CORALI

 La fine del XV sec. e l'inizio del XVI, furono molto importanti per lo sviluppo architettonico di tutto il complesso della chiesa di S. Maria della Quercia .

In questo periodo si sentì anche la necessità d'avere dei " libri di canto " che fossero all'altezza del monumento.

I priori d'allora, forse,  furono spinti a fare tali acquisti dal  miniatore  fiorentino fra Benedetto (Bettuccio)  Luschino di Paolo (1), amico intimo del Savonarola;  fra Benedetto, costretto a fuggire da Firenze dopo l'uccisione del " Frate ", si rifugiò alla Quercia, come ricorda lui stesso nel " Cedrus Libani ":

" ... Quasi nessun rimase in fede saldo

      Et io ancora alquanto vacillai;

      Ma poco durò 'l freddo , e venne el caldo.

      Stupefatto tre giorni al più restai ,

      E come tordo auta la ramata,

      Sbalordito a Viterbo me n'andai . "

Della sua presenza vi è documentazione nell'Archivio Storico del Convento di S. Maria della Quercia (A.S.M.Q.):

 "  [11 maggio 1502]

     Et carlini dodici paghati al chonvento di Lucha per risarcimento de panni di fra Benedetto miniatore che fu assegnato nel chapitolo di San Gemignano lanno passato ....

ducati: 1- baiocchi: 15 " [vol. 152 c. 241v ]

 Troviamo le prime registrazioni di spesa per l'acquisto di libri per il coro nei volumi d'entrata e uscita dell'inizio del XVI secolo; sono libri importanti, commissionati a botteghe toscane, che servono ai frati per le funzioni nei giorni di festa. 

Vol. 152:

-- c. 233  

 " Et addi XVI decto [ luglio 1501] baiocchi XXIIII per fornimento del psalterio et graduale et altri libri "

--c. 233v

" Et addi XVI di luglio baiocchi VI per 2 tavole pel psalterio del choro "

--c. 234

" Et addi decto [ 19 luglio 1501] baiocchi XXV a m° Marcho sanese orafo per 32 pezzi dottone per fornire 4 libro del choro cioè dua salteri et dua di chanto ...

  Et addi decto per choregge per serrare e libri del choro carlini dua ...[ cioè]  baiocchi 15 "

--c.237v

"Et addi decto [16 dicembre 1501] baiocchi XII per un fornimento dottone per un libro pel choro "

 vol. 116

 --c.69v

 " [1508]

   Et per uno libro in carta bona cioè uno antiphonario pel choro notato grande per cantare ducati ottanta di carlini

  Et per uno salterio grande pel coro in carta bona ducati settanta"

 

  La costruzione del maestoso coro,   invogliò un altro fiorentino, il padre priore Pietro Tedaldi, che approfittò della vendita di una casetta lasciata alla Madonna da un devoto (nota 3), a volere libri corali dello stesso livello.

 

( nota   3)

 

Vol. 353 (A.S.M.Q.)

--c. 19

" A di 23 di gennaio [ 1515] ducati tredici di carlini da Aurelio spetiale per resto di ducati 60 delle sopradette case vendute [ due casette  poste a Viterbo  " appresso alhoriuolo" ].

Recho fra Hilario contanti a uscita al procuratore in questo a c. 82.

 ... A di 23 di gennaio ducati tredici al procuratore porto fra Hilario da Aurelio disse per resto di ducati sessanta di dua case vendute al decto Aurelio spetiale e quali si hanno a investire ne libri del choro come appare in questo a entrata a c. 19 ".

 

 

   

Negli anni successivi ne furono acquistati altri, tanto che nel 1576 erano già 14 quelli presenti in convento (vedi elenco compilato da F.Vittorio d'Arezzo in appendice).

Ma alcuni di questi volumi arsero a causa di un incendio del coro , come viene ricordato nel vol.117 a c.127

 

Vol. 117

 

--c.127

"

[ 18 agosto 1529]

 

 Arse 1 psalterio con tutto lo ymnario et le altre cose che sogliono essercene ne psalterij di lettera grossa in carta pecora notato et arse totalmente - Era  in sul medesimo pulpito  da l'altra parte el graduale de temporis et sanctis di tutto l'anno del quale restò solo lo scripto et notato et arse quasi tutte le margine

 

--c.127v

 

arse ancora 1 antifonario dove era el Proprio de Sancti da sancto Augustino insino al fine ; et tutto el Comune de Sancti et arse totalmente..."

 

Al momento dell'indemaniamento di tutti i beni  appartenenti alla Chiesa della Madonna della Quercia, da parte dello Stato italiano, erano 18 come risulta da un  catalogo dei beni mobili, compilato nel 1883 dal padre Pio Buccelli, primo sovrintendente al Monumento Nazionale  di S. Maria della Quercia (nota   4).

 

(nota  4  )

" ... Un grande leggio esistente in mezzo al coro tutto di noce ottagono [ nella base]  con sotto armadi ove si contengono n° 18 corali di canto in fogli di pergamena dei quali alcuni con miniature di pregio ."

   

 

"Quando i Domenicani lasciarono il Convento della Quercia l'Archivio  fu trasferito a Roma presso la loro casa generalizia , ma il 12 dicembre 1933 per disposizione della Sovrintendenza  Bibliografica di Roma e del Lazio , il ricco materiale fu riportato alla Quercia "

   " ... Tutto il materiale della Biblioteca e dell'Archivio fu depositato dapprima in una stanza a pianterreno del cosiddetto chiostro del Vignola e nel 1936-37 la Sacra Congregazione provvide alle nuove scaffalature per la collocazione del vasto materiale archivistico.",  scrive mons. Musolino  nel 1985.

In nota poi aggiunge : " La catalogazione e l'ordinamento dei codici , dei corali e dei manoscritti fu fatta dal Prof. don Ferrero Conti (  nota 5     )

 

( nota      5   )

  Mons. Giovanni Musolino  :  Il Seminario Pontificio S. Maria della Quercia  -VT, 1985 - p.86

 

 

In effetti  esiste  ancora un   catalogo  redatto nel  1942  da Mons. Ferrero  Conti   che ,dopo aver elencato tutti i manoscritti , scrive, a mano  , che esistono in archivio 18 corali, lo stesso numero già segnalato dal padre Pio Buccelli .

Purtroppo tanto il Buccelli quanto il Conti non li  descrivono   per cui non si può identificare uno dei tre mancanti  in quanto gli altri due , uno di   fra Pietro da Tramiggiano e l’altro di fra  Andrea Bordoni ,  sono analiticamente descritti da Cesare Pinzi che  ne  mette in evidenza   la bellezza delle miniature( nota  6  )

 

(  nota    6    )

Possiede però quella Chiesa due libri scritti e miniati dall'altro pur eccellente miniatore Domenicano, che fu fra Pietro da Tramoggiano.

