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a cura di Lucy Resta |
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Il pesce
grande mangia il pesce piccolo. La selezione naturale cui conduce
la lotta per la vita (ci perdoni Darwin se lo scomodiamo per
argomenti futili) in serie A porta ad assistere inevitabilmente
a partite in cui le grandi squadre composte da grandi campioni
acquistati da grandi società (scusate la ripetizioni,
ma servono a rendere l´idea) fanno un sol boccone delle
cosiddette provinciali. Così, tra sabato pomeriggio e domenica sera, la Juve liquida con un 2-0 , per la verità non privo di sofferenze, il sorprendente Modena di questi tempi, l´Inter crede di giocare a tennis contro la Reggina e le infligge un bel 6-0, la Roma umilia il Bologna con un pesante 4-0, la Lazio riesce a cavarsela con un 3-1 al Perugia dopo che i grifoni sono rimasti in otto, infine il Milan si diverte contro il Chievo vincendo con un 2-0 che porta la firma dell´implacabile Shevchenko. Da che mondo è mondo la legge del più forte si è sempre imposta, anche se il mondo del calcio è quello che più spesso riserva delle sorprese: per esempio, chi si aspettava che l´Empoli, penultimo in classifica, sconfiggesse il Parma (1-0), che ha dato del filo da torcere anche alle grandissime (vedi Lazio e Milan)? Forse questa partita, visti tutti gli altri incontri, è solo l´eccezione che conferma la regola, o forse è la dimostrazione che nel campionato italiano non bisogna dare mai nulla per scontato. Certo è che, per chi scommette, sarebbe stato difficile pensare di puntare su una vittoria del Modena contro la Super- Juve di Lippi, che anche quando è in difficoltà riesce a trovare le energie e i colpi necessari per portare a casa i tre punti e che sia Del Piero, che sia Di Vaio, che siano Nedved e Trezeguet come sabato a risolvere la partita poco importa. Anche l´Inter adesso ha il suo bravo risolutore, che non mi sento di individuare in uno di quei sei che sono andati in gol contro la Reggina, perché, a parte Cruz, indossano la maglia nerazzurra già da un po´, ma credo di poterlo scorgere più di tutti nel nuovo allenatore. Zaccheroni ha mandato in campo un´Inter mai vista, nel senso che così grintosa e così precisa con Cuper era davvero raro vederla. In poco tempo il mister di Cesenatico è riuscito a cambiare la mentalità del gruppo e a recuperare giocatori che, chissà perché, il suo predecessore aveva deciso di accantonare (un esempio è Farinos). Adesso i nerazzurri sono lì, con la Lazio, al quarto posto e incominciano ad infastidire quelle tre lassù, che qualcuno credeva in fuga. Solo che, siccome i tifosi dell´Inter se non hanno qualche problema se lo devono per forza creare rischiano di rovinare di brutto i rapporti col loro bomber Vieri, che continuano inspiegabilmente (e se una spiegazione c´è non li giustifica comunque) a fischiare. Chi invece si coccola con affetto il suo cannoniere è il Milan, che ha archiviato la pratica Chievo grazie al suo asso ucraino Andriy Shevchenko, arrivato a quota 101 gol (come i dalmata della Disney) con la casacca rossonera. E già, Sheva, proprio quello che negli ultimi tempi ha risolto non poche partite al suo Milan Campione e Super-Campione d´Europa grazie ai suoi gol e a quelli del collega Pippo Inzaghi. Un´altra squadra che non ha problemi nel trovare campioni che mettano in rete il pallone è la Roma, andata a segno contro il povero Bologna di Mazzone con quattro uomini diversi: il divo Totti, che segna un gol di rara bellezza; Cassano, reduce dalle buone prestazioni con la nazionale; Montella e Panucci. I cugini laziali hanno avuto qualche difficoltà in più, contro un Perugia che fino a quando non è rimasto in inferiorità numerica stava giocando meglio dei biancocelesti. Lo spettacolo all´olimpico non è stato esaltante però, soprattutto a causa della rissa che si è scatenata in campo, nemmeno i bambini all´oratorio sono così litigiosi e Mancini si è trasformato in arbitro di un incontro di boxe per calmare gli animi. Le risse tra giocatori sono frequenti, ma quella all´Olimpico è stata un po´ troppo accesa e ha coinvolto allenatori e dirigenti. Anche se chi è uscito peggio da questa storia è sicuramente il Perugia, non vedo assolutamente il complotto che l´allucinato presidente Gaucci crede di vedere ovunque; forse è tutto frutto della sua immaginazione e magari anche di qualche inconscio senso di colpa per il caos scatenato quest´estate con il Catania di suo figlio Riccardo: evidentemente non sono gli arbitri ad essere in mala fede, ma sono i Gaucci a non avere la coscienza apposto. Nelle sfide tra squadre più o meno allo stesso livello solo pareggi: 0-0 tra Lecce e Sampdoria, con i giallorossi superiori ma sfortunati in fase conclusiva, 1-1 tra Ancona e Brescia, che hanno messo a segno gol straordinari rispettivamente con Berretta e Baggio, e 1-1 anche tra Udinese e Siena. Insomma le "grandi" vanno avanti imperterrite grazie alle imprese dei loro "risolutori", ma le sorprese sono sempre dietro l´angolo. In attesa della partitissima Juventus-Inter, prova del fuoco per Zaccheroni, settimana di calcio europeo con gli incontri di Champions di Milan, Lazio e Inter (la Juve non effettuerà la trasferta a Istanbul a causa dei gravi fatti di cronaca dei giorni scorsi, ma anticiperà il match di Coppa Italia contro il Siena) e con quelli di Coppa Uefa di Roma, Parma e Perugia. |