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FUORIGIOCO: La rubrica su calcio e dintorni

Calcio: Stagione 2003-04 - 7^ giornata

a cura di Lucy Resta

IL DIAVOLO E LA SIGNORA PROSEGUONO A BRACCETTO


di Lucy Resta (27/10/2003)

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Amici- nemici. Il Diavolo e la Signora (che non è l’acqua santa…). Sono sempre loro che se la giocano e non solo in Italia, ovviamente. Fanno spesso affari insieme, si scambiano campioni, ma sul campo se le danno sempre di santa ragione. Questa è la settimana di Milan- Juventus. Basta nominarle, tutto il resto vien da sé. Le polemiche, gli sfottò, le risatine di Moggi e Galliani, le battutine degli allenatori. Questa è la settimana di Milan- Juventus, ma non come a maggio. La posta in palio è molto inferiore: solo tre punti… Ma siamo sicuri? Quando giocano i biancorossoneri sono solo tre punti? O si giocano una pseudofuga, i titoloni dei giornali per una settimana, i servizi in tv e la qualifica di più forte fino al prossimo scontro diretto? I “gobbi” e i “casciavid” si sono scambiati in continuazione il tricolore dal ’91-’92 al ’98-’99. In quegli anni hanno vinto solo loro il campionato (cinque volte il Milan, tre la Juve), poi i bianconeri hanno vinto di nuovo due volte di seguito tra il 2001 e il 2003.

Quest’anno, almeno per adesso, sono sempre là, in alto, in testa alla classifica, davanti alle romane, al sorprendente Parma e lontane dalla confusa Inter.

Sono là da sole a 19 punti e strapazzano le avversarie che si trovano di fronte.

Il Milan espugna il Marassi con una facilità straordinaria, offre giocate che riassumono l’essenza del calcio, mette in campo campioni affermati che conservano ancora l’entusiasmo dei ragazzini. Un 3-0 così in casa della Sampdoria non è una cosa da tutti, soprattutto dopo la faticata in settimana contro la fastidiosissima e irritante ragnatela del Bruges. Ma i rossoneri se la cavano egregiamente e la stanchezza non è un problema per una squadra paladina del turnover.

Già, il turnover, quello tanto adorato anche da Lippi. Con delle rose così ampie e qualitativamente eccezionali, Lippi e Ancelotti possono far ruotare i loro uomini come vogliono. E pazienza se chi resta in panchina si lamenta. Sono campioni è normale. Ma sono anche persone intelligenti e capiscono. Il loro segreto è proprio questo. Lo è stato l’anno scorso e lo sarà, molto probabilmente, anche quest’anno.

I bianconeri hanno rischiato di subire un rigore dal Brescia nei primi minuti, ma Baggio si è intimorito davanti ai campioni d’Italia, di cui un tempo era il capitano e ha tirato uno dei peggiori rigori della sua vita (forse secondo solo a quello maledetto di Pasadena). Così la Juve supera anche il Brescia (2-0) e continua a dividersi il primo posto col Milan.

Uno scontro importante ai fini dell’assegnazione del Pallone d’oro è quello tra Nedved e Maldini. Molti hanno detto che il gol di Nedved contro il Brescia è proprio da Pallone d’oro. Ma perché, Maldini quanti interventi degni del premio istituito da “France Football” fa durante una partita? Almeno un paio a settimana… Ogni prestazione del capitano rossonero è sconvolgente. Non per prendere posizione (e invece lo farò), ma per quest’anno credo che tutti gli italiani debbano fare il tifo per Maldini nella corsa al Pallone d’oro. Nessuno lo merita più di colui che da anni è sempre tra i migliori e che è il capitano campione e supercampione d’Europa. Magari la Champions 2003-2004 se la aggiudicherà la Juve giocandosi la finale con Nedved, allora sì che poi può vincere il prestigioso premio anche lui. Non si deve ripetere l’ingiustizia commessa ai danni di Baresi, cui non è stato assegnato il premio perché difensore, ma poi è stato dato a Sammer che, permettetemi, a Baresi può solo lustrare gli scarpini…

Maldini ha detto che non gli importa e che pensa solo a vincere… importa a noi che parliamo ogni giorno di calcio e che in lui ne vediamo uno dei più grandi rappresentanti di tutti i tempi :perché parlare solo di Maradona, di Pelè, di Van Basten, Zidane e compagnia bella, il calcio non è solo di chi fa i gol, ma anche di chi li evita.

Chiusa la parentesi sul Pallone d’oro, di cui si potrà parlare concretamente solo a dicembre, torniamo al nostro caro, adorato campionato. Torniamo a parlare di un’Inter apparsa un po’ più sveglia, che, per la prima volta in questa stagione dopo la partita contro l’Arsenal, è tornata a giocare a calcio. Ma potrebbe essere solo un fuoco di paglia, perché nel primo match con un nuovo allenatore in panchina è normale che tutti i giocatori cerchino di mettersi in mostra e far vedere di avere i numeri per poter essere titolari. Fatto sta che i nerazzurri hanno pareggiato (0-0) in casa contro una delle squadre più difficili da affrontare in questo periodo: la Roma di Capello. Non a caso i giallorossi in classifica si trovano subito dopo il duo Milan-Juve.

La Lazio è riuscita ad acciuffare in extremis una vittoria importante in casa contro il Bologn (2-1), mantenendo un punto di distanza dal Parma, che a sua volta si è imposto per 3-0 sul Modena al Tardini.

Divertente è stato lo scoppiettante incontro tra Perugia e Udinese (3-3), con una tripletta della rivelazione Fava. Più noiosa la partita tra Reggina e Ancona, finita a reti bianche.

Sabato si sono giocati due match che hanno visto continuare il momentaccio del Lecce, che ha perso per 2-1 contro il Siena, ma ancora una volta sfavorito dall’arbitraggio, e dell’Empoli, che ha cambiato allenatore (Perotti al posto di Baldini), ma non i risultati (sconfitta per 1-0 in casa contro il Chievo).

In questa settimana senza Champions sarà divertente gustarsi l’attesa di Milan-Juve. Il Diavolo graffierà la Signora con i suo artigli, la morderà con i suoi denti aguzzi, la colpirà col suo forcone? E la Signora cosa tirerà fuori dalla sua borsetta? L’unica speranza che si deve avere in occasione di una partita del genere è che non ci siano polemiche arbitrali e che sia solo il campo a parlare e a permettere il bel gioco (anche se il Meazza non lo può assicurare con il suo orribile manto erboso). Chi vincerà gongolerà per un po’ e se si dovesse avere solo un pareggio…che sia almeno spettacolare. Buon divertimento!