E' sfuggito irreprensibile
in un angolo morto del ricordo
il rossore del suo volto,
il timbro della sua voce,
il calore delle sue mani.
Ora la cerco inutilmente nelle stanze
della mia memoria.
Un tempo si sfiorarono
i nostri respiri. Si congiunsero
le nostre ombre.
Adesso non so se i suoi anni
piangono per amori mai nati,
se in lei vincono rimorsi o rimpianti.
Adesso non so quali tremiti astrali,
quali fremiti nei prati le sue parole
chiamano quasi amore. |
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