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FUORIGIOCO: La rubrica su calcio e dintorni

Calcio: Stagione 2003-04 - 4^ giornata

a cura di Lucy Resta

IN FILA PER TRE COL RESTO DI DUE

di Lucy Resta (29/9/2003)

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Le “Magnifiche Tre” verrebbe da dire, per adesso, guardando Juve, Milan e Roma, capaci già di vincere e convincere e di spiccare il volo verso la vetta della classifica. Ma alla quarta giornata, si sa, le loro ali non possono che essere delicate come quelle di Icaro e rischiano di sciogliersi con un piccolo raggio di sole che, in questo caso, potrebbe essere anche solo un pareggio nelle prossime gare. Per questa settimana, comunque, si guadagnano la prima pagina dei giornali in virtù degli ottimi risultati ottenuti contro squadre che, c’è da dire, lotteranno solo per la salvezza.

Questa giornata cominciata, come ormai di consuetudine, sabato pomeriggio, ha visto dunque una facile vittoria sulla Reggina (0-2) da parte di una Juve vestita come il Palermo (ma perché lo sponsor tecnico dei bianconeri ha fatto loro il torto di farli giocare con maglie improponibili?), ma pronta a sfoderare sin dai primi minuti il suo inconfondibile carattere da vecchia Signora.

Confesso di aver provato non poca confusione anche sabato sera davanti alle maglie degli interisti, vestiti quasi come i canarini del Modena. I nerazzurri, nonostante i colori diversi delle maglie, anche contro l’Udinese conservano i loro soliti problemi, che sembravano superati dopo la partita contro l’Arsenal in Champions League, ma che si sono inevitabilmente ripresentati in campionato: anche se possono vantare una difesa che al momento è la migliore d’Europa (ma direi che è normale se si gioca la maggior parte della partita preoccupandosi solo di non prendere gol), in attacco, senza Vieri, non riescono assolutamente ad essere incisivi. E’ vero che l’arbitraggio non è stato degno neanche della sufficienza e che un pareggio (0-0) a Udine ci può sempre stare, ma continuando a giocare così non si può andare molto lontano e per adesso l’Inter divide il secondo posto col Parma.

Tutt’altra musica quella suonata nella Scala del calcio dai cugini rossoneri, che contro una delle neopromosse più promettenti, il Lecce, si esibiscono in un concerto di gol (3-0), mostrando anche un gioco ben orchestrato, diretto egregiamente da Ancelotti in panchina e dalla coppia Rui Costa- Kakà in campo. I due fantasisti offrono delle giocate davvero deliziose e assist importanti per i compagni, mentre Shevchenko si concede un assolo da togliere il fiato in occasione del secondo gol, con una serpentina tra i difensori del Lecce terminata con un tiro preciso sul primo palo: da cineteca.

La partita del Diavolo aveva avuto un preludio bizzarro se visto a posteriori: Rivaldo è sceso in campo in borghese per salutare tifosi e compagni, avendo deciso di rescindere il contratto col Milan. In effetti, la società di via Turati, soprattutto dopo l’ingaggio di Kakà, sembrava cantare a proposito di Rivaldo quella vecchia canzone che fa “Questo vecchietto dove lo metto, dove lo metto non si sa…”, ma, dopo quella commovente passerella a San Siro, Galliani ha cambiato musica intonando al brasiliano un “Se mi lasci non vale…”, così Rivaldo è tornato sui suoi passi e, dopo aver sfogliato la margherita con il vicepresidente per tre ore (“resto o non resto…”), ha deciso di fermarsi a Milano fino a dicembre. La decisione iniziale di Rivaldo, in effetti, era sembrata troppo affrettata, soprattutto perché il mercato in Europa è chiuso e lui non ha intenzione di tornare in Brasile, né di tentare avventure in Asia. E’ il caso di dire: tanto rumore per nulla e così il campione del mondo partirà per la trasferta di Champions contro il Celta Vigo, non si sa se per giocarla o per guardarla dalla panchina o addirittura dalla tribuna. La decisione, come sempre, spetta al “povero” Ancelotti, che forse si deve ancora riprendere dalla terribile intervista di Galeazzi: scusate se insisto, ma “Clamoroso al Cibali”, la rubrica di Bisteccone all’interno de “La Domenica Sportiva”, è davvero terrificante, dalle insopportabili domande alle inutili “capitane” che accompagnano il malcapitato di turno alla postazione davanti al faccione di Bisteccone dove subisce un ridicolo interrogatorio.

L’altra capolista, la Roma, ha offerto un’altra buona prestazione all’Olimpico, vincendo per 3-0 su un Ancona che si appresta ad esonerare il tecnico Menichini. I giallorossi sono andati a segno con Montella, Del vecchio e un Totti che fino al gol sembrava ancora sbronzo dopo i festeggiamenti per il ventisettesimo compleanno, trascorso a girare da una trasmissione tv ad un’altra.

Rallenta ancora il passo la Lazio, che rimedia solo un pareggio (2-2) con l’Empoli, e questa volta si ferma anche il Parma, 1-1 con il Siena (che ha rubato le maglie alla Juve).

Tra le altre partite, da segnalare la buona prestazione del Chievo contro il Perugia (4-1), la rimonta della Samp sul Brescia (2-1) e la vittoria del derby emiliano da parte del Modena (2-0) contro un Bologna partito non troppo bene in questa stagione.

Domenica prossima, dopo una settimana di calcio europeo ad alto livello con la Champions League, ci attende il derby della Madonnina Inter-Milan.