AnchePOESIA

INTERROGATIVO

di Marco Saya (6/6/2003)

Commento all'articolo


Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato...
Una scissione? Le due parti si allontanano?
Il fisico saluta il costruttore dei ricordi per poi
morire in un ventre di un’altra...?
Un’altra terra?
Un altro oceano?
Un cielo che occhi hanno visto in tramonti
più o meno sempre uguali?
L’interrogativo si sarebbe sciolto a breve,
il tempo necessario per approdare
alla nuova riva.
Stremato decisi di abbandonare il corpo e
di consegnarlo al suo carnefice, la mia pila,
IO, un giocattolo con la carica a esaurimento.
Da bambino giocavo al dottore...
Ora un dottore diverso mi guarda per l’ultima volta
Prima di lasciarmi morire...o vivere.
Ma...perchè vivere ancora se tutto è vissuto?
O...perchè morire se tutto è già morto?
La dolce morte (vita) accolse tra le sue braccia
Le due parti e il malato terminale potè morire
O vivere...