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a cura di Lucy Resta |
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Tra i liceali
è una parola molto diffusa. Soprattutto nei periodi in
cui non si ha molta voglia di studiare e non si hanno scuse sufficienti
per "occupare" la scuola comandata da tirannici presidi
e professori dispotici, incomincia a circolare l'idea di autogestirsi. Niente scuola niente lezione sempre e solo autogestione I liceali però spesso non sono molto maturi e non prendono sempre le decisioni più giuste. Forse la figura che ha fatto Vieri quando ha rifiutato di andare in panchina è un po' quella del liceale immaturo. Sebbene abbia cercato di giustificare il suo gesto dicendo che preferisce allenarsi piuttosto che andare in panchina perché il suo fisico ha bisogno di più riscaldamento per entrare in partita, la faccia di Zaccheroni davanti ai giornalisti che cercavano di spiccicargli qualche parola sulla questione era molto più chiara delle parole di Bobo. Mister Zac ci è rimasto proprio male e sicuramente non era stato lui ad autorizzare Vieri a fare quello che voleva. Sarà anche un campione, uno dei giocatori più forti in circolazione, ma se tutti i fuoriclasse facessero così ci sarebbe l'anarchia nel calcio. Anche perché permettere ai più dotati di autogestirsi (riecco questa parola) sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei giocatori con meno classe ma molta più buona volontà. E alla fine l'Inter anche senza Vieri (e non è la prima volta) è riuscita a fare una buona partita grazie ai gregari come Cannavaro o ai giovani come Martins o i redivivi Recoba e Stankovic. 4-2 è risultato finale di Inter- Bologna. Insomma, una buona prestazione che i nerazzurri, come al solito, hanno rovinato con polemiche che non hanno niente a che fare con la partita giocata in campo. Lo stesso risultato della Beneamata lo ha ottenuto contro l'Ancona un'altra concorrente agguerrita nella corsa per il quarto posto che vale la partecipazione alla Champions League. I biancocelesti, però, si sono complicati un po' la vita con il recupero del derby: 1-1 con la Roma, che, pur avendo vinto di misura a Modena (0-1), rimane a otto punti dal Milan a quattro giornate dalla fine. La capolista, invece, sembra essere in grado di recuperare la brillantezza che ha avuto per quasi tutto il campionato e che aveva perduto dopo lo shock contro il Deportivo. I rossoneri si sono imposti senza troppe difficoltà sul Siena (1-2) nell'anticipo di sabato. L'altro anticipo ha visto in campo la prossima avversaria dei Campioni d'Europa uscenti: l'Udinese di Spalletti che ha perso a Lecce (2-1), ma che può ancora vantarsi di essere l'unica squadra che ha battuto il Milan finora nel campionato in corso. Il Parma, che ha pareggiato per 2-2 in casa contro la Juve, ha adesso gli stessi punti della Lazio e 1 in meno dell'Inter, quindi la lotta per il quarto posto sarà accesa fino alla fine, anche perché ci sono ancora gli scontri diretti Inter-Lazio già domenica prossima e Inter-Parma nella penultima giornata. Anche per la salvezza non è ancora detta l'ultima parola: l'Ancona è gia retrocesso, il Perugia sembra spacciato (e facciamo finta di ignorare le cretinate di Gaucci e le sue stupide minacce), ma nel giro di quattro punti ci sono ben cinque squadre: Modena ed Empoli (che ha pareggiato col Brescia per 1-1), Reggina (O-0 col Chievo), Lecce e Siena. Bologna, Chievo e Brescia dovrebbero essere tranquille (ma non troppo), mentre Udinese e Sampdoria (che ha sconfitto il Perugia per 3-2) aspirano ad un posto in Coppa Uefa. Mancano quattro giornate che ci daranno tutti (o quasi) i verdetti e qualcuno forse ancor prima di quanto ce lo possiamo aspettare. Intanto, la notizia più bella è che dal prossimo turno tutte le partite si giocheranno contemporaneamente SENZA SPEZZATINO! A Pasqua i cristiani, tra le colombe e le uova al cioccolato, dovrebbero festeggiare la resurrezione del loro Dio dopo la settimana della Passione. Per fare un parallelismo blasfemo potremmo vedere la vittoria del Milan contro l'Empoli come un ritorno alla vita dopo il supplizio del Riazor. Pur essendo simboleggiata dal Diavolo, la squadra rossonera in fondo è figlia di Berlusconi Anche in questo caso qualcuno ha