Economia

Il 730/2000


di Peppe Gerinoni (25/3/2000)

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Rientrate nella categoria dei fortunati che possono sfruttare l'assistenza fiscale? Non perdete questa opportunità: con il 730 risparmierete un bel po' di fatica nella compilazione della dichiarazione dei redditi, ridurrete al minimo la possibilità di errori e, soprattutto, avrete la possibilità di farvi rimborsare dal fisco già a luglio eventuali crediti.

Chi non è obbligato a presentare

 Quadro D

 Qualcosa di nuovo

 Quadro E

Basta una penna

 Quadro F

 Quadro "Totale redditi dei terreni"

Diminuire l'acconto

 Quadro A

 Conservate i documenti

 Quadro B

Dove va a finire il 730

 Quadro C

L'esempio del Sig. Bianchi

CHI NON È OBBLIGATO A PRESENTARE
Prima di imbarcarvi nella compilazione, verificate se siete tra coloro che sono costretti a presentare la dichiarazione dei redditi. Alcune categorie di contribuenti, infatti, non hanno questo obbligo (né per il modello UNICO, né per il 730). Ma, seppur non costretti, potreste comunque avere convenienza a sfruttare il modello 730 se avete:
- spese deducibili dal reddito;
- spese che danno luogo a oneri detraibili;
- crediti d'imposta derivanti dalla precedente dichiarazione che avete deciso di scalare dal debito d'imposta di questa dichiarazione;
- crediti d'imposta derivanti dai precedenti versamenti di acconto, che potete scalare dal debito d'imposta di questa dichiarazione.
Se vi trovate in una di queste situazioni, non snobbate il 730: potreste perdere la possibilità di ottenere rimborsi immediati.

Vediamo chi non è costretto a presentare la dichiarazione dei redditi.

Coloro che possiedono solo reddito di lavoro dipendente (o sola pensione) corrisposto da un solo datore di lavoro o da un solo ente pensionistico e chi possiede, oltre a questi redditi, il solo reddito dell'abitazione principale se questo non supera, rapportato all'anno, l'importo di 1.800.000 lire. Come sopra, anche se il reddito è percepito da più datori di lavoro, a patto che sia richiesto a ciascuno dei successivi datori di lavoro di tenere conto, nel calcolo delle ritenute, dei redditi erogati nei lavori passati. I dipendenti che hanno avuto soltanto redditi da lavoro (anche da più datori), ma per un ammontare complessivo non superiore a 9.100.000 lire e a condizione che le detrazioni da lavoro dipendente gli spettino per l'anno intero. Chi possiede solo reddito da fabbricati derivante dall'abitazione principale e sue eventuali pertinenze (box e cantine) per un importo non superiore a l.800.000 lire. I titolari di reddito di lavoro dipendente e altri redditi (che non siano d'impresa o professionali, ovvero che non richiedano partita IVA) sui quali l'IRPEF risulti, al netto delle detrazioni di imposta, non superiore a 20.00 lire. Coloro che hanno solo redditi da terreni i fabbricati di importo complessivo non superiore a 360.000 lire. Coloro che possiedono solo redditi eseni (cioè pensioni di guerra, pensioni privilegia te ordinarie corrisposte ai militari di leva pensioni sociali) o soggetti a ritenuta alla fon te a titolo d'imposta (come gli interessi su conti correnti bancari e postali, gli interess sui BOTo su altri titoli pubblici).

