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a cura di Lucy Resta |
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E' difficile
trovare nel mondo una squadra più masochista e folle dell'Inter
Altro che Beneamata, lassù qualcuno deve odiarla a morte.
Sarà perché "Dio" è proprietario
del Milan
Perdere un derby per 3-2 dopo che lo si stava
vincendo per 2-0 è distruttivo ed è difficile immaginare
la disperazione dei tifosi nerazzurri, costretti ad assistere
ogni settimana agli strazianti alti e bassi (anzi bassissimi)
della loro squadra. Per di più questa volta avevano di
fronte l'incontenibile gioia degli odiati cugini rossoneri, ancora
vittoriosi nel derby e primi assoluti sempre con 5 punti sulla
seconda e addirittura 19 sull'Inter. Da una parte, però,
gli ultrà nerazzurri devono essere ammirati per la loro
caparbietà, perché trovano la forza di cercare
idee per una coreografia e gli stimoli per continuare a cantare
i loro cori (ma come faranno?). Adesso credo proprio che anche
gli stessi milanisti si stiano impietosendo davanti all'incredibile
sfiga dei cugini, pur continuando a godere per i risultati della
propria squadra, tanto a frenare l'entusiasmo ci pensa il presidente
Berlusconi
A parte Liguori e Fede, infatti, neanche i berlusconiani
più sfegatati riescono a dare ragione al primo ministro
a proposito del commento a caldo davanti alle telecamere subito
dopo la fine del derby. Ciò che ha fatto discutere non
è stato tanto il contenuto, cioè la convinzione
del premier che il Milan debba giocare sempre con due punte,
quanto la forma, ossia l'aver detto tutto prima ai giornalisti
e poi al diretto interessato Carlo Ancelotti. Per carità,
è lui che spende i soldi e può imporre all'allenatore
la ricerca del "bel giuoco", ma non ne deve fare un
affare di Stato. Invece proprio un affare di Stato è diventato.
E se Berlusconi ha sbagliato a parlare così, forse perché
odia soffrire (ma dovrebbe abituarsi perché adesso si
gioca sempre ad altissimi livelli e se lui è infallibile,
non è detto che anche il suo Milan debba essere tale
),
ancora più infelice è stato l'intervento della
presidente della Rai Lucia Annunziata alla "Domenica Sportiva"
dopo che la redazione della trasmissione aveva contattato il
presidente del Milan/Consiglio: la sua incursione aveva tutto
il sapore della minaccia, una minaccia fuori luogo, perché
alla fine (a parte una battuta di Zucconi) si è parlato
solo di calcio. Chiusa questa antipatica parentesi, torniamo a parlare di calcio giocato, di calcio "vero", quello che pratica la Roma, insomma. I giallorossi hanno annientato il Siena dando loro una lezione di tennis, con un gioco scoppiettante tipo il serve&volley del miglior Sampras. 6-0 con poker di un incontenibile Cassano e spazio anche per Mancini e capitan Totti, che si è permesso anche il lusso di sbagliare un rigore. Meno bello è il calcio dei terzi in classifica, cioè gli juventini, ma altrettanto efficace. Contro il Bologna hanno portato a casa uno striminzito 1-0 con gol peraltro di un difensore (Iuliano), ma intanto sono sempre là, non mollano, sperano in un tracollo di chi li precede, e la speranza, si sa, è l'ultima a morire. Non è andata molto bene alla Lazio, che, contro il Chievo di Del Neri, si è fermata sullo 0-0 e se l'è presa con l'arbitro. I biancocelesti mantengono però due punti di vantaggio sul Parma, che, invece, sabato pomeriggio erano riusciti ad imporsi al Marassi sulla Sampdoria per 2-1. In zona retrocessione sono state mischiate un po' le carte, perché il Lecce ha continuato la sua incredibile marcia con la quarta vittoria consecutiva fuori casa (questa volta contro il Brescia per 2-1) che lo ha portato a 22 punti: uno in più della Reggina, che quest'anno è la prima squadra ad incassare una sconfitta dal Perugia (1-2). Empoli e Modena si sono accontentate di un punto per una (e anche di un gol per una) nello scontro diretto e la prossima settimana i canarini (che sono a 23 punti) vanno proprio a Lecce. L'Ancona, che abbiamo dato più volte per spacciato, non ci ha smentito neanche stavolta e ha rimediato una sonora sconfitta anche dall'Udinese (3-0). Questa settimana torna la Champions League, che potrebbe influire anche sul campionato in termini di energie rubate alle squadre impegnate in primo piano in entrambe le competizioni (ossia Juve e Milan), ma domenica prossima proprio i rossoneri sono attesi da una sfida importante che ha il sapore di una vendetta (dopo le brutte sconfitte in Coppa Italia): di nuovo l'Olimpico, di nuovo la Lazio |