L'uno è un graduale del tempo, dalla Pasqua di Resurrezione insino allo Spirito Santo: il secondo è un altro Graduale , che comincia dalla festa della S.S.ma Trinità, sino all'Avvento. Vi si veggono delle interessanti lettere maiuscole, alluminate con finezza ed eleganza di fregi, arabeschi e fogliami, messi ad oro e colori. In fine del secondo [ primo] libro si legge: Ego Frater Petrus a Tramogiano Casentini scribebat ac faciebat in Conventu Saxensi, pro Convento Querquensi Viterbii, anno domini 1561 et 1562 aetatis suae vero 44 et 45 . Priore dicti Conventiis Frate Zanobio Stephano de Villa Basilica, impensasque prebente.Di questi due libri non ebbe contezza il sullodato P. Marchesi; altrimenti , sulla fede del Razzi ( Cronaca della Provincia Romana, pag. 137 ) non avrebbe asserito, come fece, che non si può con certezza additare alcuna opera di minio, che appartenga a Fra Pietro da Tramoggiano Op. cit. , vol. I pag. 238 . La Chiesa Conserva ancora altri libri corali, scritti e miniati e firmati nel 1562 da Fra Salvatore Ferrari di Bisignano Calabrese , ed altri ancora di Frate Andrea Bordoni da Verona nel 1590. "

 

    

 

 Continua  mons. Musolino    : "... Da un elenco steso da don Emilio Marinelli dopo un controllo effettuato il 14-15 ottobre 1975[ presenti anche Mons. Sante Bagnaia , Conservatore Onorario del Monumento Nazionale di S. Maria della Quercia e Castagnoli Eligio, solerte portiere e custode del Seminario Regionale] si rileva che sono andati dispersi tre dei diciotto corali e che otto di essi risultano mancanti di alcuni fogli. "

 

Attualmente , come già scritto , esistono in Archivio 15 corali  di cui diamo una succinta descrizione 

 

1) Antifonario della Trinità

   1517

    Scritto da don Domenico Gini da Vallombrosa e miniato da frate 

    Eustachio fiorentino(  nota  7    )

 

(nota 7)

 [  in archivio esistono solamente pagamenti   effettuati  a    Monte di Giovanni , Stefano Lunetti,  e Giovanni Boccardino , miniaturisti fiorentini ].

 

     Cc. 277 ; risultano asportati i fogli alle carte : 29, 79,112, 143, 234   

    Ha  miniature di vario formato e legatura in  cuoio con

    borchie e angolari  d'ottone.

 Inventario Marinelli  n° 6

 Le sue dimensioni sono:

     430 mm larghezza x 610 mm altezza x 130 mm spessore

 Antica segnatura sul taglio superiore : F

 

2)Antifonario- Comune dei Santi

   1558

   Realizzato da fra Vincenzo da Fondi

   Cc. 154  

Ha  miniature di vario formato ,  la legatura  è in cuoio. 

 Inventario Marinelli  n° 2  

Le sue dimensioni sono :400x600x100

 Antica segnatura sul taglio superiore : L

 

3)Antifonario -  Comune dei Santi

   1558

    Realizzato da fra Vincenzo da Fondi

Cc. 123; inizia con c. 155 e termina con c. 277

   A c. 277 si legge :  " Qui scripsit scribat,  semper cum domino vivat . Vivat vita in coelis venerabilis fr. Vincentius a Fundis Praedicatorum ordinis , nomine Felix . MDLVIII

Ha miniature di vario formato e la legatura è in cuoio .

Inventario Marinelli  n° 13 .

 Le sue dimensioni sono 400x600x90

Antica segnatura sul taglio superiore :T 

 

4)Antifonario - Comune dei Santi

   [1558 ; autore Vincenzo da Fondi ?]

Cc.157  

Ha miniature di vario formato .La legatura è in  cuoio

Inventario Marinelli n°7

Le sue dimensioni sono  400x600x100

Antica segnatura sul taglio superiore:D

 

 

 

5)Graduale del Tempo

  Sulla controfacciata della coperta è incollata una targa con la scritta [ sec. XVI ] :

  "Graduale a dominica p[rima] post octava S.S.a Trinitatis usque ad ultimam, cum sequentia Corporis Christi"

  1561-1562

   Scritto , miniato e rilegato  da fra Pietro da Tramoggiano

A c. 160v  si legge  : " Frater Petrus a Tramodiano Casentini scribebat notabat et faciebat in conventu Saxensi pro conventu Quercensi .

An. D. 1561 et 1562 [  di seguito da altra mano] ( priore Quercensi fratre Zenobi Stephani de Villa Basilica ) 

Cc.160 , risulta asportato il foglio a c. 67

Ha miniature di vario formato .

Ha una bellissima legatura in  cuoio lavorato con borchie ed angolari d'ottone .

Inventario Marinelli  n° 5  .

Le sue dimensioni sono 430x620x90

Antica segnatura sul taglio superiore : O

 

 

6) Graduale - Comune dei Santi

   1562

   [Realizzato da fra Vincenzo da Fondi ?] e da fra Salvatore Ferrari da Bisignano [Calabria]

   A c. 259 è scritto: " Iste liber est conventus Divae  Mariae de Quercu quem scribebat frater Salvator Ferrari  Bisinianensis   natione Calaber tempore prioratus  R.do  P.ri  fratri Zenobii Villensis, millesimo quingentesimo sexagesimo secundo explicitus die ultimo maij"

   Cc102 ; inizia con carta 158 .E'formato da due parti ; la prima che inizia da c. 158 e termina a c. 233v [opera di fra Vincenzo?]; la seconda , che inizia a c. 234 e termina a c. 259 è opera di fra Salvatore.

  E' il seguito del Comune scritto da da fra Vincenzo da Fondi.

Ha miniature di vario formato.

La legatura  è in  cuoio .

Inventario Marinelli  n° 1 .

Le sue dimensioni sono 400x600x100

 

7) Graduale dei Santi

   1562

 Realizzato da fra Salvatore Ferrari da Bisignano

 A c. 490v è scritto : " Iste liber est conventus Divae Mariae ad Quercum, quem scribebat frater  Salvator Ferrarius Bisinianensis natione Calaber. Tempore prioratus  R. Patris Fr.is Genesij Lucensis . Anno ab incarnatione  Domini  millesimo quingentesimo sexagesimo secundo. Explicitus die ultimo octobris . Ad honorem Dei et beatae Virginis et omnium Sanctorum "

   Cc 254 ; inizia da carta 237 e termina con carta 490.

 Ha miniature di vario formato.

La legatura è in cuoio con borchie ed angolari in   ottone .

Inventario Marinelli  n° 10 .

Le sue dimensioni sono : 400x600x120

Antica segnatura sul taglio superiore:Q

 

 

8) Antifonario del Tempo e dei Santi

   1562

   Realizzato da fra Salvatore Ferrari da Bisignano

   A c.177   si legge  :" Scribebat frater Salvator a Bisiniano Calabrie.  Anno a partu Virginis MDLXII  R.do p.ri fr.i Genesio Lucensi tertium priorem "

 Cc177 . 

Ha legatura in  cuoio  con borchie ed angolari d'ottone  .

 A c.1 c'è una miniatura molto rovinata .

Inventario Marinelli n° 12 .

Le sue dimensioni sono 420x640x100

Antica segnatura sul taglio superiore: O

 

 

 

9) Antifonario dell'Avvento

   In una targa stampata [ sec.XIX]  incollata sulla controfacciata della coperta è scritto: " Antiphonarium a prima dominica Adventus usque ad vig. Nativitatis Domini et a festa S. Andree Apost. usque festu S.Thome Apost. inclusive"

1563

Realizzato da fra Salvatore Ferrari da Bisignano

A c. 205 si legge : " Exarabat f.Salvator a Bisiniano Calabriae ordinis Praedicatorum , anno a partu Virginis MDLXIII R.P. fra Genesio Lucensi tertium priorem"

Cc. 205 .

Ha miniature di vario formato.

