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....il brusìo,
prima insolente, ora calato gradualmente, lascia i miei occhi
divorare il parco smarrito ed il vuoto incombente... il lampione
a cui sono appoggiato rivela i primi segni di cedimento elettrico...la
luce sembra "svenire", non rimane altro che un "fiocco"
gracile e sterile... le prime leve di buio mi accolgono...pronto
a farmi assorbire dalla caleidoscopicita' notturna... timidi
accordi garbatamente distorti cedono il passo ad un debordante
"cross-over" trippy-chitarristico... si apre uno scenario,
split-screens che si alternano mentre altissime note di chitarra
stridono la loro inquietitudine... un fotografo... un fotografo
incessantemente scatta, rubando al tempo piccoli lembi di sconfinati
prati e strade ribollite, in piena frenetica rivoluzione, gente
che corre, scappa, cade, piange, si rialza e viene picchiata,
tramortita... fuggiasco libertario-anarcoide ma senza un perche'
si stacca coraggiosamente dal branco tumultuoso ed instabile,
per ritrovarsi, sanguinante ad un labbro e coi capelli imbevuti
di gesso e polvere, immerso nella convulsa, impazzita festosita'
di un popolo irto di nevrosi ed dubbiosi ideali, sciocchi ideali
pacifisti che non troveranno mai compiutezza; sul palco un rozzo
combo di musicisti digrigna i denti e distorce labbra e piu'
parti di viso.... d'improvviso il brano viene troncato a meta',
e tutti gli strumenti scaraventati sul palco, la sala e' in fiamme!!...
il pubblico consegna ritualmente la propria anima alla suprema
iniziazione introdotta dal concerto....... non si distingue piu'
la ragione dall'atto di sconsiderata irrazionalita'...... e'
un ammasso di corpi fluttuanti da un estremo all'altro del locale........
l'unico squarcio musicale e' rappresentato da un fuzz-box e continuo
feed-back inarrestabile, insolente, sventra-cristalli, quel fumo
che sale, le fiamme salgono alte mentre brandelli di strumenti
vengono consegnati ad un pubblico onnivoro e cannibale, incapace
di controllarsi, inetto, troppo idiota per distinguere un suono
dall'altro....... esso vorrebbe nutrirsi di loro, ed accaparrarsi
con inaudita ferocia ed infinito egoismo scampoli di gloria che
mai avranno... perseguitano, loro, patetici idealisti del cazzo,
a rincorrere piccoli frammenti di fama... quella fama che fino
ad ora hanno solo visto in televisione......... Il Dio sceso
dall'Olimpo tanto venerato fino a pochi attimi fa, si rialza
dal palco, annientato da allucinogini e trip-lisergici, egli
pensa di stare facendo l'amore con piu' corpi, nella Valle Della
Morte; barcolla, ha estatiche visioni, ed inesorabile sara' la
sua caduta di angelo cacciato dal Paradiso..... penosamente strisciante
ai lati del muro.... annega nel suo ego e viene risucchiato da
spirali di follia...... prima di vomitare il proprio malessere
su di una giovane puttana incontrata durante uno sporco, oscuro
cammino, lei, nuda e senza scarpe, indifesa, calpestata in faccia,
stuprata, stritolata nel suo patetico orgoglio di donna fra tante
donne.... donne che amano vivere nell'eterna dissoluzione, hanno
come unico accertato ideale il peccato e come credo forme sconfinate
di lussuria... tentano una evasione, poi inghiottite inesorabilmente
dal "pozzo dell'ingordigia", inseguono uno scampolo
di sincero amore, per finire ai bordi di una discarica con 20
coltellate sulla schiena........ i loro corpi lasciati sanguinare
in angoli nascosti e mai battuti di campagne aspre, aride, senza
o quasi vegetazione....... l'odore del sangue, ancora fresco
di feticismi e rituali che non verranno mai in superficie....esso
viene confuso con i casuali sprazzi di verde intorno ai corpi
martoriati.......... una candela si accende mentre altre 100
si spengono....... Un incompiuto dipinto: esso raffigura, "ospita"
la pazzia; bozze di colore senza un comune denominatore, la inconvertibile
solitudine di un pittore al centro di un campo di grano, mentre
i compaesani ballano in paese; ode urla isteriche cosi' potenti
da dividere l'aria in due e avverte il vento scindersi in piu'
strali messaggeri di dolore. Le immagini vengono "tradotte"
sulla tela ancora "spoglia" e vergine, in attesa di
essere barbaramente attaccata dalla deviante, raccappricciante
fantasia dell'artista.... immagini che sembrano vivere autonomamente,
immagini che parlano ed emettono brevi sussulti, immagini che
hanno la forma di coltelli e spranghe d'acciaio, dentro questo
quadro di violenza e perdizione emergono colori e spruzzi aventi
la forza espressiva di affilatissime lame, lame strisciate con
sadica lentezza sulla fresca pelle di seno di donna..........tracciando
solchi dai quali sgorga il sangue legittimo figlio della bestia
peccatrice... ......le soffocate, distorte richieste di aiuto
corrono parallele alle spiccate, acuminate visioni del pittore,
i suoi occhi vengono risucchiati dal vorticoso caleidoscopio
"imprigionato" all'interno di questo decadente dipinto,
per un attimo egli ha l'impressione di sdraiarsi sui subliminali
impressionismi "partoriti" dalla sua creatura... ...nella
mente rimbombano monotematicamente gli stessi, sporchi 3-4 accordi,
quella canzone...... sempre la stessa..... un pianto strozzato
ed inconsolato, lacrime che piombano sulle vaschette colme di
accecante colore, un fiume in piena inarrestabile che travolge
l'uomo di fango e miseria.....finche' vedremo anche la Luna piangere
e colorarsi di rosso porpora, oscurandosi progressivamente, abbandonando
un cielo terso e senza stelle, mentre le nostre notti divengono
mono-colore, desolatamente prive di qualsiasi logica direzione....... E noi... piu' senza luce, piu' senza guida. Noi... piu' senza uno schizzo di sentimento..... Noi, solo noi.... e forse mai piu' noi...... Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail. |