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Qualcosa di nuovo
Anche quest'anno il fisco ha ritoccato qualcosa, ma le novità relative al 730 sono meno sostanziose rispetto al 1999.
- Da quest'anno possono presentare il modello 730 anche tutti coloro che dichiarano per conto di minori e di persone incapaci. Resta esclusa dal 730 solamente la dichiarazione dell'erede per conto di persona deceduta.
- Possono presentare il 730 anche i contribuenti che non abbiano percepito redditi di lavoro, a condizione che abbiano comunque percepito solo i redditi indicati nei quadri A, B e D e che siano coniugi di un lavoratore dipendente che possa presentare il modello 730 oppure di un autonomo retribuito con ritenuta d'acconto (a condizione che il rapporto di lavoro sia attivo nel periodo di liquidazione dell'imposta giugno/luglio se non si rateizzano gli importi a debito).
- Da quest'anno è possibile redigere la dichiarazione in euro, barrando l'apposita casella sul frontespizio, a destra del codice fiscale. Chi redige la dichiarazione in euro non potrà però nel 2001 presentare una dichiarazione in lire.
- Nel quadro C compare l'indicazione della ritenuta per l'addizionale comunale all'IRPEF effettuata dal datore di lavoro.
- Scompare dopo qualche anno il modello per la destinazione del 4 per mille ai partiti politici.
- Trovano applicazione nel 730/2000 le agevolazioni per i contratti d'affitto a canone convenzionale, che prevedono un abbattimento del 30%.
- Viene introdotta un'ulteriore detrazione per gli inquilini: se avete un reddito inferiore a 30 milioni, viene attribuita una detrazione di 640.000 lire da ripartire tra tutti gli intestatari.
Se il vostro reddito è superiore a 30 milioni, ma inferiore a 60, la detrazione complessiva scende a 320.000 lire.
- Vengono chiariti meglio i poteri e le competenze dei CAAF: si sottolinea, in particolare, che la presentazione al CAAF della dichiarazione compilata per intero è gratuita, e che il CAAF ha l'obbligo di controllare la documentazione di supporto della dichiarazione.
Ricordiamo che per il datore di lavoro l'assistenza fiscale è facoltativa: informatevi per tempo, per sapere se il vostro ha deciso di assistervi o no.

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Basta una penna
La compilazione del 730 è piuttosto semplice. Mancano i quadri più complicati, come il quadro RN (riservato al calcolo dell'IRPEF): questi calcoli vengono riservati al datore di lavoro o al CAAF: voi dovete limitarvi a inserire i dati nelle righe giuste. Ricordate però che in taluni casi il 730 non basta. E' necessario compilare anche uno o più quadri del modello UNICO (ferme restando le modalità di liquidazione agevolata delle imposte tramite il datore di lavoro) nei seguenti casi:
- se avete percepito redditi di capitale di fonte estera ai quali non è stata applicata l'imposta sostitutiva (controllate la certificazione degli intermediari), dovete compilare oltre al 730 anche il modello UNICO, quadro RM. Se avete altri redditi di fonte estera (es. casa-vacanze a Nizza) dovete invece compilare oltre al 730 il modello UNICO, quadro RW;
- se avete redditi da plusvalenze finanziarie e non avete optato per il regime del risparmio amministrato o del risparmio gestito, insieme al 730 dovete presentare il quadro RT del modello
UNICO;
- gli amministratori di condominio, se sono ammessi al 730, devono presentare anche il modello UNICO quadro SW con i dati sui fornitori del condominio. Se vi rivolgete a un CAAF deve essere presentata obbligatoriamente la documentazione di tutti i redditi e gli oneri iscritti in dichiarazione.

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Vediamo come compilare il modello e quali documenti è necessario o opportuno procurarsi e conservare.
Quadro "Totale redditi dei terreni"
Da compilare se non ci sono state variazioni: dovete riportare i dati che trovate sul rigo 1 del prospetto dì liquidazione rilasciato dal CAAF del 730/99 o quello nella dichiarazione UNICO 99, e quindi l'ammontare delle rendite catastali comprensive della rivalutazione. Se preferite potete in alternativa compilare analiticamente il successivo quadro A.
Quadro A
Dovete compilare una riga per ogni partita catastale (anche per quelle non variate) riportando i dati che trovate sulla visura catastale senza operare rivalutazioni (ci pensa il CAAF). Se un modello non vi basta, non c'è nessun problema: procuratevene un secondo e numerate i modelli nell'apposito riquadro in alto a destra. Il quadro è invariato rispetto allo scorso anno, mentre è stato introdotto un nuovo codice per il campo 7 ("casi particolari"). Se concedete in affitto il fondo a titolo principale a un imprenditore agricolo minore di 40 anni, indicate "4" nella casella. Non verrà applicata la rivalutazione della rendita dominicale pari all'80%.