Legatura in cuoio in pessimo stato, il legno della coperta anteriore è spaccato; ha borchie ed angolari d'ottone .

Inventario Marinelli n° 9 .

Le sue dimensioni sono 440x640x110

Antica segnatura sul taglio superiore : A

 

10) Antifonario del Tempo e dei Santi

    1563

    Realizzato da fra Salvatore Ferrari da Bisignano

    A c. 127 si legge  : " Scribebat frater Salvator Bisinianensis Calaber ordinis praedicatorum anno Domini MDLXIII R.do p. fr. Genesio Lucensi tertium priorem "

Cc.127 ;ha miniature di vario formato.

 Sulla prima carta è  miniato lo stemma del convento della Quercia; risulta asportato il foglio a c. 127

Legatura  in pelle con  borchie ed angolari d'ottone ; sopra quest'ultimi sono incise delle querce e ghiande .

Inventario Marinelli n° 14 .

Le sue dimensioni sono 430x620x80

 

 

11)Antifonario dei Tempi e dei Santi

   1563

Realizzato da fra Salvatore Ferrari da Bisignano

A  c. 182 si legge  : " Scribebat f. Salvator Ferrarius a Bisiniano Calabriae Ordinis Praedicatorum . Anno a partu Virginis MDLXIII R.do P.Fr. Genesio Tertium Priorem "

Cc.182 ;ha miniature di vario formato.

Su alcune carte vi è una numerazione sbagliata[ a c. 36 scrive 26 poi continua fino a c. 30 che ripete 2 volte ,poi passa a c. 32]

Risulta asportato il foglio  a carta 33 .

La legatura è in  cuoio con borchie ed angolari  d'ottone.

Inventario Marinelli  n° 11 .

Le sue dimensioni sono 430x610x110

 

12) Antifonario del Tempo e dei Santi

 Sulla controfacciata della coperta c'è una targa [ XVI sec.] con la scritta : " Antiphonarium a festivitate S. Agostini usque ad festivitatem S. Michaelis Arcangeli inclusive "

   [ 1563  fra Salvatore Ferrari ? ]

Cc 114 .

 Solamente a c. 1 vi è una lettera miniata

La legatura è in cuoio con borchie ed angolari d’ottone .

Inventario Marinelli n° 8 .

Le sue dimensioni sono 430x640x80

Antica segnatura sul taglio superiore : I

 

 

 

13) Graduale dei Santi

1681

Realizzato dal francese fra Nicola Brosset, domenicano

A  p. 211 si legge :"Hic liber a R. P.F. Nicolao Brosset Gallo ordinis f.f. Praedicatorum gratis exaratus ad laudem  Dei in conventu Sanctae Mariae de Quercu decantandas an. V pontificatus Innocentij  XI et totius Ord. Magistro Generali[  c.211v] R.mo P.F. Antonio de Monroy et priore pro secunda vice meritissimo R.Ad.P.F. Ioanne Baptista Caro in theologia magistro D.O.P.M. et Beatissima Virgini Mariae D.D. Et An. MDCLXXXI F.N.B. "

Composto da 210 pagine , precedono 11 fogli di mano posteriore.

Ha  miniature di vario formato .

La legatura è  in cuoio  con borchie ed angolari  d'ottone.

Inventario Marinelli n° 4 .

Le sue dimensioni sono 390x580x120

Antica segnatura sul taglio superiore: R

 

 

 

 

14) Graduale dei Santi

   [ 1681 , fra Nicola Brosset ?]

 Pp. 188 .

Ha miniature di vario formato .

Legatura  è in cuoio con borchie ed angolari d'ottone .

Inventario Marinelli n°15 .

Le sue dimensioni sono 570x710x70

 

 

15)

Graduale dei Santi

[ 1681 ,fra Nicola Brosset ?]

Pp. 214

Ha miniature di vario formato. 

Sono stati asportati i fogli a pp. 11, 135,157,159,171  .

La legatura è in cuoio con borchie e angolari d'ottone  .

Inventario Marinelli n° 3 .

Le sue dimensioni sono 410x580x80

 

APPENDICE

 

L’appendice documenta le registrazioni delle spese effettuate per la realizzazione dei corali del Convento di s. Maria della Quercia .

Non sono state inserite le registrazioni doppie a meno che non risultino utili per l’acquisizione di notizie interessanti.

Precede tutte le registrazioni un "ricordo" scritto nel 1576 da fra Vittorio d’Arezzo , in quel tempo sacrestano maggiore , che dà una breve descrizione di tutti i corali allora esistenti in chiesa.

 

Fra Vittorio d'Arezzo , nel 1576, scrive :

 

vol. 113 [A.S.M.Q. Archivio Storico di S. Maria della Quercia ]

--c. 13v

" Ricordo come l'anno 1514 essendo priore di questo convento il R.do padre fra Piero Thedaldi fiorentino si dette a scrivere et notare et miniare quattro libri del choro cioè uno graduale dalla prima Domenica del advento insino alla terza Domenica di quaresima.

Il 2° comincia dalla 3a Domenica di Quaresima insino a Pasqua.

Il 3° libro è antifonario del Tempo et de Santi insiemi da Pasqua insino alla Santissima Trinità.

Il 4° seguita dalla Santissima Trinità insino allo Advento con lofficio della Sacra et di Sancto Vincentio nostro et di Sancta Chaterina nostra et li scrisse et noto un monaco di Valle Ombrosa che abitava allora a Pasignano detto don Cosimo et se li dette quattro lire del quinterno di sua manifactura non mettendo altro che la sua faticha , le carte i colori et ogni altro fornimento a spese del convento et costorno di molti scudi come si può vedere in molte partite si al libro della fabrica a c.118 si al libro debitori et creditori a c. 108 et 109 infra le altre partite vene una di lire ducento dua per quarantacinque quinterni di carta pecora.

 

--c. 14

I detti quattro libri furno miniati da frat'Euatachio(8) converso nostro fiorentino il quale miniò ancora i libri del choro di S.Marco di Fiorenza.Quanto fussi eccellente in quest'arte , si puo vedere in detti libri .

Il Comune de Santi fu scritto da fra Vincentio da Fondi del ordine nostro lanno 1558 , et si spese in tutto scudi 55 come si vede al libro della sagrestia ; si fece al tempo del rev.do padre fra Pietro Fratini priore di questo convento et sagrestano maggiore fra Thomaso da Villa Basilica , si bene si cominciò molto prima basta che tutto costò scudi 55

L'anno 1561 et 62 essendo priore di questo convento il r.do padre fra Zanobi da Villa Basilica si fecero et scrissero dua libri del choro uno graduale del Tempo dalla Pasqua di Resurrectione insino allo Spirito Santo inclusive ; il secondo pure del tempo incomincia dalla S.S. Trinità insino allo Advento exclusive et li scrisse et notò et legò il padre fra Piero da Tramoggiano(9) , il quale hebbe dal convento nostro et sagrestia per premio di sue fatiche scudi 48 et baiocchi 30 senza scudi 15 che si spese nelle carte pecore di modo che tutto il conto sono scudi 63 baiocchi 30.

