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15
febbraio 2002
Visioni.Net
Il mio sogno
e' migliore del tuo
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Visioni.Net |
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L'evento
e' di quelli che fanno sensazione. Ma fara'
anche la rivoluzione? Mercoledi' in un grande
albergo di San Francisco Bill Gates ha parlato
all'universo dei programmatori legati alla piattaforma
desktop piu' diffusa, presentando finalmente
Visual
Studio.Net , la nuova versione di una suite
di prodotti per la creazione di applicazioni
che sostituisce il vecchio Visual Studio, usato
oggi da 5 milioni di sviluppatori. Per Microsoft
(la cui forza marketing riesce spesso a trasformare
le visioni in realta') si tratta di una svolta
epocale, l'avvento della terza generazione di
Internet. In questa nuova incarnazione, la rete
diventa un sistema di scambio di informazioni,
applicazioni e servizi tutti basati sui Web
server e quindi non piu' vincolati ai singoli
sistemi operativi o a una specifica client hardware.
E' il mondo dei cosiddetti Web services, rivolti
in particolare agli utilizzatori all'interno
delle aziende, piccole e grandi. Il collante
principale di questi servizi sara' il linguaggio
Xml. Gli strumenti di Visual Studio.Net includono
il linguaggio Microsoft C#, acerrimo rivale
di Java. Affascinante, ma di questi tempi si
impone una certa cautela. |
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Il
mio sogno e' migliore del tuo |
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Mentre
Microsoft scalda i motori dell'ennesima scalata
al successo, l'intera industria del software
si muove intorno al nascente mercato dei Web
services. Dopo aver assistito a tante promesse
mancate, molti esprimono un certo scetticismo.
Ma la principale preoccupazione dei fautori
di questo nuovo approccio (un gruppo che comprende
anche il campo avversario di Microsoft, capitanato
da aziende come Sun Microsystems) e' un'altra.
Per funzionare in modo davvero efficace, i futuri
servizi devono poter agire in condizioni di
piena interoperabilita'. E questo significa
che devono esistere standard di riferimento
e specifiche valide per tutti. Finora, quando
si parlava di applicazioni e linguaggi Web,
la luce guida veniva dal consorzio W3c.
Ebbene: per Microsoft e altre aziende, sul problema
dei Web services il W3c ha fatto poco e niente,
privilegiando invece progetti inutili e fumosi.
Nasce cosi', per diretta iniziativa di Microsoft,
Ibm, Bea Systems e altri colleghi/rivali, un
nuovo ente promotore, la Web
Services Interoperability Organization .
Sulla carta, l'organismo deve cooperare con
il W3c per la stesura di comuni guidelines sui
servizi. Ma in pratica in questi giorni sono
volate solo accuse e controaccuse. |
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