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Quadro B
Noterete che non è più possibile indicare sinteticamente il totale dei redditi dei fabbricati: questo è dovuto all'introduzione di tutte le agevolazioni che vi abbiamo più sopra segnalato. Se avete acquistato una nuova prima casa e non aveteusufruito del credito d'imposta pari all'IVA o all'imposta di registro sul primo acquisto, potete ottenere il rimborso del credito compilando il rigo B9. Se il condominio ha spazi comuni titolari di una rendita catastale autonoma, questa deve essere dichiarata dal condominio solo se viene attribuita una quota di rendita superiore a 50.000 lire.
Il quadro si arricchisce di una sezione (righi B11-B13) destinata a riportare gli estremi della registrazione dei contratti di locazione a uso abitativo con canone "convenzionale", per la riduzione dell'affitto imponibile al 70% del valore contrattuale anziché all'85%. I primi due campi di queste righe non si riferiscono alla registrazione del contratto, ma sono le coordinate di riferimento dell'immobile all'interno del quadro (ad esempio N.Ord. "B3" Modello n° "1"). Se da diversi anni non fate stampare una rendita catastale, vi consigliamo di fare un salto al catasto muniti delle "coordinate" dell'immobile e farvi stampare i dati della rendita. Con una spesa di poche migliaia di lire vi mettete al riparo dai rischi che derivano da variazioni della rendita o da un errore dì lettura commesso negli anni precedenti. Da conservare: copia delle rendite stampate al catasto.

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Quadro C
Qui vanno indicati i redditi da lavoro dipendente (o pensione) e assimilati.
- Nella prima sezione dichiarate i redditi per i quali vi spettano le detrazioni di imposta (stipendio e pensione), usando una riga per ogni reddito. Se nel corso del 1999 avete cambiato lavoro ma avete chiesto al nuovo datore di tenere conto dei redditi percepiti durante il precedente impiego, compilate una sola riga della sezione, utilizzando i dati dell'ultima certificazione dei redditi ricevuta. Vi consigliamo, dunque, di sfruttare la possibilità di chiedere al vostro nuovo datore di lavoro di tenere conto dei precedenti redditi. La riga C5 è riservata al numero di giorni per i quali vi spettano le detrazioni, informazione che potete trovare al punto 11 della certificazione.
- Nella sezione II, infine, vanno riportati i redditi assimilati (redditi che fiscalmente vengono trattati in modo simile a quelli da lavoro dipendente o pensione, con l'unica differenza che per i redditi assimilati non spettano le detrazioni riservate al lavoro dipendente). I più comuni sono:
- gli assegni periodici ricevuti dal coniuge in casi di separazione legale, divorzio o annullamento del matrimonio;
- rendite vitalizie o altre rendite periodiche;
- altri assegni familiari o testamentari;
- i compensi percepiti dai medici per attività intramuraria.
- Nella sezione III indicate l'ammontare delle ritenute subite come risultano dal modello CUD 2000 (punti 9, 16 e 18). Ricordate di conservare una copia della certificazione del datore di lavoro.

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Quadro D
E' la zona destinata a tutti i redditi diversi dal lavoro dipendente o dalla pensione che possono essere dichiarati con il 730. Sono elencati in dettaglio e inseriti in ogni riga del quadro. I più importanti sono i redditi di capitale derivanti da azioni o quote di società di capitale, i redditi da collaborazioni coordinate e continuative, i redditi da lavoro autonomo occasionale e i diritti d'autore, brevetto o simili. Non devono essere dichiarati i compensi percepiti dal familiare titolare di attività di libera professione.
Una nota: se per i vostri investimenti avete scelto il regime del risparmio amministrato o gestito, tutti gli investimenti effettuati tramite la banca o l'intermediario non entrano nella dichiarazione, ad eccezione di alcuni casi particolari. Per ciascuno di questi redditi avete ottenuto (e dovete conservare) da chi ve li ha corrisposti una certificazione dei compensi e delle ritenute, che deve esservi obbligatoriamente spedita entro il 28 febbraio. Se non vi è ancora arrivata richiedetela con una raccomandata e recuperate la documentazione in vostro possesso (ricevute ecc.), così in caso di controllo il fisco non potrà contestarvi l'assenza del documento.