Seguitò il r.do padre fra Zenobi di fare scrivere et notare li altri libri che aveva bisogno il choro onde per questo condusse qui in convento il padre Salvatore calabrese della provincia del Regno , frate del ordine nostro , il quale cominciò l'anno 1562 a scrivere et notare i libri provedendo il convento di tutto quello haveva bisogno et scrisse et notò sette libri et perchè il padre fra Zanobi con grandissimo dispiacere de frati di questo convento ( del numero de quali ero ancora io in quel tempo ) fu eletto et confirmato priore del convento di S. Domenico di Prato non potè al tempo suo fornirli onde sucedendo nel priorato di questo convento il r.do padre fra Genesio da Lucca et trovando lopera incominciata seguitò et lassò scrivere [--c. 14v] li altri libri maxime essendo maggior parte della materia preparata a tale opera . I libri che scrisse furno questi:

Uno antifonario del Tempo et de Santi insiemi dal principio del Advento insino a Natale da S.to Andrea insino a S. Thomaso apostolo. Il secondo antifonario del Tempo et de Santi incomincia dove fornisce quello cioe da Natale insino al Ephifania et da Santo Stefano insino al ottava delli Innocenti

Il 3° comincia da S. Agnesa insino alla Nuntiata .

Il 4° antifonario da Santo Augustino insino a S. Chaterina martire. Il quinto del Tempo dalla 3a Domenica di Quaresima insino a Pasqua. Scrisse et notò dua graduali uno de Santi per tutto l'anno , un altro del Comune de Santi con tutte le seguentie et credo , et stette qui in convento piu di doi anni a spesi del convento le carte pecore et i colori con altre masseritie costorno scudi 235 e baiocchi 6 come si vede in più partite al uscita della sagrestia et il detto padre per premio delle sue fatiche hebbe oltre le spesi scudi 87 di modo che tutti sette , fatto ogni spesa , costorno scudi 322 baiocchi 6 et radunando la spesa di tutti i libri del choro che sono in numero di quattordici sono costi alla sagrestia et convento come si può vedere nel uscite de libri scudi 660 e baiocchi 90 si che è da tenerne gran cura "

 

  REGISTRAZIONI DAL 1513 AL 1517

Vol. 116

--c. 113v

" 1513

La fabricha cho soprastanti de dare ducati trentaquattro baiocchi CXLVI denari XV

Et addi XXII di novembre [1513] lire una soldi XVII ½ paghò fra Ghabriello per dua chavagli quando andò a Pasignano a choncludere chon don Cosimo che debbe scrivere e libri del choro chome si vede per uno richordo in questo a c. 173-174 ... baiocchi[b.] 42 denari[d.] 15

--c.114v

1513

Libri del choro che scrive don Cosimo di Vallombrosa sichome si vede in questo a c. 173-174 cioè antiphonari et graduali deono dare addi XXII di novembre 1513 baiocchi XXVIII denari V dette fra Ghabriello a Firenze a Piero di Giorgio miniatore per vettura di uno chavallo et sua faticha che lo mandò a Pasignano a don Chosimo che dovesse venire a Firenze o mandarne una mostra della sua lettera et notata a uscita della fabricha.

Et addi XXV di detto[novembre 1513] baiocchi XLII denari XV pagho fra Ghabriello per vettura di dua chavagli quando ando a Pasignano a choncludere chon don Chosimo delli libri ha scrivere.

Et addi decto , ducati quatro et mezo paghogli Christofano Brandolini per cinque quinterni di charta di chavretto per chominciare a scrivere detti libri a lire 4 ½ luno

Et adi decto [ 28 novembre 1513 ] baiocchi XXXV pagho fra Ghabriello in Firenze per una chassa per mettervi el libro che sa a mandare a lo scriptore per la copia et per dua tavole per mandarvi drento le charte et rimandarle.

Et addi decto carlini quatro dette fra Ghabriello a fra Benedetto per chomperare cinabro et vernice et uno pectine per righare le carte ... b. 30

--c.173v

" A di primo di dicembre 1513

Sia manifesto a chi vedrà la presente scriptura chome el reverendo padre don Chosimo da Menzano monacho dell'ordine di Valle Ombrosa habitante al presente allabadia di Pasignano ,chon licentia e chautela del reverendo padre Domino Antonio da Poppi habbate della predetta badia di Pasignano presente et allui chonsentiente si obbligha et è chontento scrivere et notare ae frati chapitolo et chonvento di Sancta Maria della Quercia presso a Viterbo tutti quelli antiphanari et graduali che da loro o per loro parte per loro mandato o sindacho sara richiesto chogli infrascritti chapitoli pacti et modi che di sotto si dira et prima:

 

- E chontento che el quinterno di charte dieci per ciaschuno a foglio reale bolognese( o maggiore ) chon cinque imposte ovvero versi per ciaschuna faccia scripti et notati cholle loro rubriche et tutti finiti exepto che di minij , chorretti et emendati chon tutte le loro solite circumstanze et di groseza et lungheza la lettera sechondo richiederanno decti frati non excedendo la groseza o la lungheza di quelli di San Marcho di Firenze , et habbia avere le charte righate di nero et rosso et quando le righasse da se habbia avere per ciascheduno quinterno di righatura soldi cinque cioè mezo carlino et per prezo et sua faticha di scriptura et notatura finito et rubrichato chome di sopra per ciascheduno quinterno habbia avere carlini otto cioè lire quatro di piccoli.

- Et decti frati sono obligati adarli gli exempli donde gli a a chopiare , posti in Firenze a Bottegha di Filippo di Giunta chartolaio et chosì le charte a detta [--c.174] bottegha et lui sa a mandare per esse et rimandarle ma in sempre che i decti frati gli hanno a fare franchi delle ghabelle delle porte chome a loro più chomodo verrà et per fede del vero io fra Ghabriello di Francesco Mannini dell'ordine de frati predichatori in nome di detto chonvento ho facta questa di mia propria mano questo di detto di sopra alla quale si sottoscriverà el decto padre don Cosimo et il detto messer habbate delle quali ho facte due perchè luna stia apresso el decto padre don Cosimo , laltra apresso decti frati a sancta Maria predecta.

Ego dominus Antonius de Puppio modernus abbas predicti monasterij de Pasiniano supradicti ordinis Vallombrosae ad omnia suprascripta chontentus fui et ipsi domino Cosma monaco monasterij nostri de Pasiniano licentia dedi pro ut supra continetur etiam ideo manu propria scripsi.

Ego dominus Cosmas contentus fui et de licentia domini abbatis ad omnia suprascripta me oblighavi die mense et anno scripsi.

Alli 7 di gennaio 1514 el chonvento e soprastanti ratifichorno a aquanto di sopra si chontiene roghato messer Mazatosta.

