SPORT

CALCIO - NAZIONALE

Italia - Argentina 1 - 2

La sperimentale non brilla

di Marco Baldi (1/3/2001)

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L’Italia sperimentale, priva dei suoi elementi migliori, soccombe, in uno stadio Olimpico quasi deserto anche per il gran freddo, davanti ad un’Argentina con maggior classe e fantasia, che ha i suoi mattatori in Crespo e Kily Gonzalez. La nazionale di Trapattoni si presenta con una formazione alquanto rimaneggiata, dove trovano posto dal primo minuto i debuttanti Pierini e Cristiano Zenoni, ed i semi-debuttanti Tommasi e Tacchinardi, nonché Fiore, che non sembra trovarsi troppo a suo agio nel ruolo di vice Totti. In extremis alle tante defezioni si aggiunge quella di Nesta, infortunatosi durante il riscaldamento (difficile il suo impiego contro il suo Brescia sabato). L’Argentina invece è al gran completo, e si vede. A cominciare meglio è però l’Italia, più concreta rispetto ad un’Argentina che nei primi minuti fa troppa melina e poca sostanza. Al 4’ grande idea di Tommasi, che di esterno indovina un gran passaggio filtrante per Vieri, che si allarga sulla destra ed appoggia al centro per Inzaghi, anticipato in corner. Pochi minuti dopo ancora il duo Vieri-Inzaghi in evidenza, con l’interista sempre in fase di appoggio e lo juventino alla conclusione: Burgos si rifugia a fatica in angolo. L’Argentina produce solo sporadiche apparizioni in avanti, con Crespo e Zanetti al tiro senza troppa convinzione. Al 25’ arriva il meritato gol italiano, quando Vieri riceve palla a centrocampo, aspetta che Inzaghi esca dal fuorigioco, e mette in movimento Fiore, che arriva in gran progressione da dietro. L’udinese batte tutti in velocità e con un preciso rasoterra batte Burgos in uscita al limite dell’area. E qui praticamente finisce la partita dell’Italia ed inizia un assolo dei biancocelesti di Bielsa, che danno una vera e propria lezione di calcio agli azzurri. Veron e compagni giocano sempre col pallone fra i pedi, grazie alla sublime proprietà di palleggio, e mettono in difficoltà gli azzurri soprattutto sulle fasce, dove da una parte Sorin e Kily Gonzalez mettono spesso in mezzo un confuso C.Zenoni, e dall’altra un Pessotto troppo preoccupato di arginare Zanetti, senza nemmeno riuscirci troppo bene, non si spinge quasi mai in avanti. L’unica punta Crespo, marcato, o forse sarebbe meglio dire non marcato, da Pierini, penetra con facilità nell’incerta difesa italiana, imbeccato alla perfezione da Aimar e Veron. L’Italia resta a galla grazie al solo Tommasi, che spesso chiude in extremis sui contropiedi argentini, e cerca frequentemente di proporsi, raramente accompagnato in maniera decente dai compagni. E’ inevitabile il pareggio dell’Argentina, che arriva al 36’ grazie a Kily Gonzalez, il migliore in campo, che, dopo un perfetto contropiede, ha tutto il tempo per prendere la mira e piazzare la sfera sotto il sette alla destra di Buffon. Dopo qualche altra buona occasione per gli argentini, si va così al riposo sull’1-1, risultato che va probabilmente stretto agli uomini di Bielsa. Nella ripresa si assiste allo stesso copione della fine del primo tempo. I sudamericani dominano e danno spettacolo, ed al 3’ trovano subito il goal del meritato vantaggio con Crespo, che raccoglie un preciso assist di Kily Gonzalez al centro ed insacca alle spalle dell’incolpevole portiere italiano. L’entrata di Totti e di Delvecchio, accolti da autentiche ovazioni da parte dei pochi tifosi presenti, scuotono un poco l’Italia, ma l’Argentina continua comunque per tutto il tempo a fare la propria partita. L’unica punta Crespo, a parte il goal, e ad un altro ingiustamente annullato, semina più volte il panico nella fragile difesa italiana, ma per fortuna Buffon è in giornata di grazia. La gara termina con la meritatissima vittoria dell’Argentina, che ha dimostrato complessivamente una netta superiorità. Ma sarebbe un errore giudicare l’Italia dopo questa partita. Ricordiamoci di Italia-Norvegia (0-1), amichevole giocata pochi giorni prima dell’Europeo, e riflettiamo sull’andamento dell’Europeo per l’Italia. Purtroppo è così, è così da sempre, e probabilmente lo sarà per sempre: gli Italiani, tanto i calciatori, quanto spesso critici e spettatori, snobbano le amichevoli, seppur di prestigio, non le considerano affatto, ma si scatenano poi nelle competizioni importanti, Mondiali od Europei che siano. Quindi aspettiamo il Mondiale di Corea e Giappone, poi lì potremo finalmente vedere la vera Italia, che rimane comunque una delle nazionali più forti al mondo.