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Quadro E
E' proprio in questo spazio e precisamente nella sezione I che vanno indicate le spese detraibili nella misura del 19%. Le spese mediche sono state raggruppate su un'unica riga, in cui inserire sia quelle generiche che quelle specialistiche. Sulle spese mediche vi è una franchigia di 250.000 lire. Tutto questo non influisce minimamente sulla compilazione, ma è bene saperlo comunque per evitarvi sorprese quando riceverete il prospetto di liquidazione.
- Nella E1 vanno segnate le spese mediche, ad eccezione di quelle che vi sono state rimborsate. Indicate anche l'importo presente al punto 26 del CUD aumentandolo della franchigia.
- La riga E2 riguarda le spese sostenute per far muovere o trasportare le persone che hanno difficoltà motorie, comprese quelle per sussidi tecnici e informatici usati per facilitare l'autosufficienza di queste persone e quelle riportate al punto 52 della certificazione. Sulle spese della E2 non vi è alcuna franchigia. Nella sezione II sono compresi gli oneri deducibili. Non scordatevi di inserire nella riga E16 la quota di tassa salute pagata con l'assicurazione RC auto. Ricordate di inserire nei righi da E6 a E15 anche gli eventuali importi che trovate sul CUD.
Nella sezione III vengono indicati i dati necessari per la detrazione del 41% sugli interventi edilizi. Il codice fiscale da indicare nel rigo E23 e successivi è quello del soggetto che ha presentato la richiesta di detrazione al centro di servizi se è persona diversa dal dichiarante. Nei riquadri relativi al numero delle rate indicate "2" nel riquadro 5 o 10 se il lavoro è del 1998, se è del 1999 "1". Conservate tutta la documentazione di supporto, per esempio:
- per le spese mediche: fatture, ticket e ricette con gli scontrini della farmacia;
- per gli acquisti di medicinali da banco, conservate lo scontrino "parlante" con indicazione del vostro codice fiscale, o una dichiarazione del farmacista che attesta che avete sostenuto voi la spesa (con gli scontrini) o una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà che rilascerete in Comune in cui dichiarate di avere speso una cifra pari alla somma degli scontrini per cure mediche destinate a voi o a familiari a carico.
- Per la detrazione del 41% la richiesta avanzata al centro di servizio, le fatture delle ditte esecutrici e la disposizione di bonifico bancaria. Se le spese sono condominiali basta l'attestazione dell'amministratore di condominio che gli adempimenti richiesti dal fisco sono stati eseguiti e che la somma da voi versata corrisponde a quanto dichiarato. Ricordate che in via generale per ammettere la detrazione fiscale di una spesa deve esserci sempre la prova di questi due elementi: la natura della spesa e il soggetto che l'ha sostenuta.

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Quadro F
Ogni sezione di questo quadro ha una ragion d'essere diversa. Indicate:
- nella sezione I, i versamenti di acconto effettuati nel 1999. Se sonostati già versati dal sostituto d'imposta che vi assiste non dovete indicare niente;
- nella sezione II, le ritenute non indicate nei quadri precedenti del modello (riguardano sostanzialmente ritenute su contributi ad agricoltori);
- nella sezione III, gli eventuali crediti di imposta derivanti dalla precedente dichiarazione (ovviamente solo se non avete usufruito, l'anno scorso, dell'assistenza fiscale);
- nella sezione IV, i dati necessari per la concessione della detrazione per gli inquilini, basta indicare per quanti giorni del 1999 è stato in vigore il contratto e la percentuale di spettanza (contratto intestato ad un solo inquilino "100", contestato a due coniugi "50", ecc.);
- nella sezione V, vanno indicate le eventuali ritenute non versate dal datore di lavoro per eventi eccezionali (alluvioni ecc.) per la quale non sono ancora state predisposte le istruzioni;
- nella sezione VI, avete la possibilità di rateizzare il pagamento delle imposte. Le rate variano da 2 a 5 e sugli importi differiti viene applicato l'interesse dello 0,5% mensile. Va inoltre segnato l'importo di eventuali minori acconti da versare quest'anno, se pensate di guadagnare di meno nel 2000 (vedi il riquadro "Diminuire l'acconto?");
- nella sezione VII, i redditi percepiti all'estero, che servono al datore o al CAAF per calcolare i crediti di imposta che vi spettano; ricordate che se avete percepito redditi di capitale all'estero o detenete investimenti finanziari all'estero dovrete compilare anche il quadro RW del modello UNICO entro il 31 di luglio;
- nella sezione VIII i redditi soggetti a tassazione separata, come ad esempio i redditi da capitale percepiti dagli eredi, i trattamenti di fine rapporto derivanti da lavoro dipendente o da collaborazione coordinata e continuativa, le imposte od oneri rimborsati nel 1999.
Alla fine ... non dimenticatevi di firmare!

