Che cosa sono i
rally?
di
Amleth 26/4/2000. Rally automobilistici. Cosa sono i rally automobilistici?
Sport a tratti ricco od elitario,sconosciuto ai media non specializzati
racchiude tuttavia componenti umane e sociali da non trascurare.
Come in tutti gli sport la componente umana è prevalente,
tanto più rispetto alle grandi formule di velocità
automobilistica oggi corrette od inquinate dall'alta tecnologia
e dal business: determinazione, prontezza, coraggio, gusto sensato
del rischio, competenza tecnica e fantasia vengono premiati.
Richiama spettatori in luoghi non sempre privilegiati dal grande
turismo, avvicina alla natura in un insieme inedito di rumore
e silenzio, di strade e paesaggio, di pic nic sull'erba tra festose
folle di tifosi e semplici appassionati e soprattutto di spettacolo.
Le regole sono semplici, vince chi arriva primo in meno. La differenza
peculiare dei rally rispetto agli altri sport automobilistici
piu' famosi e' che: si corre su normali strade aperte al pubblico
dette Prove Speciali e che i partenti sono scaglionati l'uno
dall'altro, solitamente ad intervalli di un minuto. Le prove
speciali sono poi organizzate in tappe, le giornate di corsa,
che vanno da un minimo di una, quindi un rally che si risolve
in una giornata, a tre, quindi tre giorni di gara per i rally
piu' importanti. Lo svolgimento di una tappa e' abbastanza lineare:
si parte da un luogo prestabilito e ci si reca in trasferimento
sulle strade normali. Alla partenza del tratto cronometrato:
la prova speciale,c he consiste nella percorrenza nel minor tempo
possibile del tracciato.C onclusa la prova, si passa ai riordini,
si inizia a stilare la classifica provvisoria, si prende nota
dei ritirati e si riorganizzano di conseguenza gli equipaggi
in corsa. Dopodiché si passa al centro assistenza (i box
della formula uno), dove si cambiano le gomme, si fanno le riparazioni
del caso e si rifornisce la macchina. Poi si riparte per la prova
speciale successiva, cosi' via fino alla fine della tappa e poi
del rally. Le automobili che corrono nei rally, sono auto derivate
dalla produzione, quindi non prototipi, e per essere tali devono
essere prodotte in 2500 esemplari. Queste vetture sono a loro
volta suddivise in gruppi. I due principali sono il gruppo N
ed il gruppo A. La differenza tra il gruppo N e quello A, risiede
nell'elaborazione del mezzo ovverosia: le auto di gruppo N devono
essere piu' vicine ai modelli di produzione da cui derivano.
Per questo hanno delle limitazioni in fatto di componenti elaborabili,
come sospensioni, motore, trasmissione ecc. Le gruppo A invece
sono quelle per cosi' dire piu' spinte, dove abbiamo elaborazioni
maggiori e piu' elettronica, con potenze attorno ai 300cv. Un
ulteriore suddivisione l'abbiamo in base alla cilindrata, le
piu' classiche sono 1400cc, 2000cc e oltre 2000cc ed in base
alla trazione, anteriore, posteriore o piu' comunemente integrale.
Qui si conclude la prima puntata sul mondo dei rally.
GLI EQUIPAGGI di Amleth 5/5/2000.
I rally hanno una peculiarità rispetto agli altri sport
su quattro ruote: in macchina si sta in due e questo è
quello che è chiamato equipaggio. Un'equipaggio è
formato da un pilota e da un navigatore o co-pilota. Queste due
figure, egualmente importanti, concorrono insieme per la vittoria
nella gara, dividendosi i compiti in questa maniera: in gara
il pilota, come è chiaro, si occupa della guida ed il
navigatore invece legge le note al pilota per indicargli cosa
dovrà aspettarsi dal tracciato: il tipo di curva, ed eventualmente
come affrontarla, gli ostacoli che possono essere presenti sulla
strada o se c'è un cambiamento di fondo oppure se passando
per un tratto buio sia neccessario accendere i fari e così
via. Fuori dalla gara, nelle ricognizioni, cioè quei momenti
del pregara dove si può passare sulle prove speciali per
fare tutte le annotazioni utitli successivamente in corsa (per
esempio nel mondiale i passaggi sono limtati a tre), i due uomini
dell'equipaggio lavorano insieme per lo stesso compito, che è
quello di prendere le note da usare nel rally. Durante tutti
i passaggi del pre-gara cercheranno di prendere le note più
corrispondenti al reale possibile e successivamente durante gli
Shakedown (ovverosia le ricognizioni, ma con la macchina da gara),
le proveranno e se sarà il caso opereranno le debite modifiche.
