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6 febbraio 2002

Il vero Itanium?
Servizievole Java

  Il vero Itanium?
 
Per la discussa piattaforma a 64 bit di Intel sara' una vera e propria prova d'appello. Il chip Itanium, concepito per essere montato a bordo dei potenti server usati per Internet e le reti aziendali, ha rappresentato finora una sostanziale delusione. Cosi' Intel punta tutte le sue carte sul successore McKinley, un chip anticipato in esclusiva in occasione della International Solid State Circuits Conference di San Francisco. Le prime versioni del processore a 64 bit gireranno a 1 GHz e battera' ogni record in termini di dimensioni, potenza e numero di transistor (ben 221 milioni). Come Itanium, McKinley prevede l'integrazione di una memoria cache di terzo livello, che si aggiunge ai primi due livelli di cache ormai comuni a quasi tutti i microchip. Ma a differenza del predecessore la cache sara' integrata "on die", sullo stesso silicio del chip, che avra' quindi dimensioni e costi di produzione eccezionali. Se da una singola fettina di silicio Intel oggi ritaglia 180 Pentium 4, non si possono ricavare piu' di 47 McKinley da un wafer. Il chip e' atteso per meta' anno.
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  Servizievole Java
 
Si riscalda il clima che circonda la questione "Web services", l'insieme di applicazioni e servizi che verranno erogati attraverso la futura veste professionale di Internet. Microsoft ha da tempo delineato la propria strategia .Net e si appresta a lanciare l'ambiente di sviluppo Visual Studio.Net. Ma il campo avverso, dominato da Sun Microsystems e da altre aziende concentrate sulla tecnologia Java, cercano di replicare con una offerta non meno interessante e stabile dal punto di vista della standardizzazione. Per ora il linguaggio Java non prevede una vera e propria estensione orientata ai Web services. Nel frattempo, gli sviluppatori possono scaricare dal sito Sun Microsystems il Web Services Developer Pack (java.sun.com/webservices/webservicespack.html), che contiene una ampia documentazione e quattro interfacce prorgammabili per l'accesso a una applicazione Java a partire da istruzioni in Xml, il codice di riferimento del World Wide Web dei servizi. Altri fornitori, come Ibm e Bea Systems, sono in lizza con le loro piattaforme di sviluppo ma il vero problema e' la difficolta' di dialogo tra servizi originati da tool differenti. La promessa, nel medio termine, e' una adeguata revisione del Java2 Enterprise Edition, attuale standard del linguaggio.

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