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Una macchina percorre
il tragitto affettando la nebbia di un giorno che non attende
altro che, stancamente, di morire... l'umidita' che ti entra
nella pelle e falcia il tuo sistema immunitario... e' buio ed
il muro bianco diviene sempre piu' spesso... d'improvviso il
giovane autista arresta la macchina e spegne il motore... in
sottofondo glaciali accordi suonati al piano introducono schegge
musicali di assoluta atmosfericita', sono le 20:00 ed il giovane
uomo e' felicemente segregato all'interno della sua auto, in
mezzo ad un pezzo di tetra campagna, esiliatosi volontariamente
dal fumo nero della citta' popolata da individui senza identita',
gia' "deceduti" e sempre piu' inghiottiti dal potere,
cinico e devastante.... malattia, e' solo malattia, nessun vaccino
ti potra' curare, costretto ad un lento doloroso declino, piu'
nessuna primavera da attendere o da abbracciare, piu' nessun
calore dentro il tuo cuore... ragazza 18enne finisce con il viso
affondato sul cuscino, piange lacrime di sangue, un lurido e
stupido gesto d'amore, lei in ginocchio lui in piedi da perfetto
sadico nazista.... i suoi pensieri frantumati e poi destinati
al rogo....... nessun diritto di replica, solo morte del cuore,
pigra agonia delle ore, aspettando, inveendo, dormendo, sciocchi
pensieri, alimentati da visioni barbicanti su muri bianchi tutto
d'un tratto colorati e difformi, schizzati ed opprimenti... una
larga bocca di orco sembra volerti inghiottire tutto d'un fiato,
per non lasciarti il tempo di gridare o piangere, scappi ma il
tuo insano, lussurioso egoismo ti da' la caccia spietatamente,
sei all'ultimo stadio, il tenente di polizia contro tutto e tutti
inverte il pronostico e cattura il serial-killer... di lui fra
poche ore non rimarra' che polvere... il mondo si trovera' ulteriormente
"dimagrito", domani all'alba... il sangue dell'ultimo
martire sacrificato per un attimo dipinge il monotono, asfittico
bianco nebbioso, regalando all'ascoltatore attimi di spodestante
imprevedibilita'......................................................
............. finche' egli non si decidera' a spegnere lo schermo
e chiudere gli occhi, appoggiandosi oziosamente sui propri pensieri....
ed intanto |