Ho sognato città
invisibili,
dove risiedevano solo artisti.
C'erano saltimbanchi, poeti, attori,
pittori, acrobati, contorsionisti, trampolieri,
mimi, ormai prossimi a firmare l'armistizio
con la realtà. E quando la loro penna
stava scrivendo ho sentito i singhiozzi
del cielo. Ho visto stelle cadere. Fermarsi
comete. Le maree ribellarsi alla luna.
Le strade senza nome battezzarsi l'un l'altra.
Ma avevano avuto fortuna. L'inchiostro era
simpatico. Si rinfrancarono gli artisti.
Si rinfrancò la luna. |
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