondo lo stesso principio canonico della composizione precedente.

Giovanni Damiani