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Rivisitandolo a mente fredda,esaurita
la sbornia della seconda salvezza consecutiva, il campionato della Reggina si presta ad una duplice chiave di lettura. Dai risultati degli scontri diretti con le squadre che poi sono retrocesse emergono dati indiscutibili che legittimano la salvezza amaranto: la Reggina ha vinto in casa con l'Empoli e pareggiato in Toscana. Ha addirittura sbancato Modena, in un momento di difficoltà. Ha sottratto 4 punti su 6 al Siena. La salvezza non è dunque frutto nè del caso nè come si dice in giro da più parti del Milan che si è l"lasciato battere" al Granillo;la Reggina si è dimostrata superiore,nel complesso,alle sue rivali nella lotta per lapermanenza in serie A. L'obiettivo è stato raggiunto meritatamente Vi è però l'altro lato della medaglia;non è tutto oro quello che luccica nella stagione amaranto. Sebbene il risultato finale ha dato ragione alla dirigenza amaranto, non si possono non considerare alcune circostanze. La media del campionato è stata molto bassa per quanto riguarda le squadre impelagate nella bassa classifica.La salvezza raggiunta con soli 34 punti,la dice lunga sulla qualità media delle contendenti:a 34 punti,infatti,di solito si retrocede. La Reggina ha forse sopravvalutato le effettive potenzialità dell'organico,spingendosi a parlare di obiettivi al di là di una tranquilla salvezza e stuzzicando l'immaginario collettivo dei tifosi amaranto. Invece la squadra era più o meno quella che l'anno prima si era salvata solo allo spareggio:illogico dunque sperare in qualcosa che andasse oltre la permanenza. La decisione di affidare nuovamente la squadra a Colomba,poi,nonsi è rilevata azzeccata.Il ritorno del tecnico è accolto con diffidenza dalla piazza.I tifosi non perdonano il minimo errore:alcuni(troppi) pareggi interni e una tattica a volte rinunciataria accrescono i mugugni e le perplessità intorno a Colomba. Il rapporto con la squadra,già poco sereno per via di alcune vecchie vicissitudini con alcuni elementi di spicco dello spogliatoio amaranto,si logora presto,concludendosi in modo piuttosto triste.Il "cappotto" di San Siro quando un 'Inter poco sportiva infierisce su una squadra senz'anima strapazzandola 6 a 0 sancisce l'addio definitivo di Colomba allo stretto.Un evento tanto previsto quanto inevitabile:ancora una volta la Reggina aveva sbagliato programmazione:ancora una volta cambiava l'allenatore in corsa. Camolese,onesto sostituto di Colomba,appare subito come un traghettatore;sa anche lui che il suo compito è salvare la squadra e passare la mano a fine stagione. Della sua gestione ricordiamo due perle:la vittoria in casa con la Lazio quella in trasferta a Parma.La Reggina gongola,sono ben 11 le lunghezze sul quart'ultimo posto.Paradossalmente,le due vittorie consecutive,rischiano di compromettere la stagione amaranto:la dirigenza in quel momento commette un nuovo errore non giudicando necessario intervenire durante il mercato di riparazione.La squadra va in affanno,mancano i ricambi,alcuni elementi tradiscono le attese di inizo stagione,altri "scoppiano" dopo aver tirato la carretta per quasi tutto il campionato:il risultato che ne consegue è una stagione di sofferenza Comunque come recita un saggio proverbio,tutto è bene ciò che finisce bene.La permanenza nella massima serie è pur sempre un gran traguardo e la Reggina guarda con fiducia alla prossima stagione che ci auguriamo sia ricca di nuove e più cospicue soddisfazioni. |