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a cura di Lucy Resta |
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In una domenica
storica per la notizia della cattura di Saddam Hussein, che
ha visto sorridere il mondo intero per il verificarsi di un evento
atteso da tanto tempo dalle anime democratiche, il calcio italiano
ha anche dei motivi per "piangere" (ma per fortuna
gli avvenimenti sportivi possono essere presi con molta più
leggerezza). Chi ha dato una ragione per piangere e una tristezza infinita a qualche milione di tifosi italiani (e non solo) è il Milan di Carlo Ancelotti, sconfitto nella finale di Coppa Intercontinentale dal Boca Juniors di Carlos Bianchi. I rossoneri non sono riusciti ad essere davvero "indiavolati" e ad affrontare con lo spirito giusto una partita rivelatasi molto più difficile di quanto molti si aspettassero. Il Boca è una delle squadre peggiori da affrontare per il Milan, che ha sempre molte difficoltà contro avversari che hanno un gioco prettamente difensivo (vedi le partite contro il Bruges) e che si possono sconfiggere con tiri da lontano o con azioni molto rapide. La rapidità è invece mancata ai rossoneri, forse stanchi per il fuso orario e poco lucidi. Bisogna dire, però, che come si può considerare giusta la vittoria ottenuta ai rigori dagli argentini, altrettanto giusto sarebbe stato un risultato a favore della squadra italiana. Il senso della mia affermazione è questo: nessuna delle due squadre ha fatto qualcosa di particolarmente significativo per meritare o demeritare la vittoria. Se il Milan è partito meglio nel primo tempo, il Boca è uscito nella ripresa e i supplementari sono stati divertenti quanto una partita a tennis tra due giocatori spagnoli ( è un eufemismo per dire che sono stati molto noiosi)... Così, mentre i diavoli sprofondavano nel dispiacere, i cugini nerazzurri, per una volta, se la ridevano di gusto. Dopo aver trascorso la mattinata a gufare, infatti, gli interisti hanno portato a casa un´altra vittoria in campionato (0-2) contro il Bologna. Per la verità ci sono stati non pochi dubbi sui gol di Martins e Recoba, ma con questi tre punti l´Inter fa sentire seriamente la sua voce tra quelle delle altre pretendenti allo scudetto, unico importante obiettivo dopo l´eliminazione dalla Champions League. Un´altra squadra che torna a ridere anche in campionato è la Juventus, che ha irretito il Parma infliggendogli una sconfitta per 4-0. I bianconeri, tra martedì e domenica, hanno messo a segno ben 11 gol ( 7 in Champions League e 4 in campionato) senza incassarne nemmeno uno, mettendo decisamente fine a quella specie di crisi che li aveva colpiti nelle ultime partite. La Lazio, uscita da qualsiasi competizione europea, si è imposta sul campo dell´Ancona con una faticosa vittoria di misura (0-1), che permette agli uomini di Mancini di sorpassare il Parma e mantenersi a tre punti dall´Inter. Ma chi può ridere più di tutti è certamente la Roma, che, in attesa del recupero di Milan-Siena (il 28 gennaio), rimane sola in testa alla classifica, in virtù dei tre punti conquistati domenica sera contro il Modena. I giallorossi questa volta non hanno messo in scena il loro solito festival del gol, ma si sono fermati sull´1-0, con un gol dal dischetto di Capitan Totti. Il Brescia, privo di Roberto Baggio, è riuscito a vincere in casa contro l´Empoli (2-0) e a portarsi davanti alla Reggina, che ha ottenuto solo un pareggio(0-0) contro il Chievo. Gli anticipi di sabato avevano visto la vittoria dell´Udinese sul Lecce grazie ad un gol del giovane Pinzi e lo spettacolare pareggio per 3-3 tra Perugia e Sampdoria (con due gol straordinari su rovesciata del blucerchiato Flachi). Domenica prossima, dopo una settimana dedicata alla Coppa Italia, l´ultima giornata di campionato del 2003 sarà caratterizzata dallo scontro tra le due deluse della Champions League: Lazio ed Inter. |