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11 Gennaio 2002

Spinaci per i ciechi
Interveniamo contro le infiammazioni intestinali
Capire l'atrofia

  Spinaci per i ciechi
 
Dalla collaborazione fra due gruppi di ricerca americani si e' indivuata una proteina tipica degli spinaci che puo' essere utilizzata per migliorare la vista dei non vedenti.
Si possono infatti sostituire i recettori non funzionanti con una proteina presente negli spinaci che emette elettricita' a bassa tensione dopo aver catturato energia dai fotoni.
Si e' constatato infatti che se la retina e' stimolata elettricamente con degli elettrodi impiantati negli occhi dei pazienti ciechi,molti possono vedere immagini simili a quelle prodotte dalla luce. Chi ne trae piu' giovamento sono i malati che soffrono di retinite pigmentosa,una malattia dovuta alla degenerazione delle cellule foto recettrici.
Al posto degli elettrodi si inserisce questa proteina vegetale del fotosistema I che puo' essere incorporata nella membrana di un sistema liposomico artificiale simile a quello di una cellula .
Ora si indaga se il voltaggio prodotto possa attivare eventi neurologici e permettere al cervello di interpretare le immagini.
Drug Discovery Today,n.22,Novembre 2001
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  Interveniamo contro le infiammazioni intestinali
 
Le infiammazioni intestinali come la malattia di Chrohn e le coliti,spesso provocano il tumore del colon e sono dipendenti dall'interazione fra il sistema immunitario della mucosa e i batteri intestinali.
Parecchi tipi di cellule producono come risposta ai lipopolisaccaridi dei batteri un fattore inibitore della migrazione delle citochinine(MIF).
Le citochinine,prodotte dai linfociti T,hanno il compito di regolare la risposta immunitaria e se secrete in eccesso provocano un danno ai tessuti.
MIF ha un ruolo essenziale nella patogenesi della colite nei topi .
Gli animali privi di MIF non hanno la malattia.
La somministrazione di anticorpi che bloccano l'azione di MIF elimina l'infiammazione e porta alla scomparsa dei linfociti infiltrati nelle lesioni provocate dalla colite.
Inoltre la presenza di MIF nel plasma dei pazienti con la malattia di Chrohn puo' essere usato come parametro per la diagnosi della malattia.
TREND in Immunology,n.12,Dicembre 2001
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  Capire l'atrofia
 
L'atrofia muscolare che e' conseguenza della riduzione dell'attivita' fisica,deriva dall'incremento della demolizione delle proteine muscolari a causa di una serie di reazioni enzimatiche.
Le proteine da demolire vengono segnalate dalle ubiquitine, ed in seguito distrutte dai proteasomi.
I precisi mediatori molecolari di questo processo sono sconosciuti.
Usando metodi che analizzano l'espressione genetica e la conseguente analisi di topi privi di questi geni,si sono identificate due specifiche ligasi (enzimi che legano i substrati proteici per la proteolisi da parte dei proteosomi) chiamate MAFbx e MuRF1 che sono responsabili dell'atrofia dei muscoli scheletrici.
La loro identificazione puo' portare a nuove terapie atte a prevenire la perdita della massa muscolare che spesso deriva da malattie o dall'eta'.
Science vol.294 Novembre 2001
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