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Diminuire l'acconto?
Gli acconti sull'imposta (IRPEF e tassa salute) dell'anno successivo sono da quest'anno pari al 92% del debito d'imposta risultante dalla dichiarazione dell'anno in corso. Se l'imposta è inferiore a 500.000 lire l'acconto va versato in una sola rata a novembre, se no in due rate, di cui la 1^ entro il 31 maggio e la 2^ entro il 30 novembre (se sotto le 100.000 lire non va versato l'anticipo). A fare i conti ci pensa il vostro datore di lavoro. Se però siete convinti che quest'anno i vostri redditi, e di conseguenza le imposte, saranno sensibilmente inferiori, potete versare solo una parte di anticipo o non versarne una lira. Basta che indichiate il minor importo che avete intenzione di pagare alla riga F7. Prima, però, dovete calcolare bene il nuovo acconto Un'operazione nient'affatto semplice e ad alto rischio di errore. E, se calcolate un acconto troppo basso, il fisco potrebbe anche farvi pagare delle soprattasse (30% più interessi legali). Il nostro consiglio è di fare questa operazione solo se il vantaggio è elevato, se cioè prevedete che i redditi nel 2000 saranno molto inferiori a quelli del 1999. Ricordate che avete tempo fino al 30 settembre per comunicare il minore secondo acconto da versare al vostro datore di lavoro.

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Conservate i documenti
Per la destinazione dell'8 per mille è necessario presentare il modello 730-1. Va inserito nell'apposita busta allegata al modello, da firmare all'altezza dei lembi di chiusura. La busta va poi messa in una più grande, quella destinata al 730. Vi recherete poi al CAAF o dal datore di lavoro (se offre assistenza fiscale). Il CAAF ha l'obbligo di controllare la conformità della dichiarazione con i documenti di supporto: mettete quindi in borsa anche fatture, ricevute e attestazioni che avete usato per la compilazione del modello. Al 730 non va allegata nessuna documentazione. Ciò non significa che possiate buttare al vento la documentazione subito dopo la consegna del modello. Infatti è obbligatorio conservare per 4 anni tutti i documenti che vi sono serviti per compilare la dichiarazione (la certificazione di redditi e ritenute, le fatture o le ricevute relative agli oneri che avete dedotto o detratto e così via), salva però una eventuale proroga del termine per l'accertamento da parte del fisco. Sino alla scadenza del termine, l'Amministrazione finanziaria potrebbe infatti chiedervi in qualsiasi momento di esibire i documenti. Se non li trovate, potreste vedervi piovere addosso sanzioni molto severe. Conservate quindi i documenti almeno fino al 31.12.2004. A questo punto il vostro viaggio è finito. Sarà il datore di lavoro o l'ente pensionistico a riscuotere o pagare per conto vostro.

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Dove va a finire il 730?
Il CAAF (o il sostituto d'imposta) provvede a controllare il 730 che avete compilato verificando che abbiate indicato correttamente gli oneri deducibili, le detrazioni e i crediti di imposta. Entro il 15 giugno vi consegnerà il prospetto di liquidazione dell'IRPEF, incluso nel 730-3. Nel prospetto sono indicati:
- gli elementi del calcolo dell'imposta;
- l'importo del conguaglio finale, a debito o a credito;
- gli importi dei versamenti di acconto eventualmente dovuti.
Se siete a debito
Lo vedrete dal prospetto di liquidazione: il sostituto d'imposta non farà altro che detrarre saldo ed eventuale primo acconto dal vostro stipendio (o dalla pensione) di luglio. Se gli importi superano l'ammontare di stipendio o pensione, la parte residua viene trattenuta dalle retribuzioni dei mesi successivi (fino a dicembre), con una maggiorazione dell' 1% mensile. E se alla fine dell'anno il debito non è ancora stato saldato dovrete effettuare il versamento dell'importo mancante al Concessionario della Riscossione (un'eventualità poco frequente). Stesso meccanismo per eventuali acconti dovuti nel mese di novembre: il relativo importo viene detratto dalla retribuzione di novembre e, se non è sufficiente, da quella di dicembre.
Se siete a credito...
vi ritrovate il rimborso nella busta paga (o nella pensione) di luglio: il sostituto d'imposta riduce le ritenute sulla vostra retribuzione. Se questo importo risulta insufficiente. il sostituto continuerà a ridurre le ritenute nei mesi successivi, fino a dicembre. Dopo, potete passare il testimone alla prossima dichiarazione del redditi.