Le note sono appunti stenografati del co-pilota che riguardano
generalmente le curve della speciale che vengono classificate
tendenzialmente per: la distanza tra di esse (es. 70 metri),
la lunghezza (es.lunghissima), la direzione (es.a destra), l'ampiezza
(es.aperta), e se è da affrontare in pieno (es.in pieno).
Per esempio una curva così, il navigatore del campione
finlandese Tommi Makinen, Risto Manisenmaki, sulle sue note la
scriverebbe così: "7 pp V n +".Tutte le note
sono tenute dal navigatore su quaderno, insieme alle cartine,
i radar per raggiungere i vari parchi assistenza, i controlli
orari e cosi' via. Pilota e navigatore per
poter dare il meglio devono essere una coppia molto affiatata,
per questo motivo è facile trovare pilota e navigatori
che fanno coppia da anni oppure fratelli che dividono l'abitacolo
come è il caso di Gilles ed Herve Panizzi. L'esempio di
maggior feeling tra pilota e navigatore di cui sono a conoscenza
riguarda il primo pilota della Seat Cordoba WRC di quest'anno:
il francese Didier Auriol (titolo mondiale nel 1994) ed il suo
navigatore Denis Giraudet, che pare, nel bel mezzo di una speciale
riescano tranquillamente a chiacchierare! E' infine chiaro che
la fiducia tra i due deve essere assoluta, se è ben vero
che nelle cronache primaggia il nome del pilota, è difficile
pensare nella ristrettezza dell'abitacolo e nella concitazione
della corsa non vi siano momenti in cui il navigatore è
momentaneamente il leader del mezzo e la voce guida del suo compagno.
Qui si conclude la seconda puntata sul mondo dei rally.
Rally d'Argentina
12/14 maggio
(26/5/2000) Quest'anno passa il tempo, passano i rally ma il
vincitore e' sempre lui: Richard Burns, il rosso inglese della
Subaru. Al sesto appuntamento iridato l'inglese coglie il suo
terzo successo stagionale e si lancia prepotentemente verso il
titolo mondiale. Ora ha 38 punti contro i 24 del secondo, mancano
ancora 8 rally, piu' di meta' stagione, ma Riccardo il rosso
ha un vantaggio che non e' solo di classifica. In questo momento
ha probabilmente la macchina migliore e le gomme della Pirelli
fanno il resto con prestazioni grandiose. I pensieri degli altri
piloti si sono riassunti in una frase del finlandese Gronholm
(secondo) nello sconforto di essere stato staccato: "Ma
chissa' dove mette le ruote quello li' ". Gli altri,gia',gli
altri. Agli altri e' stata solo concesssa la possibilita' di
sperare.E lo hanno fatto. Nella prima tappa Sainz e Gronholm
erano in testa, seguiti da McRae, ed a poca distanza i due finlandesi
Kankkunnen e Makinen. Complice qualche problemino qua e la' l'inglese
era solo sesto a 39"7 dal primo. Ma a quel punto sara' per
l'incidente occorso allo spagnolo della Ford, Sainz, sara' per
il ricordo dell'anno prima dove proprio quando la vittoria era
parsa sua la dovette cedere al suo compagno di squadra Kankkunnen,
sara' per la superiorita' sulla terra delle coperture di milanesi,
ma il Rosso ha corso come nessun altro ha saputo fare ed alla
fine il distacco era pesante: piu' di un minuto al secondo,u
n minuto e mezzo al terzo e ben 2 minuti e 22 secondi al quarto.
Questi i numeri che fanno pensare. Gli altri. Ma non tutti pensano
che sia finita qui, anzi. Il capo della Peugeot Sport, Corrado
Provera, nel fumo del suo immancabile sigaro sa' di aver capito
che le Subaru non sono poi cosi' imprendibili ed il quattro volte
campione del mondo Tommi Makinen dichiara guerra: "Apparentemente
Burns e' messo meglio, ma...non e' proprio finita qui!"
