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............il pubblico
ondeggia e si trova ingabbiato in una realta' virtuale, imprevista
ed ammaliante, nessuna distorsione, nessuno strumento, voci bianche
si sovrappongono milioni di volte, mentre voci subliminali completano
il processo di inghiottimento, muovendosi come vortici concentrici
minacciosamente ascendenti come scalinate verso la Terra degli
Angeli, immagini filtrate di volti non identificabili, il pubblico
risucchiato da questo tornado di colori, un caleidoscopio di
percezioni e stati emotivi accelerati ed aggressivi, autentico
inusuale pasto per la mente dei presenti, coralita' multi-ottave
si rincorrono, si spogliano, si abbattono e si ricompongono,
tutto appare come un viaggio eterno dove un'infuocata, contaminante
psichedelia si impadronisce dello spettatore mentre sullo schermo
una moltitudine di festosi bambini cantano a squarciagola la
loro innocenza e chiedono solo ai partecipanti di girare in tondo
al cerchio dell'amore, e tutti noi ci stacchiamo dalle sedie
onde raggiungere i protagonisti sul palco, un palco immaginario
ed inconsciamente costruito dai nostri pensieri, perfetto dipinto,
un insieme di bozze animate dal desiderio di quei pochi sognatori
rimasti e dispersi negli angoli piu' remoti, segregati nel loro
manicomio, non voluti dalla societa', ma per questo ancora piu'
sognatori di prima. Riprende il coro di voci bianche contrappuntato
da un inedito vociare e tagliente strillio di infanti traditi
dal loro irresistibile disorientamento all'interno di un bosco
da loro creato, un bosco senza soluzione di continuita', e per
questo immortalato nella nostra coscienza ed ora divenuto un
pesante ricordo, vagamente allontanato da un timido e discreto
pianto di una fanciulla accanto a me, forse anche lei dispersa
nelle sue irrisolutezze oramai croniche... e' tutto come un viaggio indietro nel tempo, dove alla fine di esso ci troveremo piu' giovani o piu' anziani, mentre facce schiacciate e dilatate compaiono sullo schermo seguendo armonicamente le sequenze umorali di frammenti musicali senza un inizio ne' una fine, sullo schermo vengono tradotte immagini annuncianti l'apocalisse gravemente sottolineate da orchestre impazzite i cui strumenti vertiginosamente formano un crescendo musicale magmatico vulcanico per esplodere poi in un accordo atonale senza soluzione di continuita'.... stanze addobbate di specchi circolari d'improvviso mostrano qualche timida incrinatura, per poi infrangersi fragorosamente e disperdere i cocci di vetro come vengono lasciati dispersi sciocche illusioni e selvaggi capricci in un tempo in cui l'incomprensione viene vista come unico accertato comune denominatore e l'irrazionalita' l'acquisito valore dei prossimi millenni a venire.......... Buio in sala, ora...... Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail. |