Politica

PARTONO I LANCI
di Marco Bordin (14/4/2001)

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Se molti sono concordi nel ritenere il calcio lo sport nazionale italiano,vi sono altre attività che si presentano in maniera meno invasiva,ma sulle quali l'attenzione è intensa.State pensando all'ebrezza dell'automobilismo?Oppure allo sci invernale?Vi state sbagliando perchè in queste settimane il paracadutismo ha conosciuto il suo boom,ma se state pensando a uomini spericolati alla ricerca di forti emozioni siete sulla strada opposta in quanto coloro a cui faccio riferimento non si possono certo definire tali.L'attività si svolge presso le sezioni provinciali e regionali e presso le direzioni nazionali di partiti e movimenti politici in lotta per la conquista di voti alle prossime elezioni di Maggio.Che l'attuale legge elettorale fosse eufemisticamente lacunosa era ed è noto a chi presti un minimo di attenzione,non credo siano molti gli italiani a farlo,alla vita politica nel nostro paese.Il tanto discusso trasformismo è un virus presente che potrebbe essere attenuato con apposite norme:supponiamo che il deputato x entri in contrasto con la linea del suo partito,a questo punto si deve vietare a tale deputato di passare in un altro schieramento e obbligarlo a dimettersi.E' fondamentale chiarire come non si intenda vietare all'individuo di mutare le sue convinzioni,ma semplicemente si intenda evitare che egli possa andare a rappresentare interessi e pensieri per i quali non era stato eletto.Trascurando momentaneamente il confronto fra sistema maggioritario e sistema proporzionale,in queste ultime settimane si è discusso dello scorporo,un termine che,sebbene magari confuso da qualcuno con chissà quale malattia,indica un meccanismo elettorale il cui intento dovrebbe essere quello di garantire una rappresentanza anche a quelle liste che non si presentano coalizzate alle elezioni.Non è ovviamente sfuggito agli interessati,le coalizioni,il sistema in grado di aggirare lo scorporo:le liste civetta.L'utilizzo di queste liste costituisce una scorrettezza da due punti di vista:inanzitutto perche si vieta anche a gruppi realmente non
schierati di avere un adeguata rappresentanza,impedendo indirettamente anche ai loro elettori di essere rappresentati,in secondo luogo costituisce una scorrettezza in quanto tali liste raccolgono voti da cittadini inconsapevoli che condividono la scelta di non coalizzarsi con uno dei due gruppi maggiori e invece si accorgeranno di aver dato il proprio voto a chi in realtà sostiene una delle due coalizioni.La caratteristica cardine del sistema maggioritario è quella di spingere i movimenti e partiti politici a coalizzarsi all'interno di un gruppo maggiore,questo comporta una riduzione delle coalizioni e quindi,se vogliamo,una semplificazione della scheda
elettorale.Coloro che sono stati o sono tuttora sostenitori di questo sistema presentano il sistema maggioritario come il mezzo attraverso cui giungere ad una riduzione dei partiti,potremmo dire che essi mentono sapendo
di mentire in quanto si ha una riduzione delle coalizioni presenti alle elezioni,ma questa,credo sia evidente,è cosa ben diversa dalla riduzione dei partiti.La nascita di coalizioni in vista delle elezioni pone anche un interrogativo fondamentale:come è possibile ritenere che partiti divisi durante l'intera legislatura,trovino improvvisamente una sintonia di idee e progetti tale da unirsi in una coalizione?Un reale tentativo di procedere alla riduzione dei partiti era stato fatto dall'area popolare della sinistra,con il tentativo di creare un unico partito dalla fusione di PPI,UDEUR,diniani e i Democratici di Arturo Parisi,tentativo evidentemente fallito e sostituito dalla creazione della Margherita.Non si può che accogliere con piacere l'intenzione di procedere,qualunque sia la coalizione
vincente,ad una riforma della legge elettorale con la speranza che possano prevalere gli interessi del paese su quelli di gruppi e movimenti politici.