Vol. 139

--c.97

Et addi XIIII di dicembre 1513 ducati quatro doro in oro larghi per noi a fra Benedetto di Francesco ottonaio per parte di charte... D. 5 b. 45

Et addi II di marzo 1514 lire tredici soldi X per noi a Bartolomeo Ubaldini per dare a Raffaello chartolaio per tre quinterni di charte portò fra Benedetto ... D.2 b.52 d.10

Et addi VIII decto ducati venti doro in oro larghi per noi a fra Benedetto et per lui a Filippo di Giunta per parte di charte ... D.28

--c.114

Et [ fra Benedetto di Francesco]de havere lire sei soldi 4 piccoli per resto di fornimenti dottone pello antiphanario che in tucto costano lire 18 soldi 4 et di sopra e facto creditore sole di lire dodici come si vede in questo a c.

vol. 116

-- c.115

Et deono dare carlini sei sono per libre X di lino si mandò a fra Benedetto perche riga le charte de libri ...b. 48 d. 15

108 ... D.1 b.18

Et baiocchi XXXIIII ½ a don Chosimo da Menzano che scrive e libri e quali si fanno buoni a fra Benedetto per vernice cinabro et inchiostro et per mandarli lo exemplo

vol. 139

--c.108

1514

Fra Benedetto di chontro de avere adi VII daprile 1514 lire dodici sono per fornimento dello antifanario cioe chanti , serrami et bullette dottone fe fare a Michelagnolo Ottonaio ... D.2 b.30

Et de avere soldi XII e quali pagho per vettura dello exemplo che mando a Passignano posto don Chosimo dare ... b.9

Et lire una soldi XIIII per cinabro , vernice et inchiostro mando [ fra Benedetto ] a don Chosimo posto dare ... b.25 d.10

Et lire duecentodua soldi X per quinterni quarantacinque di charta di chavretto per scrivere e libri che quinterni 37 tolse da Filippo di Giunta et quinterni 3 da Raffaello chartolaio ovvero Rinuccio et quinterni 5 da latri de quali ne iti nello antifanario pasquale quinterni ventiquatro et el resto gli resta per laltro libro che sono quinterni XXI ... D.40 b.37 d.10

Et lire undici soldi V per righatura di quinterni 45 cioè a mezzo charlino luno et per cinabro et vernice e inchiostro a c.115 ... D.2 b.18 d.15

--c.97Et addi IIII di maggio lire quatro soldi X per noi al decto frate Benedecto per chanti b.67 d.10

Et addi VI decto ducati dodici doro in oro larghi per noi a don Chosimo et per lui a Piero di Mariotto da Pasignano per parte della scriptura di uno antifanario ... D.16 b. 60

--c.108v

Cosimo da Menzano monacho da Vallombrosa habitante alla Badia di Pasignano checci scrive e libri del choro de dare soldi XII e quali si fanno buoni a fra Benedetto di Francesco in questo a c. 108[ 107v] e quali havea paghati per vettura dello exemplo mando a Pasignano... b.9

Et de dare soldi XXIII per tanti pagho frate Benedetto per porto dello antiphanario et da Firenze a Pasignano el graduale in tucto soldi 23 creditore frate Benedetto a questo a c. 108 ... b.17 d.5

--c.109

Don Cosimo di contro de havere lire novantasei piccoli et tanti sono per scriptura et notatura duno libro antiphanario della Resureptione che fu quinterni ventiquatro a lire quatro el quinterno dacordo come si vede nel cottimo a libro a ... posto debitori libri del coro a libro della fabrica a c. 118[ 117v] ... D.19 b.15

Et de havere lire ... et tanti sono per scriptura et notatura del libro graduale dallo Advento insino... che sono quinterni... a lire IIII el quinterno debitori a libro della fabrica a ...

Et de havere lire... et sono per scriptura et notatura di uno libro graduale

vol.116

--c115

Et a di VI maggio[1514] ducati dodici doro in oro larghi al decto don Chosimo da Cristofano Brandolini per parte della scripta dellantiphanario pasquale ... D. 16 b. 60

vol.139

--c.107v

Et adi XX di giugno [1514]ducati tre doro in oro [ larghi] per noi da Cristhofano Brandolini disse per azzurro et miniatura del libro et altro di che quando dara conto hara a essere facto creditore facto creditore decto Cristhophano in questo a c. 97 ... D.4 b. 15

Et adi VI di luglio ducati dua doro in oro [ larghi] per noi da Cristhophano Brandolini disse per miniatura decta creditore Cristhophano in questo c.97 ... D.2b.60

Et [ fra Benedetto] de havere adi VIII di luglio [1514] ducati quatordici di carlini et baiocchi XV per monta di quinterni quindici di carta comperata a lire quatro et soldi 15 luno come per una del decto de di 8 di decto [ luglio 1514] paghogli Menico dacordo ducati 14 baiocchi 15 a libro della fabrica a c.115

Et [ fra Benedetto] de havere carlini sette et mezo per righatura di quinterni quindici a ½ charlino el quinterno a c.115 ... b.56 d.5

Et de havere ducati otto doro in oro [ larghi] et tanti dicie [ fra Benedetto] havere paghati in piu volte per parte di miniatura del libro antiphonario della Resurrectione a Monte et Sthephano et Bochardino(10) miniatori per parte di miniatura et colori debitori fabrica a c. 115 ... D.11 b. 15

Et per portare lo exemplo da Pasignano a Firenze et da Firenze a Pasignano el graduale dello avento soldi XXIII posto dare a don Cosimo in questo a c. 109[ 108v] [ cioè] b.17 d.5

Et de havere ducati dieci baiocchi LIIII denari V per resto di miniatura del libro antiphanario della Resurrectione che monta tucto ducati ventuno baiocchi 69 denari 5 come apparisce per uno conto per una sua [ di fra Benedetto ] lettera de 9 di settembre di che ne e ricordo al libro de ricordi [ vol. 156 c. 151] cosa per cosa et al libro della fabrica

Et de havere ducati uno et baiocchi XVIII per resto di fornimenti del decto libro che montorno tucto lire 18 soldi 4 che sono ducati 3 baiocchi 48 che si sbatte le prima partita di sopra [ D.2 b.30] resta ducati 1 baiocchi 18 come apparisce per decto conto al decto libro et al libro della fabrica

--c.107v

Et adi XV di detto ducati tre doro in oro [ larghi] per noi dal deposito per decto conto creditore in questo a c. 97 ... D.4 b.15

--c.97

Et adi XXVIIII di luglio lire settantauna piccoli per noi a frate Benedetto portò Biagio Caccini per carte pe libri [ cioè] D. 14 b. 15

Et adi XIIII daghosto lire IIII soldi XI pagho per noi a Nicolò Fiorentini per bullette de libro per ordine di frate Benedecto ... b. 68 d. 5

--c.113v

Fra Benedecto di contro de dare...

Et adi XXVI daghosto[1514] ducati sette doro in oro larghi hauti da Cristhophano detto [ Brandolini ] conti per miniatura del libro creditore in questo a c. 113 ... D.9 b. 60

--c.113

 

Cristophano Brandolini et compagni setaioli deono havere...

et adi XXVI daghosto [1514] ducati sette doro in oro [ larghi] porto contanti per noi fra Benedetto detto dal detto Cristofano , disse per miniature debitore in questo a c. 114[ 113v] ... D.9 b.60

Et adi XXI di ottobre ducati uno doro in oro [ larghi] per noi a Giovanni miniatore per parte di miniatura debitore frate Benedetto in questo c.114 [113v] ... D.1 b.30

Et adi X di novembre lire venti piccoli per noi a Agnolo cartolaio per leghatura di uno antiphanario del tempo pasquale debitore frate benedecto in questo a c. 114 [ 113v] ... D.4

--c.113

Et adi XXII di decto ducati dua doro in oro larghi porto Vincentio Ghaligaio per ordine suo da Cristophano detto ... per sei cordovani pe libri ...D.2 b.60

Et adi XXIIII ducati dua doro in oro [ larghi] per noi a Giovanni miniatore per parte di miniatura de libri posto dare frate Benedecto a c. 114[ 113v] ... D.2 b.60

Et a di XI di dicembre [1514] ducati quatordici doro in oro [ larghi] paghate per noi a frate Benedecto per comperare charte pecore per detti libri debitore in questo a c.114[113v] D.19 b.45

