Politica

Note sul problema del conflitto d'interessi
di Angelo Mandelli (24/3/2001)

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1) POSSEDERE DELLE AZIENDE E FARE POLITICA NON SONO COSE INCOMPATIBILI, ANZI !
La concezione per cui possedere delle aziende e fare attività politica siano cose "incompatibili" è una concezione assurda. Il discorso potrebbe essere ribaltato. E cioè chi NON è stato in grado nella sua vita di costruire qualcosa, NON dovrebbe nemmeno proporsi alla guida di un paese o di un Ente Pubblico.
2) GLI IMPRENDITORI NON SONO OBBLIGATORIAMENTE LADRI
Il fatto che possedere delle aziende sia automaticamente un pregiudizio alla attività politica è un concetto incomprensibile per delle persone normali. Può essere concepito solo in un' ottica comunista. L' ottica che vede appunto la proprietà privata come un "furto", qualcosa di fondamentalmente losco e che viene solo "tollerato" temporaneamente per gentile concessione dello Stato. Ma la proprietà privata non è un furto, è solo un modo per gestire le cose in un' ottica non statalista (del resto Dio ci ha creati come individui responsabili proprio a tale scopo).
I comunisti partono da una concezione completamente negativa dell' essere umano (del resto sono sempre stati atei e materialisti).
Partono dal principio che tutti gli uomini siano fondamentalmente disonesti. Che potendo rubare, rubino, E che , se possiedono qualcosa, sono dei ladri. Chiaro che, se così è, hanno ragione loro. Un ladro non deve entrare in politica! Gli va ancora bene che sia "tollerato" come ladro!.
Ma il problema sta proprio qui. In un' ottica non-comunista, gli esseri umani non sono ladri per natura. Non sono ladri ipso-facto per il fatto di possedere qualcosa o di costruire una azienda. Gli uomini sono ladri solo se si comportano in modo disonesto.
3) GLI IMPRENDITORI NON SONO OBBLIGATORIAMENTE EGOISTI
Le sinistre gettano anatemi contro gli "imprenditori al potere" perchè sostengono che faranno i loro interessi.
Anche qui sbagliano clamorosamente. L' essere umano non è necesariamente egoista. Può esserlo e può non esserlo. Vi sono state, vi sono e vi saranno nella storia molti "imprenditori" che lavoravano non per il loro sporco egoismo, ma per fare qualcosa di socialmente utile, creare qualcosa, mettere in piedi una attività, dare da lavorare a delle persone... Del resto il mondo si regge sugli imprenditori privati. Possibile che siano tutti egoisti? Il vero imprenditore è una persona che lavora per fare qualcosa di socialmente utile. Per questa persona l' entrare nella attività poitica non è una contraddizione, MA UNA NATURALE ESTENSIONE DELLA PROPRIA ATTIVITA'.
Si potrebbe dire che, da un punto di vista etico, un imprenditore deve sentirsi MORALMENTE OBBLOGATO AD ENTRARE IN POLITICA e dare al proprio paese (e alla comunità internazionale tutta) un servizio il più completo possibile.
Per questo il voler impedire ad un imprenditore di farsi eleggere (e tendenzialmente di fare politica) è una infamia. Voler far stare un imprenditore serio nel ghetto delle sue attività, è volerlo distruggere come persona, togliergli la sua dignità e il suo slancio vitale. E' qualcosa che può essere concepita solo nella logica di terrore e di violenza del comunismo.
4) TUTTI HANNO POTENZIALMENTE DEI CONFLITTI DI INTERESSI. RISOLVERLI E' UN PROBLEMA DI COSCENZA E NON POLITICO
Non esiste alcuno che non abbia potenzialmente dei "conflitti di interesse". Anche un impiegato può desiderare difendere la sua categoria. O un insegnate, o un sindacalista (TANTO PIU' !!!) o un funzionario di partito.
Risolvere questo conflitto è un problema della propria coscenza e non un problema di imposizione legale.
Se neghiamo questo, mettiamo in discussione ogni principio di libertà e di autonomia delle persone.
Qui si vede chiaramente che la logica comunsita è CONTRO la libertà. Vuole sostituire la libertà e la responsabilità umana con dei meccanismi automatici-legali che impediscano a priori qualsiasi abuso.
Date corda ai comunisti e vi ritroverete senza braccia, senza gambe (e ovviamente senza cervello) perchè li potreste usarli male!
6) LA QUESTIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI E' CONTRO LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA.
La dottrina sociale della Chiesa sostiene NON l' abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, ma l' uso sociale della proprietà privata stessa. Quindi ammette e riconosce che un imprenditore POSSA/DEBBA mantenere le sue aziende e impiegarle per il bene comune. Tanto più quando andrà al potere si impegnerà per il bene di tutti. Utopia? Certo molto meno utopia della utopia comunista (cioè uno Stato che si sostituisce ai privati e porta avanti lui il bene comune.... non si è mai visto in nessun film).
Del resto i Santi celebrati dalla Chiesa Cattolica non sono altro che degli imprenditori privati, che hanno agito pr il bene sociale. Va detto che questi Santi hanno potuto esistere ed operare in regimi non di sinistra, in quanto questi ultimi, non riconoscendo il valore sociale della proprietà, tendono a "confiscare" tutto ciò che è sociale (compresa la politica) e darla in mano agli apparati dello Stato o ai politici di professione.
Non troverete San Francesco o don Bosco in un regime comunista.
7) LASCIAMO DECIDERE GLI ITALIANI SE UN PRESIDENTE FARA' I SUOI INTERESSI O QUELLI DI TUTTI.
Se una persona è affidabile o meno è una questione che può benissimo essere lasciata alla maturità degli elettori. Si sa che i regimi comunisti o para-comunisti non considerano molto l' intelligenza degli elettori. La legge sulla "par condicio" sta ad indicarlo molto chiaramente. le sinistre non sono per la libertà . Sono per una libertà "vigilata", perchè il cittadino non è in grado di ragionare con la sua testa e i messaggi che riceve devono essere "guidati" e indirizzzati e selezionati dall' Ente Pubblico. Le televisioni devono essere controllate e redistribuire a seconda degli schieramenti. Gli spot pubblicitari devono essere vietati, ecc....
Se la par Condicio verrà applicata coerentemente non avremo più giornali o radio o televisioni libere di esprimere le proprie idee. Infatti chiunque esprime SOLO le proprie idee viola la "par Condicio". Ergo: nessuno deve pià parlare, se non in consessi paritetici. Anche i giornali di partito dovrebbero sparire, perchè in fondo violano in modo palese la "par condicio". Quale idiozia! E la chiamano libertà...
Gesù e Maria, aiutateci!! Aiutateci solo ad uscire dalle mani di questi tiranni....

Associazione Culturale Indipendente Persona e Libertà
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