Il caso della gara e'stata l'affidabilita' dei motori Focus.
La trasferta della squadra Ford si e' conclusa con zero punti
escludendo il punticino portato dal sesto posto del semi-ufficiale
Solberg, che non porta punti al mondiale costruttori. Anche se
le Focus quando sono state in corsa c'erano, eccome se c'erano.
Lo spagnolo Sainz prima del botto sulla seconda speciale della
seconda tappa era solo a 4 decimi da Gronholm, ribalzato in testa
dopo la vittoria della prima tappa da parte dello spagnolo. Il
ritiro e' arrivato a 600 metri dalla fine del tratto cronometrato,
curva a destra e poi un dosso, la Focus va' di traverso ed il
madrileno finisce a muro. Peccato. Cosi' il digiuno della vittoria
si allunga e dura gia' dal Nuova Zelanda 1998. E per Re Carlos
e' veramente troppo. Il suo compagno di squadra Colin McRae era
a solo 12" da Burns, contando il fatto che aveva preso una
penalita' di 10", il giorno prima, per dei problemi ai freni,
lo scozzese era proprio li', pronto a giocarsi la vittoria sull'ultima
curva dell'ultima speciale, come suo solito, ma sul tratto cronometrato
numero 17, a 5 dal termine, i 300 cv Ford hanno tirato gli ultimi
e non hanno potuto portare il loro condottiero fino alla fine.
Ed anche per lui peccato. Durante lo svolgimento del Rally c'e'
stato un momento dove tutti hanno capito che certe cose, nel
mondo, sono universali, come per esempio i cretini. Come quelli
che si sono messi a tirare sassi ai concorrenti sulla speciale
nove. Coinvolti Solberg, Allister McRae, Dor, Eriksson, solo
per citarne alcuni. Il risultato e' stato solo quello di qualche
ammaccatura sulle auto, ma poteva andare peggio. Io personalmente
non lo conosco, ma vorrei salutarlo comunque. Un Ciao a Loris
Roggia, il navigatore di Andrea Aghini, che tornava in questi
giorni a casa dopo il brutto incidente che lo ha visto coinvolto
durante la corsa. E' stato sottoposto ad un intervento chirurgico
a Cordoba ed ora, mentre io scrivo, dovrebbe essere finalmente
a casa tra i suoi cari.
CLASSIFICA
FINALE: |
1.Burns-Reid
Subaru Impreza Wrc 2000 |
gr.A |
4h
10' 20"7 |
2.Gronholm-Rautanen
Peugeot 206 Wrc |
gr.A |
a
1' 07" |
3.Makinen-Mannisenmaki
Mitsubishi Lancer Evo |
gr.A |
a
1' 31" |
4.Kankunnen-Repo
Subaru Impreza Wrc 2000 |
gr.A |
a
2' 22" |
5.Loix-Smeets
Mitsubihi Lancer Evo |
gr.A |
a
8' 38" |
6.Solberg-Mills
Ford Focus Wrc |
gr.A |
a
10' 59" |
7.A.McRae-Senior
Hyunadai Accent Wrc |
gr.A |
a
13' 17" |
8.Eriksson-Parmander
Hyundai Accent Wrc |
gr.A |
a
20' 35" |
9.Trelles-Del
Buono Mitsubishi Lancer Evo |
gr.N |
a 21' 39" |
10.Pozzo-Ortiz
Mitsubihi Lancer Evo |
gr.A |
a
22' 40" |
CAMPIONATO
PILOTI |
|
CAMPIONATO
COSTRUTTORI |
1.Burns |
38 |
|
1.Subaru |
54 |
2.Gronholm |
24 |
|
2.Ford |
31 |
3.Makinen |
23 |
|
3.Mitsubishi |
29 |
4.Sainz |
17 |
|
. Peugeot |
29 |
5.McRae |
14 |
|
5.Seat |
7 |
. Kankunnen |
14 |
|
6.Skoda |
5 |
7.Auriol |
4 |
|
7.Hyundai |
1 |
Rally di Grecia
- 9/11 giugno
(20/6/2000) Chissa' cosa deve aver pensato Carlos Sainz in quei
due minuti. La sua Ford Focus ferma a 50 metri dal traguardo
dell'ultima speciale del rally, gli ultimi 50 metri che lo dividevano
dal successo che gli mancava dal Nuova Zelanda del 1998, il successo
che piu' volte ha sfiorato e che ora e' li', a portata di mano,
a 50 metri. Finalmente passano quegli interminabili minuti,inserisce
la prima,schiaccia sull'acceleratore e passa sotto il traguardo.
