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a cura di Lucy Resta |
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Le grandi troppo al di sopra delle piccole, Lippi uomo da battere, Adriano miglior giocatore del mondo, arbitri in malafede, ecc. ecc. Con quanta fantasia e con quanta sicurezza i simpatici opinionisti della Tv e della stampa si dilettano ad intrattenere i trepidanti tifosi con sentenze che sembrano già inappellabili. Dopo la prima giornata di campionato molti hanno già capito come andrà a finire: qualcuno parla di scudetto allInter, Intercontinentale al Milan, Champions League e Coppa Italia alla Juventus ed i tifosi possono fare tutti gli scongiuri che vogliono. Mancano nove mesi agli Europei e quindi alla fine della stagione dei club, ma già tutti si preoccupano di capire come finiranno i giochi invece di goderseli partita dopo partita, gol per gol, minuto per minuto. E vero che le cosiddette grandi hanno vinto tutte nella prima di campionato e che hanno segnato una caterva di gol, ma chi dice che non hanno sofferto? Per La Juventus il match contro lEmpoli non è stato quella passeggiata di salute cui il risultato (5-1) potrebbe far pensare, altrimenti Buffon non sarebbe stato il migliore in campo. La Lazio nel secondo tempo ha rischiato di andare sul 3-2 e allora, come ha detto anche lallenatore del Lecce Delio Rossi, sarebbe stata tutta unaltra partita. Il risultato della Roma è stato positivo, considerando quanto è difficile giocare a Udine, ma non è stato poi così esaltante. Per non parlare poi dellInter, che ha vinto, come al solito, negli ultimi minuti contro un Modena comunque ben messo in campo, mentre il Milan ha divertito a tratti e ha trovato un avversario degno nellAncona. Non vedo questo grande gap di cui tutti parlano tra le cinque sorellone e tutte le altre sorelle minori. Dopo novanta minuti di campionato niente è certo: il calcio ci ha abituati a perdere mondiali, europei e Coppe dei Campioni in una manciata di secondi, figuriamoci quante sorprese possono riservarci altre 33 giornate E possibile che le neopromosse abbiano pagato lo spauracchio di ritrovarsi in serie A già subito contro squadroni superfamosi e premiati o che abbiano effettivamente poche possibilità di arrivare anche solo a sperare di acciuffare un pareggino contro quelle perfette combinazioni di campioni e strategie di allenatori-maghi del pallone. E possibile che le piccoline, col passare del tempo, invece, si abituino a questa nuova straordinaria realtà che è la serie A e che le grandi incomincino a sentire il peso dei troppi impegni in Europa e delle rinunce ai campioni impegnati in voli transoceanici con le nazionali. Finché cè un pallone che rotola su un campo verde tutto è possibile. Così, può sembrare affrettato anche un discorso su due stelline brasiliane che sembrano essere destinate a brillare illuminando come lesplosione di una supernova il nostro campionato: Adriano e Kakà. Il primo ha già dimostrato abbastanza e il secondo ha un genio e un talento difficilmente discutibili, ma hanno 21 anni e ancora tanto da imparare, anche se la nostra serie A può essere per loro unottima maestra. Sperando che il calcio malato dei palazzi trovi una giusta terapia al più presto possibile dandoci la possibilità di gustarci anche il campionato di serie B, che presenta un ottimo menù con star rimpatriate come Zola e squadre superattrezzate per la promozione (segnalo Atalanta, Cagliari, Livorno e Palermo), dedichiamo una decina di giorni alle nazionali del Trap e di Gentile. Una, la maggiore, condannata a vincere, laltra, lunder 21, un po più tranquilla, ma comunque concentrata. Vorrei dedicare unultima riflessione alla cara, onnipresente e onnisciente Tv: dando unocchiata ai palinsesti ho potuto notare che questanno si rischia davvero unoverdose di calcio, visto che tutti i giorni sono previste trasmissioni dedicate al presunto gioco più bello del mondo. Ciò che mi ha stupito di più, però, è stata la trasformazione della Domenica Sportiva: ma chi sono gli autori della DS per questa stagione? Gino & Michele? Chip e Chop? Bugs Bunny e Topolino? A chi è venuta la brillante idea di sostituire lottimo Caputi con la strana coppia Franco Lauro - Giampiero Galeazzi? E poi perché tutte quelle ragazzine? Ormai la trasmissione sembra un misto tra un pollaio ed una sagra paesana oppure, visti la stazza e lo spirito di Bisteccone (con tutta lammirazione per il suo passato da professionista) che sembra avviato alla carriera di clown, la prossima volta potrebbero esibirsi sotto un tendone come Zelig Circus |