NBA - SUPERBOWL

SUPERBOWL AI BALTIMORE RAVENS

di Daniele Sborzacchi (28/2/2001)

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Come ogni anno, la parata di stelle incrociatesi ad Honolulu per il tradizionale appuntamento con il Pro Bowl, ha sancito la fine della stagione nel football americano.
Forse una delle stagioni mene intense degli ultimi anni, con il titolo andato a finire a Baltimore, nel Maryland, nelle mani della squadra allenata da Brian Billick, e del proprietario Art Modell, già patron dei Cleveland Browns.
Ad inizio stagione tutti si aspettavano una estenuante difesa del titolo da parte dei campioni in carica di Saint Louis, ma i Rams allenati da Mike Martz, si sono arenati al primo turno dei playoffs, battuti senza tanto clamore dai New Orleans Saints.
I Rams hanno pagato senza dubbio il grave infortunio toccato nel corso della stagione al quarterback titolare, Kurt Warner, artefice insieme al runninback Marshall Faulk, della vittoria al precedente Superbowl, in finale contro i Tennesse Titans, ex Houston Oilers.
I finalisti di Tennessee, sono riusciti a guadagnarsi il Divisional, ovvero l'equivalente della semifinale di Conference, ma con il kicker Al Del Greco, in pessima giornata, hanno sprecato l'opportunità di sfidare gli Oakland Raiders per la conquista del titolo di Conference; infatti a Nashville, i futuri campioni del mondo di Baltimore, facendo leva sulla grandissima difesa che ha contraddistinto tutto il loro campionato, sono riusciti nell'impresa di andare avanti, presentandosi ad Oakland, nella Black Hole, al cospetto dei Raiders di Jon Gruden, guidati dal quarterback Rich Gannon, uno dei migliori della lega.
Niente da fare per loro, ancora una volta Ray Lewis, grandissimo linebacker dei Ravens, che sarà insignito del premio MVP, quale miglior giocatore dell'anno, trascinerà i corvi di Baltimora al traguardo più ambito e seguito nel mondo professionistico sportivo, il Superbowl.
Dall'altra parte, a sfidare i Ravens, arriveranno i New York Giants di Jim Fassell, squadra molto coriacea, e capace di interpretare al meglio le partite, come successo nel Divisional vincente a danno di Philadelphia, e successivamente nella finale di Conference contro i favoriti Minnesota Vikings di Dennis Green.
Incredibile debacle per loro, ovvero per i Vikings, arrivati alla post season con il miglior record della Lega, grazie alla sagace regia del quaterback rookie Daunte Culpepper, ed alle grandi performances del ricevitore Chris Carter.
Purtroppo per loro, abituati a giocare al chiuso, nella finale di Conference al Giant Stadium, non c'è proprio stata partita, con un umiliante 47-0 a favore dei Giants, che riuscivano così a staccare il biglietto per il Superbowl di Tampa Bay.
Gli special teams hanno fatto la differenza anche nella finalissima, con i Ravens comunque sempre in vantaggio, ed in grado di difendersi in maniera a dir poco eccellente per tutti i 60 minuti della contesa.
Il quaterback dei Ravens, Trent Dilfer, considerato da molti uno dei più scarsi degli ultimi anni, ha dato saggio di concretezza con due passaggi da touch down, e sbagliando pochissimo, senza farsi intercettare.
Al contrario, dall'altra parte, il giovane Kerry Collins, con un passato da alcolista come spesso sovviene alle stelle dello sport made in USA, non in serata ha subito la grande aggressività della primaria di Baltimora, non riuscendo a dare profondità alla sua squadra.
Vittoria per i Ravens, e mercato già attivo, si profilano acquisti e cessioni eccellenti per una nuova stagione, naturalmente ancora più spettacolare della precedente.

Daniele Sborzacchi
Daniele111@libero.it