Non sospirare mai sullo
sguardo
di una passante, sul gioco di sponda
di sguardi incrociati dal finestrino
con la ragazza seduta sul treno
del binario parallelo. Non sospirare,
soffermandosi ad ogni bivio del passato,
pensando a ciò che poteva essere e non è stato.
Non chiedersi mai quale sarebbe stata la trama
del nostro destino in un luogo appena accennato,
dove il treno non ha sostato, o nelle città dai bei
gerani, che mai ci hanno visto, che mai ci vedranno.
Non chiedersi mai se lasceremo una traccia alla nostrapartenza.
Non chiedersi mai quale
mano d'angelo,
quale frammento del nostro sogno scacci l'ombra
della morte dal nostro sonno. |