Il rally e' finito. Secondo. Primo Colin Mc Rae. Con la Ford
Focus. Il suo compagno di squadra.
A questo punto tutti hanno capito cosa significava per Carlos
quella chiamata giunta sulla radio di bordo,a due minuti dalla
partenza dell'ultima speciale.Era un ultimatum. "Carlos
rallenta un prova, non farlo alla fine." La voce del coordinatore
Ford John Millington gli chiede di lasciar strada a McRae il
suo compagno e di non pubblicizzare il gesto con una plateale
inchiodata davanti al traguardo, la Ford cerca di far tutto di
soppiatto, almeno il piu' possibile.
Perche' sa'. Sa' che con quest'ordine compie un inutile gesto
anti-sportivo. Sa' che sta' contravvenendo alla parola da gentleman
data a Sainz, prima ancora di discutere il contratto, che non
ci sarebbero stati ordini di scuderia a campionato aperto. Sa'
che Sainz non se lo aspettava e non se lo meritava. Ma l'ha fatto.
Da' un punto di vista politico, l'ordine di scuderia per fermare
Carlos, va' letto come una mano tesa verso McRae, un'ammiccante
pacca sulla spalla per dissuaderlo da considerare l'ipotesi di
lasciare la squadra e cedere alle lusinghe di Subaru e Peugeot
in particolare che ora stanno cercando di far loro il grande
ragazzaccio di Lanark. E quello che ci rimette in tutto cio'
e' Re Carlos, che dal canto suo si sta' giocando la sua sfida
personale contro se stesso e la sfortuna per ritornare ad un
successo che ormai le vede assente da due stagioni e di cui ora,
quanto mai, se lo sentiva vicino. Ma l'Acropoli e' stato anche
teatro della disfatta di Peugeot, Subaru e Mitsubishi. Lo strapotere
Ford a cui si e' assistito sulle pietraie della Grecia e' giustificato
dalla grande prestazione delle Focus e dei due piloti ma anche
dai rivali che non sono riusciti a vedere il traguardo,neanche
da lontano. L'unico riuscito in tale impresa e' stato lo splendido
Kankkunen,re Giovanni, che dei suoi dei suoi 43 anni non se ne
cura,lui bada solo ad essere sempre li',anno dopo anno.Cosa in
cui e' riuscito anche in questo caso,nonostante i 6'38'' patiti
a fine gara,Kkk e' salito sul terzo gradino del podio. Per quanto
riguarda gli altri tutti hanno patito la durezza della Grecia
centrale. I leoncini di Sochaux hanno sofferto la fragilità
della scocca delle 206 sui fondi accidentati ed alla fine il
bilancio e' stato pesante, il pilota di punta Gronholm si e'
dovuto ritirare durante la prova speciale 9 per la rottura del
turbo, dopo essere risalito dalla ventesima alla settima posizione
a seguito di un capottamento sulla terza prova il suo compagno
di squadra il francese Delecour e' riuscito a concludere nei
primi dieci, ma dopo averne sofferte di tutti i colori: superbo
alla fine della prima tappa e' terzo, ma sul secondo tratto della
successiva lascia letteralmente una sospensione tra le pietraie
elleniche ed arriva all'assistenza su tre ruote,m a non e' finita
qui sull'ultimo assalto della gara il pezzo cede ancora, lo scarico
si rompe e la Peugeot prende fuoco. Delecour pero' riesce a domare
le fiamme con l'estintore di bordo ed ad arrivare ancora integro
al traguardo. Il bleu team delle Subaru non e' riuscito ad essere
competitivo come nelle altre gare su terra per una serie di inconvenienti
alle sospensioni ed al turbo,che hanno attardato Kankkunen e
costretto al ritiro il leader della classifica mondiale Richard
Burns. Con questo passo falso il team di David Richards
ha perso terreno sul campionato costruttori facendo avvicinare
pericolosamente il team Ford, sul fronte del mondiale nonostante
i dieci punti conquistati da Colin McRae, Richard il rosso rimane
sempre ben saldo sulla vetta dimostrando che per Makinen and
company la rincorsa sara' lunga e per niente facile. Il team
del 4 volte campione del mondo Tommi Makinen ha concluso la sua
gara solo dopo 5 speciali con il ritiro del finlandese che ha
perso una sospensione e la relativa gomma nella quinta speciale
andando a raggiungere il compagno Freddy Loix che si era gia'
ritirato per lo stesso problema sul primo tratto a cronometro.
