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Il decreto
legislativo n. 185 emesso dal governo il 21 aprile scorso (G.U.
n° 156 del 6.7.2000) porta nuovi incentivi in favore degli
autotrasportatori. La CEE si è già più volte
lamentata dei finanziamenti alle categorie di servizi, con tutto
ciò l'art. 3 parla di contributi a fondo perduto, di mutui
agevolati e di incentivi per le nuove imprese di autotrasporto. Tale decreto sembra da leggersi in quest'ottica. 1) In Italia chi protesta ottiene sempre qualcosa. Chi sta zitto è dimenticato. 2) Il trasporto su ruota gommata è sempre privilegiato rispetto al trasporto per ferrovia. Eppure tutti vediamo quanto siano congestionate le nostre autostrade, quanti automezzi percorrono di giorno e di notte tutta la penisola con grande pericolo a causa della stanchezza dei conducenti. Ma non si realizzano mai incentivi per il trasporto ferroviario, né si notano effettivi miglioramenti per questa alternativa. Insomma, manca la volontà politica di creare veramente efficienza su rotaia e di riservare al trasporto su gomma la percorrenza a piccolo e medio raggio, con maggior risparmio nel costo petrolifero e di conseguenza nei prezzi di vendita dei prodotti. Si avrebbe molto meno inquinamento, ma anche i Verdi, che per la loro visibilità politica fanno bloccare le auto alla domenica nelle città, si curano della pagliuzza, ma dimenticano la trave. Ogni governo, quindi, spinto da chissà quale forza di pressione, va sempre nella stessa direzione sbagliata e così vediamo che il milione di addetti all'autotrasporto, ora lo si vuole incrementare mentre le Ferrovie si stanno inserendo nel nuovo business della telefonia cellulare. Intanto, negli ultimi anni, per sostegno all'autotrasporto sono stati erogati circa 7.000 miliardi di lire. Così va l'Italia. Con i migliori saluti. noicl@libero.it |