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a cura di Lucy Resta |
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Verdone
dice che l'amore è eterno finché dura, ma l'amore
per i tre personaggi protagonisti di altrettanti addii nella
penultima giornata di campionato probabilmente durerà
davvero all'infinito in chi li ha visti all'opera e sarà
piacevole mostrare ai posteri le loro imprese in videocassette,
Cd Rom, Dvd e chissà cos'altro la tecnologia sarà
capace di inventarsi nel frattempo. Stiamo ovviamente parlando di Lippi, Signori e Baggio. Tutti e tre giocheranno l'ultima partita in trasferta e dunque hanno già dovuto salutare il loro pubblico. Mister Marcello Lippi, dopo una stagione deludente per chi è abituato a vincere sempre qualcosa di importante, lascia la Juve per non si sa quale altro lido (probabilmente la nazionale se Trapattoni dovesse pasticciare agli Europei) o forse solo per fare un po' più il nonno e per niente l'allenatore, almeno per qualche mese. Intanto il coach viareggino ha dato l'addio ai tifosi juventini accorsi al Delle Alpi per assistere a Juventus- Sampdoria (2-0). Beppe Signori, dopo aver deliziato le platee di Foggia, Lazio e Bologna (oltre alla Sampdoria, ma per pochissimo, il Leffe, il Piacenza il Trento), a 36 anni ha deciso di non giocare più e ha salutato il suo pubblico del Dall'Ara dopo la partita con il Lecce (1-1), aspettando di salutare tutto il popolo del calcio domenica prossima. Come aveva annunciato già dal un bel po', anche Roberto Baggio chiuderà definitivamente con il calcio giocato quest'anno. La speranza di molti, o almeno di quelli che capiscono di calcio (con questo non voglio dire che io sono un'esperta, ma sicuramente molti giornalisti e tecnici importanti che la pensano in questo modo lo sono), è che se proprio questo maledetto addio deve esserci, che avvenga almeno dopo gli Europei e che quel buon uomo di Trapattoni apra gli occhi e si accorga che Del Piero o Inzaghi non è che stiano poi tanto meglio di Baggio. Intanto lui, il Divin Codino, ha fatto vedere due dei pezzi più pregiati del suo repertorio, proprio nell'ultima partita del Brescia al Rigamonti in questa stagione: contro la Lazio, Baggio ha portato la sua squadra al successo per 2-1 con un assist al volo di tacco e uno dei suoi straordinari gol dopo essersi bevuto l'intera difesa con una sola finta. Sarà difficile per le piazze di Torino, Bologna e Brescia, così come per tutto il calcio italiano in generale, trovare altri tre personaggi come questi, ma tutto viene e tutto passa e il tempo non si può fermare per nessuno. Nonostante alcuni verdetti siano stati già pronunciati la settimana scorsa, la penultima di campionato ha dato qualche forte emozione, oltre la tristezza per questi celebri addii. Il Milan Campione d'Italia, dopo una settimana di bagordi, è andato a Reggio Calabria con gli occhiali da sole e l'ombrellone e ha permesso alla Reggina di salvarsi. I rossoneri hanno perso per 2-1, ma i loro tifosi erano ugualmente contenti perché gemellati con i tifosi calabresi. La Roma ha fatto anche peggio del Milan, perdendo, sul neutro di Palermo, contro il Perugia (1-3), che ora può sperare di giocare almeno lo spareggio contro la sesta della serie B per restare in A. L'Inter ha fatto un passo importante per giocare la Champions League il prossimo anno, vincendo lo scontro diretto contro il Parma a San Siro grazie ad un gol di Adriano, interista sin da quando è arrivato in Italia, ma affezionato al Parma che lo ha portato alla ribalta. L'Udinese si è matematicamente assicurata un meritatissimo posto in Coppa Uefa con un pareggio contro il Chievo (1-1), così tutto il Friuli ha potuto festeggiare il ritorno il Europa dei bianconeri di Spalletti. Per quanto riguarda il discorso salvezza, Empoli e Modena si sono complicate la vita perdendo rispettivamente contro Ancona (2-1) e Siena (1-3). La prossima giornata ci darà tutti i definitivi responsi che attendiamo ( tranne il nome della vincitrice dello spareggio tra la quartultima di A e la sesta di B) e sarà davvero l'ultima per Lippi sulla panchina della Juve e per Signori e Baggio nel campionato italiano. Intanto, il capitano del Brescia potrà salutare tutti gli appassionati dalla Scala del calcio, cioè un San Siro in festa per i neocampioni d'Italia. |