26 Ottobre 2001 |
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•Vaccinazione
contro il cancro |
•Il
rinnovo delle cellule staminali |
•Caffe'
contro il morbo di Parkinson |
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Vaccinazione
contro il cancro |
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Si sta studiando il legame che esiste fra le difensine,(proteine
-chiave nella difesa immunitaria innata contro le infezioni
microbiche) e l'induzione di un sistema di risposta immunitario
adattativo. Questo studio viene fatto per sviluppare un
efficente vaccino contro il cancro. Le difensine sono
uno stimolo chemiotattico che induce le cellule dendritiche(DC)
a migrare verso il luogo dell'infezione. Le DC stimolano
le cellule T e B ad aiutare a sradicare l'infezione e
memorizzare la risposta immunitaria. Si tenta ora di colpire
con antigeni del tumore le DC ,quando queste sono in uno
stadio immaturo del loro sviluppo,tramite l'incorporazione
delle difensine in un nuovo vaccino. Questo accorgimento
migliora l'assunzione dell'antigene da parte di DC e di
conseguenza l'induzione delle cellule T. Sembra inoltre
che le difensine promuovano la maturazione delle cellule
dendritiche. I topi con linfomi , curati con questo vaccino,
hanno dato risultati molto promettenti.
TRENDS in Immunology Vol.22 n.9 Settembre2001
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Il
rinnovo delle cellule staminali |
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I malati di tumore che ricevono grandi dosi di chemioterapia
sono legati ai trapianti di cellule staminali di midollo
osseo. Fino ad ora la quantita' di cellule dipendeva dal
donatore. Si riesce ora ad indurre l'auto-rinnovazione
delle cellule emapoietiche staminali (HSCs) del sangue
e del midollo osseo . Questo effetto si ottiene aumentando
la quantita' citoplasmatica di beta -catenin,una molecola
essenziale nei processi di embriogenesi. L'effetto della
molecola puo' essere annullato dall'aggiunta di axin che
la porta a contatto con un enzima capace di degradarla.
Dall'attivita' della beta-catenin si puo'anche dedurre
un suo probabile ruolo nella leucemia dove le cellule
che formeranno il sangue iniziano a dividersi incontrollatamente
TRENDS in Immunology Vol.22n.9 2001
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Caffe'
contro il morbo di Parkinson |
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Sembra che la caffeina possa prevenire il morbo di Parkinson.
La sua efficacia e' solo preventiva perche' l'associazione
del caffe' alla terapia farmacologica-standard non cambia
i risultati nei malati. Si sa che la caffeina,un'antagonista
del recettore adenosine A2,protegge contro la neurotossicita'
chimicamente indotta nei modelli animali affetti da questa
malattia. Per questo motivo, puo' avere un ruolo nella
modulazione della trasmissione dopaminica.
Ann.Neurol.50,2001
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