visto arrivare una mano dall'alto, una sorta di Spirito Santo sotto forma di Paparesta. Quel rigore è stato giudicato scandaloso dalla maggior parte degli "esperti", ma, avendo letto su alcuni autorevoli giornali che quella massima punizione poteva, regolamento alla mano, essere considerata legittima, mi viene da pensare che se l'arbitro non avesse permesso a Pirlo di segnare il gol del definitivo 1-0 dagli 11 metri ci sarebbero state lo stesso molte polemiche. Il fatto è che in Italia il passatempo nazionale è diventato quello di discutere davanti alla moviola, senza arrivare mai ad una conclusione unanime. Alla fine la vittoria dei rossoneri non è assolutamente rubata perché ci sono state tante altre occasioni, un altro possibile rigore (che però è stato liquidato dai critici con pochissime parole in confronto a quello poi assegnato), un gol annullato che per qualcuno invece era regolare. Insomma, anche se non è brillante come poco tempo fa, la squadra rossonera mantiene la testa della classifica con una certa tranquillità anche dopo la delusione della Champions League. I campioni di Ancelotti si devono sicuramente vergognare per come hanno subito il gioco del Deportivo, ma anche qui bisogna fare alcune considerazioni: a detta di molti esperti (un esempio: Franco Scoglio) i giocatori spagnoli hanno tirato fuori una forza fuori dal comune, vederli correre così a questo punto della stagione fa pensare davvero a qualcosa di sovrannaturale (il cosiddetto milagro invocato da Irureta); un'altra osservazione ci riporta alla partita d'andata: il Milan, pur avendo temuto un po' all'inizio, si era imposto per 4-1, ma il risultato sarebbe potuto essere ancora più largo se anche lì non ci fossero state delle clamorose sviste arbitrali, cui si è data poca importanza visto il risultato ampiamente a favore dei rossoneri. Se la partita fosse finita per 5-6 a 1 (cosa assolutamente possibile), i Campioni d'Europa adesso sarebbero ancora in corsa per riconfermarsi tali. Anche il Manchester, per esempio, ha subito un'eliminazione ingiusta a vantaggio del Porto, a causa dell'annullamento di un gol regolarissimo. Dunque non è solo in Italia che gli arbitri devono essere "processati". Dopo questa parentesi da avvocato del Diavolo (il Milan e i red devils del Manchester United), ritorno al nostro campionato, dove, in attesa di questo sospirato e quanto mai importante recupero del derby della capitale, la Roma, sul campo neutro di Paleremo, si è imposta sul Chievo per 3-1 non permettendo al Milan di aumentare il distacco. E' andata peggio ai cugini della Lazio, che sono stati sconfitti di misura dalla Juventus (1-0), ma anche in questa partita sono nate delle polemiche sull'arbitraggio. I biancocelesti hanno così perso il quarto posto, mantenuto invece dal Parma, che ha vinto per 3-1 sul Lecce (e anche qui, tanto per non cambiare argomento, i salentini si son visti annullare un gol senza nessun motivo). Negli altri incontri di sabato, due pareggi a reti bianche tra Brescia e Modena e tra Siena e Sampdoria, una vittoria sofferta dell'Udinese in Calabria contro la Reggina (0-1) e la il clamoroso 3-2 dell'Ancona già retrocessa sul Bologna di Mazzone: la squadra allenata da Galeone, per la prima volta in questa stagione, è riuscita a portare a casa tre punti, tanto inutili per la classifica, quanto importanti per l'orgoglio. Neanche il giorno di Pasqua c'è stata pace per gli arbitri: Perugia-Inter, posticipata a domenica su richiesta della società nerazzurra che giovedì aveva giocato in coppa Uefa, si è conclusa con una vittoria (3-2) della squadra di Zac trascinata da un Adriano tornato come quello di inizio stagione nel Parma, ma l'arbitro ha fatto errori gravissimi ai danni dei ragazzi di Cosmi, davvero molto sfortunati. Insomma abbiamo assistito ad una giornata davvero infelice per la classe arbitrale, ma non è stata la prima, né, purtroppo e perdonate il pessimismo, potrà essere l'ultima. Intanto questa settimana ci sarà il ritorno della partita valevole per i quarti di finale della Coppa Uefa Inter- Marseille, terminata all'andata 1-0 per i francesi a casa loro. Alla formazione nerazzurra spetta il compito di riscattare la fallimentare stagione delle squadre italiane nelle competizioni europee. |