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NAPOLI: IL GIORNO PIU' TRISTE

di Fabrizio Pepe (10/6/2003)

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Messina-Napoli=1-1. Colomba e i giocatori in festa, per la promozione? No, ma per una salvezza raggiunta all'ultima giornata del campionato cadetto. Napoli festeggia si, ma con le lacrime agli occhi, perché una stagione così non la si è mai vissuta e forse si è ottenuto anche più di quanto si meritava, soprattutto grazie ai tifosi, perché sono stati loro i veri artefici di questo miracolo napoletano, facendo si che una squadra allo sbaraglio diventasse insuperabile al S. PAOLO, anche se poi fuori dal bunker amico tornava ad essere quel gruppo messo su senza ne capo e ne coda e fatto di giocatori mai in grado di offrire una prestazione convincente. Che tristezza verrebbe da dire, la città più grande del sud con appassionati in tutte le parti del Mondo a lottare per un traguardo che certamente non merita, perché se si è capaci di fare il pienone allo stadio per una partita salvezza allora figuriamoci cosa potrebbe succedere per uno scontro che vale lo scudetto. Ora però tocca a Naldi e Perinetti (sulla strada della riconferma) rimettere su una squadra che possa lottare per la promozione, e se non si hanno le possibilità allora si lasci il timone della società a qualcun' altro in grado di rendere felice i tifosi, senza illuderli con false promesse. Il desiderio è che l'appello del presidente affinché altri imprenditori abbraccino la causa del Napoli, sia accolto, e cori come quelli di sabato sera "Vergognatevi", si trasformino in "Torneremo in seria A".