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L'esempio del Sig. Bianchi
Umberto Bianchi lavora presso una piccola azienda di Milano, la RTA. Per uscire dal tunnel della dichiarazione dei redditi, si è rivolto ad un CAAF e ha comunicato alla RTA la propria intenzione di volere optare per il 730. Che fa Bianchi? Prima di tutto impugna la penna e scrive il codice fiscale, gli altri suoi dati e quelli relativi alla moglie Luisa e ai figli Giovanni e Paola. Alla sinistra di queste due righe barra le caselle "F". Scrive più in basso i dati identificativi del suo datore di lavoro.

Poi, passa ai quadri.

Quadro A
Il fortunato Bianchi possiede due terreni, ereditati entrambi molti anni or sono. Dal momento che nel 1999 non ci sono state variazioni si limita a compilare la riga A del quadretto "Totale reddito dei terreni" , copiando nelle colonne 1 e 2 il totale del reddito dominicale e del reddito agrario indicato sul prospetto di liquidazione del 730 dell'anno precedente. Di conseguenza, non deve compilare il quadro A.

Quadro B
Nel 1999 Bianchi ha acquistato una casa per investimento il giorno 1° marzo, concessa in locazione dal 1° aprile con canone convenzionale di 12 milioni di lire annue (ha incassato quindi oltre alla caparra 9 milioni di affitto nel 1999); possiede inoltre l'abitazione principale di cui è proprietario al 50% con la moglie una casa in campagna ereditata alcuni anni prima da uno zio. La rendita di queste case è rispettivamente di 800.000 lire per la casa al affittata, di 1.400.000 per l'abitazione principale e di 900.000 per la casa in campagna.

Quadro C
Come redditi da lavoro dipendente, il signor Bianchi ha solo lo stipendio della RTA
per 45.000.000 di lire. Quindi deve compilare solo la sezione I, ma non la sezione II (perché non possiede redditi assimilati al lavoro dipendente per i quali non spettano le detrazioni). Avendo lavorato per tutto l'anno e non avendo usufruito di periodi di aspettativa per i quali non spettano le detrazioni, alla riga C5 indicherà 365.

Quadro D
Oltre al suo lavoro alla RTA, l'ambizioso Bianchi collabora ogni tanto come consulente con la rivista "Fiori". Alla riga D3, colonna 1, segnerà l'importi lordo che gli è stato corrisposto (8.000.000 di lire) e nella colonna 3, l'ammontare delle ritenute subite (1.600.000 lire). Gli importi si trovano
nella certificazione ricevuta dalla rivista con cui collabora.

Quadro E
Bianchi compila tutte le sezioni. Infatti, può detrarre:
- una fattura del dentista per 800.000lire (riga E1):
- le ricevute dei pagamenti delle rate del mutuo sulla prima casa. Il mutuo ammonta, tra interessi passivi e quote di rivalutazione (li trovate sui bollettini che vi manda la banca), a 10.000.000 l'anno, di cui 8.000.000 di capitale e 2.000.000 per interessi. Attenzione: se è cointestato non è possibile che il coniuge detragga sul suo modello l'intero ammontare per interessi, neppure se l'altro coniuge è a carico. Non sarebbe cioè possibile che il signor Bianchi indicasse 2.000.000 di lire e la moglie niente.
Il nostro amico ha infine usufruito della detrazione del 41% nel 1998 per il rifacimento della facciata del condominio per una quota di spesa di 15 milioni (va inserito il codice fiscale del condominio) e nel 1999 ha sostituito la caldaia nell'abitazione principale, installando il condizionatore nelle camere. con una spesa complessiva di 10 milioni.

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