Dopo questa prestazione appare chiaro che le Mitsubishi sono
un gradino sotto la concorrenza ,le vetture paiono ormai sentire
il peso degli anni e se si vuole tentare la rincorsa al quinto
titolo consecutivo piloti,con il grande pilota finlandese Tommi
Makinen, bisogna correre in fretta ai ripari con la settima evoluzione
della Lancer, di cui del precedente modello manterrà solo
il nome ed il motore, ma che pare possa arrivare solo per il
mondiale e 2001.
CLASSIFICA
FINALE:
1 McRae Ford Focus 4:56:54,8
2 Sainz Ford Focus 4:57:17,9
3 Kankkunen Subaru Impreza 5:03:33,1
4 Arai Subaru Impreza 5:04:35,6
5 Schwarz Skoda Octavia 5:06:05,8
6 Bakhashab Toyota Corolla 5:09:49,7
7 Richelmi Subaru Impreza 5:10:28,1
8 Dor Subaru Impreza 5:10:54,6
9 Delecour Peugeot 206 5:12:07,1
10 Papadimitriou Subaru Impreza 5:13:16,4 Burns (GB) 38o |
CLASSIFICA
MONDIALE COSTRUTTORI
Subaru
58
Ford 47
Peugeot 31
Mitsubishi 29
Skoda 8
SEAT 7
Hyundai
Group
N
1
Pozzo Mitsu Lancer 5:18:51,8
2 Trelles Mitsu Lancer 5:20:04,6
3 Stohl Mitsu Lancer 5:20:47,7
2-Litre
1
Bugalski Citroen Saxo 5:36:55,3
2 Guest Hyundai Coupe 5:50:56,7
3 Leonidas Renault 5:55:18,4 |
CLASSIFICA
MONDIALE PILOTI
McRae
(GB) 24
Gronholm (FIN) 24
Makinen (FIN) 23
Sainz (E) 23
Kankkunen (FIN) 18 |
Rally della Nuova
Zelanda 13/16 luglio
(23/7/2000) Un rally dall'altra parte del mondo, il piu' lontano
previsto dal mondiale. Un rally che piace hai piloti per i suoi
sterrati lunghi e veloci. Un rally che potra' far decidere molte
cose per lo sviluppo delle macchine o per lo stato di forma dei
piloti. Molte cose. O anche molte case. Come nel caso della Ford
che dopo l'ordine di scuderia dell'Acropoli deve definitivamente
decidere su chi puntare per l'iride nella classifica piloti.
Se Colin McRae o se Carlos Sainz. Carlos cerca dopo due anni
esatti di riagguantare una vittoria che gli sfugge proprio dal
Nuova Zelanda 1998, ma da parte sua Colin ha i favori di un miglior
piazzamento in classifica o forse dell'accenno a ruolo di prima
guida, che implicitamente gli e' stato dato, con quello stop
di Sainz nell'ultima tappa del passato rally di Grecia. Non solo
la Ford si aspetta qualcosa dalla terra di Manukau e dintorni:
ma anche Peugeot che crede sia ora di bissare la vittoria in
Svezia, o la Subaru leader della classifica costruttori come
di quella piloti che vuole dimostrare sia stato semplicemente
un passo falso il distacco subito in Grecia. In Mitsubishi invece
si cerca di riportare un buon mezzo al 4 volte campione del mondo
Tommi Makinen, che nelle ultime 5 gare ha racimolato soltanto
7 punti e qui in Nuova Zelanda cerca il suo riscatto personale
che, guarda caso, coinciderebbe anche con quello del team. E
con tutte queste idee per la testa, pronti-partenza-via! si parte.
