IL PAESE |
Nasce intorno alla Chiesa ed è costituito principalmente da botteghe di artigiani e commercianti: scalpellini, pittori, scultori, venditori di stoffe, di cuoio, fabbri, ecc.
Si può dire che tutto il paese è una grande bottega, anche perché la zona di Campo Graziano è la sede di una fiera accordata alla città di Viterbo da Federico Il, fin dal 1240.
Quando nel 1539 Paolo III fa costruire la bellissima strada che collega Viterbo al Santuario, lungo la quale viene posta anche una fontana costruita da Mastro Fracassa (1541) e scolpita dal Malanca (1588) ed una cappellina intitolata al SS. Crocifisso, fatta costruire da alcune pie donne (1549), alcune di queste botteghe sono abbattute.
Tutto il paese prende la fisionomia attuale, voluta da Fra Athanasio Altobelli di Viterbo che, dopo accanite discussioni, presenta un disegno (1538), vero piano regolatore, controfirmato anche da Antonio da Sangallo il Giovane "afinché quelli che verranno non siano facili ad mutarlo essendo approbato da tali homini" dice il cronista dell'epoca.
Il paese, perciò, viene costruito secondo questo disegno, che vuol esprimere il desiderio dei nostri padri di fare tutto in funzione del Santuario.
Davanti alla Chiesa ci si può rinfrescare con l'acqua di una fontana (fine sec. XV), vero refrigerio per i pellegrini, acqua fatta condurre da alcune sorgenti, esistenti in una zona chiamata Respoglio lontana più di un miglio dalla chiesa, fino alla piazza, dal papa Leone X, nel 1518, a ricordo della sua visita alla Madonna della Quercia.