AnchePOESIA

Da IMPERCEZIONI di Evidda (6/10/2003)

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I portuali,
avvolti in un sudario di nebbia
strascicano passi stanchi. Guardano
luci soffuse di lampare ed insegne di locali.
Cadetti dell'accademia navale nelle vie storiche
del centro approcciano bellezze locali, che
cercano di non pronunciare espressioni veraci
per timore di apparire scurrili, provinciali.
Il corso di Livorno è da sempre un pantagruelico
trespolo, su cui si accovacciano ingenue civette
per far da specchio alle allodole dei cadetti.
Sciami iridescenti di navi, allineate all'orizzonte,
si susseguono negli occhi dei passanti. L'impeto
maestoso del maroso modula sfrigolii, schiocchi
di rami nelle fronde mediterranee del lungomare,
lambisce ogive di volti trasognanti, appoggiati ai
parapetti gelidi della passeggiata, oppure riparati
sotto le pensiline dei bar.
E' già calato il sipario del giorno.
Oltre l'orizzonte si sono già involati quei toni di
luce,
quelle tinte uniche di colori,
che nella memoria sono pagine di stagioni.