Ed in cima alla classifica dopo le prime 10 speciali della gara
compare un nome che quasi si stava obliando per la pura sf...ortuna
che l'ha preso di mira gia' da un po': Francois Delecour! Il
francesino e' stato autore di ottime prestazioni nelle prime
8 speciali, confermando che comunque, appena la jella si dimentica
per un momento di lui, Francois i bei tempi, li sa fare. Ma l'idillio
dura giusto il tempo che la mala stella del pilota torni dalla
vacanza che si era concessa per tutto il lavoro fatto sulla 206
di Delecour: nella casellina della speciale va' annotato il ritiro
della Peugeot del francese per cedimento della trasmissione.
Peccato. Ma il ritiro non cancella tutto cio' che di buono ha
fatto prima del ritorno della sua cattiva stella. Morto un re
se ne fa' un altro, via una 206 e dentro un'altra. Il successore
a Delecour sul trono dei leader del rally e' proprio il suo compagno
di squadra: Marcus Gronholm. Che nonostante l'handicap a partire
davanti e' sempre stato appiccicato al baule dell' altra compatta
francese, tenendo schiacciato il pedale di destra piu' a lungo
di quanto abbiano fatto i suoi avversari. Dietro di lui Mcrae
e Sainz. Un duello infuocato per decidere chi sia il piu' veloce
in casa Ford? Neanche tanto. Il madrileno e' sempre stato a distanza
di sicurezza, prima dietro a Burns e dopo l'uscita di scena dell'inglese,
subito attacato a McRae, ma comunque sempre lontano un minuto.
Cosi' al termine del secondo atto nel teatro di Manukau, il duello
che avrebbe infuocato la scena fino al calare del sipario appariva
chiaro: Gronholm davanti McRae ad inseguire. Ma complice qualche
problema alla valvola del wastegate al ragazzaccio di Lanark
tocca il ruolo di Mcbeth che soccombe alla furia di McDuff. Se
non proprio una furia comunque lo spilungone della Finlandia,
si e' meritato il gradino piu' alto del podio, nonostante il
gran rincorrere di McRae che come suo solito si e' esaltato quando
il gioco si e' fatto duro. Ed in piu' ha definitivamente scordato
il nomignolo McCrash che nei tempi che furono si guadagno' per
meriti sul campo. Meriti visto da parte del carrozziere. Cosi'
finalmente Marcolino il lungagnone bissa il successo dei ghiacci
svedesi e si porta in alto in classifica, tanto in alto da riuscire
senza sforzo a respirare aria di iride. Ormai Burns e' a soli
4 punti.
Outright
1 Gronholm Peugeot 206 3:45:13.4
2 McRae Ford Focus 3:45:27.9
3 Sainz Ford Focus 3:46:31.8
4 Solberg Ford Focus 3:48:14.1
5 Eriksson Hyundai Accent 3:48:26.1
6 Bourne Subaru Impreza 3:52:08.0
7 Stohl Mitsu Lancer 3:57:05.4
8 Crocker Subaru Impreza 3:57:14.6
9 Argyle Mitsu Lancer 3:58:00.8
10 Trelles Mitsu Lancer 3:58:51.7 |
Group
N
1 Stohl Mitsu Lancer 3:57:05.4
2 Crocker Subaru Impreza 3:57:14.6
3 Trelles Mitsu Lancer 3:58:51.7
Teams
Cup
1 Arab World Rally Team
Al-Wahaibi Subaru Impreza 4:03:44.9 |
Classifica
mondiale piloti FIA (dopo 8 dei 14 rally)
Burns (GB) 38
Gronholm (FIN) 34
McRae (GB) 30
Sainz (E) 27
Makinen (FIN) 23
Kankkunen (FIN) 18
Classifica
mondiale costruttori FIA (dopo 8 dei 14 rally)
Subaru 58
Ford 57
Peugeot 41
Mitsubishi 29
Skoda 8
SEAT 7
Hyundai 4 |
Classifica
mondiale piloti gruppo N FIA (dopo 8 dei 14 rally)
Stohl (A) 41
Trelles (ROU) 32
Pozzo (RA) 16
Campos (P) 13
Menzi (I) 12
Paasonen (FIN) 11
Classifica
mondiale Team FIA (dopo 8 dei 14 rally)
Spike Subaru Rally Team 26
Toyota Team Saudi Arabia 22
F.Dor Rally Team 20
Team Ataken 13
Wisja TV Turning Point Rally Team 10
Arab World Rally Team 10 |
|