Et adi XXVIIII di detto lire 20 soldi XV piccoli paghate per noi a frate Benedetto disse per resto di XXVII quinterni di charte pecore e libro c.114[ 113v] ... D.4 b.11 d.5

vol.116

--c.117v

Libri del coro che scrive don Cosimo da Valle Ombrosa deono dare ducati 94 baiocchi 10 denari 15 per tanti posti havere per resto duno conto

Et deono dare baiocchi XVII denari 5 per portare lo exemplo da Pasignano pagho fra Benedetto

Et deono dare ducati X b.XVII d.V et sono per resto di miniatura del decto antiphanario della resurrectione che montano tucte ducati XXI b.69 d.5 come si vede per uno conto per una lettera di fra Benedetto di Francescho di che ne ricordo a ricordanze

Et ducati uno et b.XVIII per resto di fornimenti dottone del decto libro che montorno tucti lire diciotto et soldi IIII che sono ducati 3 et baiocchi 48 di che si sbatte la partita di sopra di ducati 2 b.30 resta ducati uno et b.18 come si vede per decto conto posto havere fra Benedetto a libro di convento c.108

Et lire 96 di piccoli et sono per sfriptura et notatura del decto libro facti buoni a don Cosimo da Menzano per 24 quinterni a otto carlini el quinterno posto havere ... D. 19 b. 15

tot 128 45 5

1

-----------------

D.129 b.45 d.5

Et per vettura panno incerato et cassa dello antiphanario detto in tutto D. dua b.XXI a uscita della fabricha.

 

Riassunto delle spese sostenute per la realizzazione dell'antifonario del tempo Pasquale

Vol. 156

---c.151

1514

Ricordo come per una lettera di fra Benedetto di Francescho havemo conto dello antiphanario del tempo pasquale di che ne habbiamo facto creditore fra Benedecto al conto suo et perchè ne ho decto distintamente lo porremo qui di sotto et prima mettendo qui cosa per cosa et suplendo a quello che lui manchasse et prima

- per 24 quinterni di charta a lire 4 et mezo el quinterno montorno lire 108 sono D.21 b.45

- per scriptura a lire 4 al quinterno sono lire novantasei D.19 b.15

- per el primo minio ducati 4 doro in oro [ larghi] D.5 b.45

- per 14 lettere grande a lire 2 luna montano lire 28 , D.4 b.45

- per una lettera mezana in tutto soldi 14 , b.10 d.10

- per lettere pichole a soldi 2 denari 8 luna montono tucte che sono D. 10 b. 45 d. 15

- per righatura a soldi 5 el quinterno charlini 12 , D.1 b.15

- per leghatura lire 20 , D.4

- per chassa , panno interato et vettura da Firenze item D.2b.21

- per bullette , serrami chanti et fornimenti in tutto lire 18 soldi 4 , D.3 b. 48

D. 70 b. 288 d.25

D. 73 b. 63 d. 5

CONTINUANO LE REGISTRAZIONI

vol.139

--c.113

Et a di XIII di decto [ gennaio 1515] ducati quatro doro in oro[ larghi] per noi a Giovanni Bochardini per miniatura del graduale posto dare frate Benedecto in questo a c. 114 [ 113v] ... D. 5 b. 45

--c.113v

Et adi XIII di gennaio ducati quatro doro in oro larghi portò Giovanni Boccardini per suo ordine da Cristophano Brandolini per miniatura del graduale posto havere

--c.113

Et a di X di febraio ducati dieci doro in oro larghi pagho per noi a frate Benedecto dello Octonaio disse per miniatura de libri posto dare decto in questo a c. 114[ 113v] ... D.14in questo a c. 113 ...D.5 b.45

--c.114

Et adi di marzo 1515 lire 15 hebbe per noi da don Cosimo da Menzano scriptore che tante ci fece buone per errori erono in su libro che le prese per sua faticha creditore in questo frate Benedecto ...D.3

Et adi decto lire sette piccoli et sono per tre cordovani gli restorno in mano di nostro dacordo...D.1 b.30

--c.117

1515 Cristophano[ Brandolini ] di contro de havere adi XXIIII di marzo ducati dodici doro in oro [ larghi] per tanti paghati di conti a frate Benedetto di Francesco per miniatura de libri graduali posto dare in questo a c. 114 ... D.16 b.60

--c.114

Nota come adi II di maggio 1515 fra Piero Thedaldi priore del nostro convento saldò con fra Benedecto sopradecto tucte le partite che havessimo hauto a fare insieme et cosi restò creditore frate Benedecto del convento di lire quarantaotto piccoli et levossoli tucta la administratione de decti libri come si vede per dua fogli di mano di decto fra Benedecto et un altro di mano di fra Piero che sono in chasa posto decto fra Benedecto havere in questo ...D.9 b.60

--c.133

Et deono dare lire 22 soldi 6 denari 4 et tanti si sono facti buoni a frate Benedecto per leghatura di I libro graduale dalla 3a Domenica di Quaresima insino a Pasqua posto havere in questo a c. 131 D.4 b.34 d.15 "

--c. 123

1515

[2 giugno 1515]

Christofano Brandolini di contro de havere ...

Et da havere ducati dua doro in oro [ larghi] i quali li scripse havere pagati piu fa a frate Benedetto octonaio per conto de libri del coro sono ducati di carlini posto dare in questo a c.131 ...D.2 b.60

Et adi 14 di luglio 1515 ducati 3 doro in oro [ larghi] et baiocchi 77 denari 10 e quali pagò per noi a frate Benedecto octonaio per conto de libri secondo scripse sono di carlini ducati 5 b.17 d.10 posto dare in questo a c.131

---c. 125

Et a di decto [ 14 agosto 1515] ducati dua di carlini baiocchi 12 ½ per tanti pagò eredi di Mariano Chigi e compagni da Viterbo per noi al mulactiere che ci portò el libro del choro nuovo da Firenze per porto et per la cassetta et panno incerato e quali mi fece buoni ...D.2 b.12 d.10

--c.123

Et a di 17 dagosto ducati quatro doro in oro larghi et baiocchi 47 denari 5 e quali pago per noi a frate Benedeto del ottonajo per resto delli libri del choro.Il detto ci fece scrivere secondo scripse sono di carlini ducati 6 b.17 d.5

 

Riassunto delle spese per il graduale dell'Avvento

 

Vol. 156

--c. 154v

1515

Ricordo duna lettera hauta da fra Benedetto nella quale ci da conto del graduale dello Advento et prima la lettera è de di 23 di marzo

- le charte et ghuardie in tucto lire 91 soldi 14 ,D.18 b.25 d.10

- per la scriptura lire ottanta a carlini otto el quinterno D.16

- el primo minio lire diciassette soldi 10 , D. 3b.37d.10

- el minio della natività et epiphania D.1 di oro in oro larghi in tucto D.2b.60

- le lettere grande viene luna lire 2 sono lettere ... montono ...

- le lettere mezzane viene luna soldi 10 sono lettere ... montono ...

- le lettere piccole viene luna soldi 2 denari 8 sono lettere ... momtono ...

- per righatura di carte carlini 16 a ½ carlino el quinterno b.60

-- c. 155

seghue

- chanti , bullette , piastre et ghuardie dottone , chiovelli et osso forato lire 16 soldi 5 , D3 b. 18 d. 10

- per leghatura lire 17 soldi 16 denari 8 , D.3 b. 42. d.10

- per la cassa lire 1 soldi 5 , b. 18 d. 15

- per la vettura lire 9 , D.1 b.60 "

 

Continuano le registrazioni

Vol. 139

-- c. 123

Christofano Brandolini di contro de havere...

