SPORT - Calcio - Stagione 2003-04

Commento a "Il calcio allo sbando"

di Mauro Grandinetti (14/9/2003)

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Il calcio vero, probabilmente, non è mai esistito; non lo si riscontra neppure nei campionati giovanili dove gli interessi sono altissimi. Il calcio delle regole è fallito, perchè non sono mai state rispettate le regole. Qualche anno fa dissero che per partecipare ad ogni campionato, bisognava avere determinati requisiti, come le distanze regolamentari, capienza spettatori, zone divise per gli ospiti, aree di sicurezza, campi in erba e così via; come furono emanate, così furono disattese. Poi ci sono troppi organi direttivi (FGCI, LEGA....LEGA PROF E SEMI-PROF....), troppi organi vogliosi di controllare i diritti televisivi. Le società sono aziende (quindi hanno una loro autonomia gestionale) o devono essere dei pupi in mano a quei quattro pupari di bassa "lega"? Tutta la confusione venutasi a generare quest'estate è frutto del caos "collegiale" ottuso e obsoleto.Un vero consiglio direttivo avrebbe preso la decisione di mutare le regole ancor prima della conclusione del campionato scorso. Purtroppo pensavano di cavarsela in un modo soft, invece è successo l'imponderabile. Il Catania (con le sue sacrosanti ragioni) ha dovuto scatenare un putiferio perchè i palazzinari volevano salvare il Napoli (meritevole di spareggio), però la piazza veneziana meno forte in fatto di tifosi reclamava una maggiore considerazione (peso della Presidenza più organizzata di quella napoletana). Risultato: serie B a 21 squadre, un mostro dalle mille teste, perchè significava dare ragione al Catania, ma non punire i colpevoli. Allora ben venga il campionato a 24, ma potevano essere anche 30 (semmai in due gironi); si sarebbe data la possibilità al Cosenza di assestare la situazione economica, premiare il Pisa ed il Martina, riorganizzare la serie C ed anche i campionati dilettanti. Invece ci ritroviamo con una situazione degna delle migliori commedie all'italiana, con presidenti che dovrebbero essere estromessi dalle loro cariche, perchè nocivi alla salute, oltre che pericolosi per aver fomentato i tifosi domenica scorsa. Cellino, che dimentica di trovarsi a 60 cm dalla legalità (vedi CA-SA dello scorso anno), ha pensato di stravolgere le sue idee andando a giocare a Catania; Zamparini che sputa veleno contro la Salernitana ed Aliberti (sarà per la mancata concessione di un centro commerciale a Pontecagnano?); Naldi, invece di creare una lega sud, insiste per estromettere i suoi conterranei dagli emolumenti televisivi. I nuovi presidenti di A e B dovrebbero tacere, invece hanno preso una pericolosa presa di posizione. confidiamo solo nella bontà degli organi arbitrali, affinchè ci siano partite vere.