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Il principio su cui si pone
(o meglio: "si siede") la mia esistenza verte su una
questione di forte, inconvertibile ed irrinunciabile senso anarchico,
dovuto alla mia pedissequa reticenza a non voler dividere troppe
emozioni con tutti coloro che definisco stolti per natura, individui
inetti dagli approcci bislacchi incapaci di donare qualche nitida,
pura sensazione, del tutto estranei al concetto di elevata sensibilita'
di cui il sottoscritto e' un incontrastato alfiere. La mia follia
(una follia follemente anarchica) e' la sintesi del rifiuto delle
convenzioni dogma-paradigmatiche della Societa' odierna, una
Societa' che si rivela "handicappata" e spesso priva
di capacita' comprensorie nei confronti di esseri umani spossati,
atrofizzati dall'indifferenza generale che li attornia. Il mio
e' un giudizio severo che non potra' essere "barattato"
con quello di nessun'altro. Oggi piu' appari penoso e affogato
nei cliche's e piu' riscuoti "audience" tra le fila
di un malato, iper-corrotto mondo adulto. L'artificiosita' e'
uno stemma che puo' apparire necessario onde volersi emergere
dal grigiore quotidiano, ma che in realta' non fa che produrre
"oggetti" in serie, in un processo molto simile a quella
di una catena di montaggio... E, per naturale conseguenza, si
manifesta' la tragicita' di un pensiero che diventa automaticamente
un "non-pensiero", disconnesso, impersonale, anti-originale
ed iper-convenzionalistico, spesso bislacco la cui inutilita'
comporta una sterilita' comunicativa responsabile in un secondo
momento della morte dell'animo umano in quanto tale. L'uomo,
in principio, e' destinato ad evolversi. Chi non si evolve, avra'
molto poco di cui godere in vita, e, per logici derivati, ancor
meno da regalare al prossimo. Solo gli stolti non si evolvono.
Quegli stolti cosi' avidi di "lussuria mass-mediatica"
sempre in agguato ed in cerca di nuovi scandali, di nuovi pseudo-flirts
che nascono e muoiono nel giro di un giorno o poco piu'. La solitudine
(inconfutabile Dea Sopprimitrice del Male Altrui) nella mia esistenza
funge da spartiacque tra un mondo malsano ed un altro piu' pulito,
insolitamente depurato ed apparentemente inattaccabile, sorta
di fortezza inespugnabile creata piu' per necessita di auto-difesa
che per volonta' propria. E comunque insostituibile. Poi viene
la liberta', di cui la mia tanto decantata solitudine e' una
legittima "sorella": seguendo fedelmente una scala
di valori personale, essa risulta al primo posto, segnale questo
di come io non abbia alcuna intenzione di allinearmi alle convenzioni
borghesi-massificate, portatrici del Demonio-Denaro e causanti
profonda infelicita' collettiva. Il sottoscritto RIFIUTA il collettivo,
privilegia un'oligarchia, ovvero un governo per pochi eletti,
persone dotate di acume sensitivo e profondo ingegno del pensiero,
in grado di sapersi costruire un tracciato autonomo ed assai
distintivo rispetto al resto della "cosiddetta" umanita'.
Ed allora niente piu' spazio agli stolti iper-consumistici ed
inflazionati da un americanismo opprimente, corrosivo, detronizzante.
Siano accolti i bellicosi, rivoluzionari (quelli "VERI",
spinti da accertata necessita'), sovvertitori, creativi e distruttivi,
solitari ed incompresi. sturprati e depravati del pensiero, largo
dunque al POPOLO DEI "NON ALLINEATI" (e NON allineabili),
al rogo, come stregacce eretiche di molti secoli fa, gli incapaci
di pensare, progredire, stupire. Morire. Questi sono alcuni miei
principi. Ed altrettante dissonanze. Distorto, inevitabilmente.
Contorto, per dovere di una natura complessa e severamente intransigente,
convulsa, torbida, in perenne, sconsiderata tortuosita'. Distaccato.
E mai piu' ricongiungibile. Un lungo, esorcizzante respiro. Poi
l'abbandono a me stesso. E me ne andai. Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail. |