La pagella
Buffon 7 Incolpevole sui due goal, salva spesso la sua porta con veri e propri miracoli.
Pierini 5 Debutta marcando un devastante Crespo. Fa quello che può, ma si fa cogliere spesso .
    impreparato
Cannavaro 5,5 Sbaglia molti disimpegni, Trapattoni lo richiama spesso a maggiore attenzione.
Maldini 5 Gli argentini attaccano soprattutto dall’altra parte, e quando arrivano dalla sua parte non
    è impeccabile come al solito. Salva un goal sulla linea, ma scorda di contrastare Crespo in
    occasione della seconda rete.
dal 53’ Bertotto 6 Ordinaria amministrazione per lui, nel secondo tempo l’Argentina attacca esclusivamente
    dall’altra parte.
C. Zenoni 6 All’inizio è spesso messo in mezzo da Sorin e Kily Gonzales, poi i due finalmente si
    stancano un po’ e lui esce alla distanza.
Tacchinardi 4,5 Assolutamente disastroso. Pessimo in fase di interdizione, non si propone mai in avanti,
    tocca pochissimi palloni. Incide davvero poco.
Tommasi 8 Strepitoso, è l’unico dei suoi che prende la gara sul serio. Ruba una quantità di palloni, si
    propone spesso in avanti, ma è poco assistito dai compagni. Perfetto in fase di copertura
    quelle rare volte che l’Italia cerca l’azione offensiva. In questo momento sicuramente il
    miglior centrocampista italiano.
dal 76’ Di Biagio 6,5 Entra solo perché Tommasi si fa male al polpaccio, ma fa comunque il suo. Prova un paio di
    volte il tiro da fuori, la sua arma migliore, e si rende pericoloso su punizione.
Pessotto 5 Troppo preoccupato di arginare Zanetti, che spesso lo salta, non si propone mai in avanti.
dal 70’ Coco 6 Si spinge in avanti più spesso di Pessotto, complice anche uno stanco Zanetti, ma non
    incide più di tanto.
Fiore 6 Bravissimo nell’occasione del goal, propizia alcune buone occasioni, ma cala decisamente
    alla distanza.
dal 53’ Totti 6 Si libera spesso grazie a belle finezze, guadagna alcuni punizioni da buona posizione, ma
    non è il solito Totti.
Vieri 6 Tutto sommato buono il rientro in Nazionale dopo un anno, fa quasi esclusivamente
    l’assist-man per Inzaghi.
Inzaghi 5,5 Pericoloso all’inizio sugli appoggi di Vieri, si spegne alla distanza.
dal 71’ Delvecchio 6 Riesce a bucare un paio di volte la difesa argentina, ma non si rende granché pericoloso.
    Gioca molto largo sulla sinistra, come fa ormai abitualmente nella Roma, e Trapattoni lo
    richiama spesso ad accentrarsi.
M.B.