Et adi 7 di gennaio 1516 lire VIII et soldi V alli fiorentina ebe frate Antonio in Firenze e quali dette a frate Giovanni de Medici per conto del libro si scrive pel coro sono di carlini D.1 b.48 d.15

Et de havere adi 29 di marzo 1516 ducati uno doro in oro larghi ci scripse havere pagato a don Domenico Ginij di Valombrosa per hordine di fra Giovanni de Medici per conto del libro ... D.1 b.30

Adi 21 daprile baiocchi 30 a frate Giovanni sopradetto per conto dei libri b. 30

Adi 23 detto ducati sei doro in oro larghi dette a frate Mauritio da Pistoia ... D.8 b.30

Adi 2 di magio a don Domenicho sopradetto per conto de libri ducati tre doro in oro larghi sono di carlini D.4 b.15

Adi 14 di giugno baiocchi 41 denari 5 a frate Giovanni de Medici per parte de libri

--c. 127

Et adi 19 detto [ luglio 1516] ducati dua doro in oro larghi conti per noi a frate Giovanni de Medici per conto dei libri sono di carlini D.2 b.60

--c.132v

Libro antiphanario della Trinità insino allo Advento che si fa a Firenze de dare ducati trentadua et baiocchi 50 denari 15 et tanti sono facti buoni a fra Hilario borsario che gli haveva facti buoni a Cristofano Brandolini in Firenze in più partite come si vede al quaderno suo della borseria in 9 partite a c. 14 posto havere in questo a c. 130

Et insino adi 6 di settembre 1516 ducati tre doro in oro [ larghi] paghò Cristofano Brandolini per noi a don Domenico di Valle Umbrosa scriptore in questo a c.127 ...D4 b.15

--c.127

Et adi 23 doctobre ducati sei doro in oro larghi e quali a Firenze havere pagati per nostro conto a frate Giovanni de Medici per conto dellibro del choro sono di carlini D.8 b.30

--c.132v

Et a di 12 di dicembre lire otto piccoli paghò Cristophano decto per noi a Nicolò[ di Francesco] darrigho per canti et fibiatoi dottone come in questo a c.127 ...D.1 b.45

Et adi XXIIII di dicembre[1516] ducati tre doro in oro [ larghi] pagho Cristofano decto a don Domenico scriptore in questo a c. 127 ...D4 b.15

Et adi X di gennaro 1517 ,lire tre pagho a frate Giovanni de Medici Cristophano detto per conto di detto libro in questo a c.127 ...b.45

--c.127

Et adi XXIIII daprile[1517] lire trentauna soldi X a Philippo di Giunta per cavretti hauti da lui per el libro in questo a c. 133[ 132v] D.6 b.22d.10

Et adi detto lire 16 soldi 5 a don Domenico scriptore per conto delibro D.3b.26d.5

--c.130

Frate Hilario [ borsario del convento di S. Maria della Quercia ] di contro de havere adi 29 daprile [ 1517] ...

Et adi XXV di maggio lire quindici piccoli pagho frate Hilario a frate Bartolomeo Chavalcanti conti per conto di miniatura in questo a c. 130 ...D.3

--c.133

Et de dare ducati XI baiocchi 27 et tanti ne ha facti buoni don Antonio della Schappella a frate Bartolomeo Chavalcanti in Firenze per conto di miniature"

Vol. 353

--c.91v

MDXVII adi XXVII di agosto

A libro antiphanario del coro baiochi LXXVI porto contanti frate Hylario disse per pagare la vectura di detto antiphanario

Al libro antiphanario della Trinità lire diciassette et soldi cinque piccoli per tanti si mandorno a fra Giovanni de Medici a Firenze per resto di lire 23 et soldi 10 che monto la legatura et spaccio di Firenze di detto libro porto contanti fra Baptista converso con commissione del P. Priore valuta a ducati di karlini sono D.3 b.33 d.15

 

 

Spese per il Comune dei Santi scritto da fra Vincenzo da Fondi

vol.351

 

--c.89

Addi 17 detto [ novembre 1556] per cento cartapecore per fare un libro del choro compero in Napoli a baiocchi 16 e ½ l'una scudi 16 e baiocchi 50

--c.89v

Addi 15 detto [ maggio 1557] scudi 4 d'oro mandati a Napoli per il libro del Comune dei Santi che si nota et scrive là per il convento di moneta scudi 4 baiocchi 40

--c.92

Addi 10 di detto [ giugno 1557] per insino a di primo di gennaio [ 1558] scudi quattro baiocchi sessantasei sono per ottanta carte pecore per il libro del Comune de Santi compere a Napoli per mano di frate Antonio Dardinelli

Addi detto [ 10 giugno 1557] per insino a di 15 di gennaio [1558] scudi 7 baiocchi 20 sono dati a fra Vincentio da Fondi per scrivere decto libro da Somma a Napoli

--c.90

Addi detto [ 23 giugno 1557] scudi 5 mandati a Napoli per mano del rev.do p. fra Pier Fratini priore passato a buon conto del antifonario Comune de Santi che se scrive et nota per il convento scudi 5

--c.91

A di detto [ 24 gennaio 1558] scudi otto baiocchi settanta pagati al p. fra Piero Fratini per conto delllibro che si scrive a Napoli del Comune de Santi scudi 8 baiocchi 70

--c.92

Addi detto per insino addi 14 di marzo[ 1558] baiocchi sexanta , sono per tela et panno incerato et fune per convertare il sopradetto libro per mandarlo da Napoli a Roma

Addi 24 di giugno scudi tre baiocchi dieci sono per legatura et sgabellatura del sopradetto libro in dogana di Roma per mano di fra Thomaso Martani sindaco della Minerva di Roma

Addi 4 di luglio[1558] baiocchi cinquanta sono per vettura del sopradetto libro da Roma a Viterbo a quattrini quattro la libra pagò fra Simone da Ronciglione

Addi detto scudi quattro sono per il fornimento di ottone del Comune dei Santi havuti da Guasparri Alza come è a entrata a c.24

 

SPESE PER GLI ALTRI CORALI DESCRITTI DA FRA VITTORIO

 

Vol. 351

--c. 98v

A di 14 di detto [ dicembre 1559] scudi 10 mandati a fra Piero da Tramogiano per mano del padre priore a buon conto del graduale del tempo a festo Resurrectionis usque ad adventum che lui scrive per il convento

Vol.155

--c.165v

1560

Il Borsario di contro de havere questo di 25 di marzo dal convento scudi tre quali pagò a fra Piero da Tramoggiano

--c.166

Il Borsario deve dare al convento scudi tre quali sono delli scudi dieci mandava il sagrestano a fra Piero da Tramoggiano

 

Vol.351

--c. 105

A di 12 di febraio [ 1562] al p. fra Pietro da Tramogiano a buon conto dei libri da scrivere per il coro lire 14 hebbe per me dal Convento del Sasso che era debitore di vestimenti a questo convento dico scudi 2 baiocchi 10

A di detto [ 4 aprile 1562] scudi sedici , baiocchi cinquantadue in questo modo : scudi 14 baiocchi 50 in un centinaio di carte pecore per scrivere il libro del coro , cioè graduale de Santi compre a Tibolj per mano del sindaco fra Simone e baiocchi 34 per spese delli viaggi

Et baiocchi 50 per più sorte di colori per ditto libro

Et baiocchi 20 in libre una di gomma arabica

Et baiocchi 30 in once 4 di cinabro et baiocchi 45 in una libra di vernice et baiocchi 8 in 8 pezzi di pomice , baiocchi 15 in macinatura di essa vernice in tutto sommano scudi 16 baiocchi 52

 

--c.105

A di 9 di detto [ aprile 1562 ] ... et once 5 di allume di rocca per lo scrittore del libro...

