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"A NIGHT AT THE OPERA"
comportera' ai Queen, e per sempre, il titolo di "miglior
album in assoluto" di tutta la loro vasta discografia. Si puo' discutere fino all'infinito su quale delle due epoche, che cosi' nettamente hanno diviso la carriera del gruppo sia la prediletta da fans e non-fans della celebre band capitanata da Freddie Mercury. Meglio gli anni '70, imbevuti di machismo ed hard-rock, uniti alla genialita' da trasformista-glam di Mercury, oppure i laccatissimi, edonistici e frivoli anni '80, dove, una volta di piu', e' Mercury ad erigersi come prima donna indiscussa di tutta la scena rock britannica?... Io propendo per la prima, senza dubbio la piu' affascinante, indiscusso richiamo alle doti espressive di Brian May, Freddie Mercury, John Deacon e Roger Taylor. Chi e' un vero intenditore di musica e sa apprezzare molto profondamente la melodia ed e' in grado di cogliere lo "status ispirativo d'eccezione" della rockstar di turno, non puo' che spezzare una lancia in favore dei primi QUEEN. Anzi, osero' di piu': per me, sia come gruppo creativo, che come istituzione musicale, i QUEEN sono sempre esistiti, nel mio immaginario musical-collettivo, "solo" dal '73 (anno del loro esordio) al 1980, "THE GAME" incluso. Tutto il resto non mi interessa e mai mi interessera'. Ed apice, vero epicentro di quel caotico, meravigliosamente glamour periodo e' rappresentato infallibilmente, superbamente da "A NIGHT AT THE OPERA", per certo la loro opera piu' ambiziosa, arrogante, esibizionista ed eclettica della loro carriera. Non una nota fuori posto, non una melodia "telefonata" o da riempitivo, non una micro-sbavatura. Tutto (e tutti) sono all'insegna del perfezionismo piu'..."perfezionistico". Un degno "SGT. PEPPER DA ANNI '70", come alcuni critici ribadirono all'uscita dell'LP. A questo punto e' necessario un confronto critico. Innanzitutto non e' vero che SGT. PEPPER (di cui io sono un estimatore da immemorabile tempo, nonche' mio disco in assoluto preferito, e non solo per quel che concerne i Beatles...) e' inferiore a "A NIGHT AT THE OPERA". Almeno, se cosi' fosse, di sicuro "SGT. PEPPER" non potra' mai perdere sul terreno del "contesto". Quando usci', Giovedi' 1° Giugno 1967, il "Sergente Pepe" cambio' radicalmente tutta l'industria discografica, e da quel momento ci si rese conto di essere entrati in una nuova era, cosi' come i musicisti loro contemporanei avrebbero adottato la formula del "concept-al-bum". Tutto cambio': vestiti, abbigliamenti, grafica, moda, linguaggio; il colore sostituisce il bianco e nero ed i Beatles decretano, come annuncia la stessa, straordinaria, inimitabile copertina, la fine simbolica dei vecchi baronetti in favore di quelli nuovi. E per i quattro scarafaggi sarebbe poi iniziato il periodo piu' creativo, affascinante e complesso di tutta la loro inarrivabile, unica carriera. Per quel che concerne "A NIGHT AT THE OPERA", vi fu comunque una "certa" Bohemian Rhapsody a decretare l'immortalita' artistica di Mercury e dei Queen: fu Mercury stesso ad inventare, coniare per la prima volta in ambito rock, il cosiddetto "video promozionale". A dir il vero, qualcuno, anni prima, anticipo' seppur molto piu' blandamente, questa avveniristico stratagemma pubblicitario: furono infatti i Beatles stessi a girare due video promozionali, sulle celebri melodie di "PENNY LANE" e "STRAWBERRY FIELDS FOREVER", che avrebbero fatto da apripista all'imminente "svolta psichedelica" dei quattro baronetti. Insomma...ancora BEATLES VS QUEEN, in una gara appassionante dove come comune denominatore vi e' una straordinaria creativita', nonche' massicce dosi di genialita'. SGT. PEPPER e A NIGHT AT THE OPERA, due dischi, di due epoche diverse, ma di eguale fascino e grande influenza sulle future mode a venire. Si puo' tranquillamente avanzare questa coraggiosa "proporzione": SGT. PEPPER : A NIGHT AT THE OPERA = A DAY IN THE LIFE : BOHEMIAN RHAPSODY. Il principio di genialita' non e' tanto distante fra questi due capolavori assoluti delle due bands, non trovate?... In fondo, di "picchi creativi" si parla... Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail. |