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FUORIGIOCO: La rubrica su calcio e dintorni

Calcio: Stagione 2003-04 - 8^ giornata

a cura di Lucy Resta

... E LA LUPA SBRANO' DI NUOVO L'AQUILA

di Lucy Resta (10/11/2003)

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Eccola lì che ulula vittoriosa verso una luna che veglia sullo stadio Olimpico, eccola lì che guarda compiaciuta verso il popolo della curva Sud, sazia e soddisfatta dopo aver sbranato la preda per lei più ambita: l’aquila dei cugini laziali… I suoi denti aguzzi e il suoi sguardo desideroso di successi adesso fanno paura anche a chi, fino ad una settimana fa, la salutava dall’alto. Con una vittoria che manda in delirio i suoi tifosi adesso la Roma raggiunge il Milan al secondo posto e mantiene un distacco di soli due punti dalla Juventus. E in prospettiva, considerando il fatto che la Coppa Uefa non è così faticosa, sia fisicamente che psicologicamente, come la Champions League, la candidatura dei giallorossi alla vittoria finale del campionato è sicuramente da prendere seriamente in considerazione.

I tifosi romanisti, insomma, hanno trascorso una serata da favola grazie ai loro beniamini che si sono aggiudicati ancora una volta il derby capitolino (fino ad ora ne hanno vinti 55, mentre 42 sono le vittorie laziali e 56 i pareggi). Il protagonista di questa sfida attesissima è stato, senza dubbio, Mancini, non Roberto l’allenatore biancoceleste, ma Alessandro Amantino, il ventitreenne brasiliano che ha fatto uno straordinario gol di tacco (che ricorda tra l’altro, come evidenziato da molti, un gol di Roberto al Parma) e ha anche fornito al connazionale Emerson l’assist per il colpo del KO (2-0). Non poteva esserci esordio migliore nella stracittadina per il giovane Mancini (che è meglio pronunciare Mansini, così non si crea confusione e si rispetta la lingua del calciatore), che trascina la sua squadra affianco ai diavoli rossoneri.

I milanisti, infatti, non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0 a Parma, nonostante un secondo tempo colmo di iniziative. Alla squadra di Ancelotti è effettivamente mancato solo il gol, ma un pareggio al Tardini ci può stare, anzi va benissimo, perché i gialloblu hanno ormai dimostrato a tutti di che pasta sono fatti e possono aspirare tranquillamente ad un posto in Champions League per la prossima stagione.

Fermato il Diavolo, la Juve è per adesso sola in testa alla classifica, grazie alla emozionante vittoria ottenuta in casa contro l’Udinese. E’ difficile trovare un aggettivo più adatto di “emozionante” per questa partita: prima si è gridato al furto per un rigore inventato dall’arbitro Pieri a favore della Signora, poi si è ringraziata la giustizia divina perché Del Piero (povera stella…) ha sbagliato malamente il rigore nel giorno del suo ritorno in campo dopo un infortunio e del suo ventinovesimo compleanno, poi ci si è sorpresi quando l’Udinese si è vista assegnare un rigore a favore trasformato da Jankulovski, infine si è tornati alla realtà, quella di una Juve che non si perde mai d’animo e che cambia in poco tempo la partita mettendo a segno ben quattro gol. Infatti, dopo il gol di svantaggio, i bianconeri di Torino (perché anche i friulani sono bianconeri) si sono rimboccati le maniche e … pim, pum, pam, patapam… hanno realizzato quattro reti: due con Di Vaio, una con Miccoli e un’altra con Trezeguet e hanno potuto gridare di nuovo ai loro diretti concorrenti per lo scudetto “Noi siamo sempre qua, venite a prenderci...”

Chi, forse tra un altro po’ di tempo, potrà provare di nuovo a prendere la Juve, è la nuova Inter di Zac, che ha offerto un’altra prova convincente. Dopo un inizio un po’ in sordina contro un’Ancona che si difendeva in undici, i nerazzurri sono riusciti ad imporsi per 3-0 a San Siro sulla squadra di Sonetti. Così adesso la Beneamata è a 16 punti con la Lazio.

Nelle altre sfide della domenica calcistica abbiamo assistito alla vittoria del Chievo a Siena (1-2) e ai pareggi tra Perugia e Lecce (2-2) e tra Reggina e Modena (1-1), mentre sabato Brescia e Bologna si sono fermate sullo 0-0 e la Sampdoria si è imposta sull’Empoli per 2-0 e si è dovuta sorbire un’inutile polemica sulla maglietta sfoggiata da Bazzani dopo il gol: una t-shirt bianca con una vignetta che insultava la squadra di basket bolognese della Virtus, caduta in disgrazia. Bazzani, tifoso della Fortitudo, l’altra squadra bolognese, non immaginava sicuramente che si sarebbe fatto tento rumore intorno alla sua “maglietta della salute” un po’ originale… chi l’ha disprezzata è solo moralista.

Questa settimana il campionato si ferma e lascia spazio alle nazionali: quella del Trap affronterà due amichevoli contro Polonia e Romania, mentre l’under 21 di Gentile dovrà scontrarsi due volte con la Danimarca per superare il turno (il cosiddetto barrage) e accedere alle finali dei campionati europei di categoria. Insomma, ancora una volta, “Forza azzurri” (soprattutto azzurrini…).