A di detto baiocchi ventiquattro per once 3 ½ di cinabro sodo per lo scrittore

--c.105v

A di detto [ ultimo di aprile 1562 ] scudi 15 al padre fra Pietro da Tramoggiano pagò per me il p. fra Piero Fratini in Fiorenza per parte di pagamento di 2 libri del coro che si facea

--c106v

Et infino a 2 di giugno pagò il sagrestano al p. borsario scudi venti per tanti pagati per lui a Roma da fra Salvadore da Bisignano scrittore a messer Camillo Marzi per caparra di carte pecore per scrivere libri del choro

--c.106

A di detto [ 9 giugno 1562] baiocchi ottanta per una libra et ½ di vernice macinata comperò lo scrittore de libri del choro a Roma

A di detto baiocchi sessanta spese il sopradetto scrittore nel andare a Tiboli per condurre le cartapecore

--c.106v

Et di 12 di detto [ giugno 1562] baiocchi dua allo scrittor de libri del choro per l'ova comprate

--c.106

A di 17 di detto scudi 12 baiocchi 20 al padre fra Salvadore di Bisignano per pagamento del graduale de Santi quale scrive a ragione di scudi 1 baiocchi 20 le diciotto carte che in tutto furono centottantaquattro et rilevano il detto numero

A di 20 [ luglio 1562] scudi sedici et baiocchi sessantanove per fornimenti di 4 libri da choro comperi in Fiorenza dal p. fra Piero Fratini et gabelle dessi

--c.106v

A di 28 di luglio [ 1562] al sindaco scudi venti baiocchi 80 i quali lui spese poi a 2 di agosto et dui giorni seguenti a Tiboli in 120 carte pecore a scudi 16 il cento che montano in tutto scudi 19 baiocchi 20

Il resto spese parte per la vettura baiocchi 30 et gabella delle dette carte baiocchi 10 parte per le spese fatte in Tiboli baiocchi 40 et parte in dua once d'azurro della magnia baiocchi 80 come più minutamente apparisce nel suo memoriale

A di 10 d'Agosto[ 1562] al p. priore d'Arezzo fra Piero da Tramoggiano per pagamento di dua libri del choro scudi ventuno baiocchi trenta

--c.107

...

A di detto [ 16 settembre 1562 ] scudi venticinque a fra Thomaso Martani sindaco del convento nostro di Roma per pagare in Tybuli a messer Camillo Marzi le carte pecore che si hanno a scrivere per libri del choro

A di 15 d'ottobre [ 1562] per le 280 carte pecore oltre ai soprascritti scudi 25 habbiamo speso scudi 19 et baiocchi 80 a ragione di scudi 16 il cento - per la vettura di quelle da Tibuli a Roma baiocchi 24 - per la gabella di Tibuli baiocchi 10 , per il porto da Roma a Viterbo ad Antonio vetturale scudi uno et baiocchi uno che montano in tutto scudi ventuno baiocchi 15

A di detto baiocchi cinque al Mazzavacca vetturale per il porto de predetti scudi da Viterbo a Roma

A di 29 di detto allo scrittore de libri del choro baiocchi dua et 2 quattrini per comprare del uova per meschiare la chiara con certi colori ... baiocchi 2 e ½

A di detto[ 3 novembre 1562 ] scudi venti mandati a Roma per mano del syndaco nostro per le carte pecore

A di ultimo di detto scudi uno et baiocchi sessantotto in dua libre di vernice macinata a baiocchi sette l'oncia et inoltre baiocchi quaranta in 4 oncie di cinabro a baiocchi dieci l'oncia le qual cose compro il syndaco nostro in Roma a 20 di detto per lo scrittore de libri del choro che montano in tutto scudi dua et baiocchi otto

--c-108v

A di 23 di marzo [ 1563] in 3 once di cenabro a 9 baiochi l'oncia et in ½ oncia di azurro per lo scrittore in tutto baiocchi 33

A di 16 di detto [ giugno 1563] baiocchi 10 per due once di azurro allo scrittore

A di 17 di detto per 2 once e ½ di azurro e di cinabro baiocchi 25 portò lo scrittore

A di 5 di detto [ luglio 1563] scudi uno baiocchi 10 al p. fra Salvadore scriptore per la conventione dei vestimenti "

Spese sostenute dal Convento della Quercia , in epoche successive a quella di fra Vittorio, per la realizzazione di altri corali.

Vol. 113

"--c.38

[ 1590 ? ]

Ricordo come mancando al nostro coro il libro grosso da cantare da S. Giovanni Battista fino a S. Augustino la sagrestia ha provisto di carta pecora colore et tutto quello che bisogna al r.do p. fra Andrea da Verona quale ha scritto buona parte dell' oficij che mancavano essendo detto padre figliolo della casa di questa S.S.ma Madre V. Maria della Quercia essendo priore il M.R.P. fra Pietro M. Lutij et sagrestano fra Thomaso Bandoni"

Vol. 182

"--c.193

A di 9 detto [ marzo 1681 ] al signor Gioseppe Sagrestani baiocchi venti monta in tanta robba havuta per li nuovi libri chorali , cioè per un oncia di sandraca baiocchi cinque un baiocco e mezzo per un oncia di gomma arabica, et baiocchi tredeci e mezzo per mezz'oncia di gutta gomma in tutto baiocchi 20

--c.193

A di 14 di detto scudi dui e baiocchi settanta a m.ro Gio. Battista Caronis mutratore in Bagnaia per lo stanzino nuovo che ha fatto in volta rustico in contrario a quello della cera dove si hanno da riporre i libri chorali e parare i novitij ; in tutto dodici giornate con il suo garzone : cioè opere sei per lui a tre paoli il giorno con le spese del convento et opere sei per il garzone a baiocchi quindici dico scudi 2 baiocchi 70

A di 7 detto [ agosto 1681] e fu per la fiera prossimata di maggio scudi ventiquattro e bai novanta a fra Giacinto francese converso del p. maestro Clès per tanti altri spesi a Roma per ordine del p. priore per li nuovi libri chorali di carta pecora de' Santi nuovi per servitio del nostro choro cioè scudi 23 baiocchi 70 per 198 foglie di carta pecora li 195 a 12 bai il foglio e li tre a un giulio l'uno bai 90 dati in cinque volte alli mulatieri per vettura baiocchi 10 per l'incerata et bai 20 per li colori come per sua lista dico scudi 24

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A di 20 detto [ dicembre 1681] scudo uno baiocchi 30 per stallatico de' cavalli e vitto del nostro mulattiere e gabella delle porte che andò a Roma per portare li tre libri i novi chorali di carta pecora, levò Giovanni nostro mulattiere

A di 13 detto [ gennaio 1682] e fu li 4 ottobre prossimato baiocchi settanta al p. Nicolò francese per comprar a Roma il resto di carta pecora e colori per finire i libri chorali e detta somma è stata fatta buona dal p. sindico al p. sagrestano nella partita di scudi 81 bai. 60 del mese di ottobre e dette messe son date a Roma dalla Signora Marchese Melchior "

 

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