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...assuefatto nella mia
inconscienza di bambino ribelle e straordinariamente inquieto,
turbato e torturato... prende il suo libro e tenta una vana concentrazione
su di esso, ma echi di un passato recente lo sovrastano e cade
nell'oblio piu' impertinente, cade nel sonno e spiaccica la faccia
sulla pagina n. 147...poi...... il vuoto... un attimo di pace,
il silenzio avvolge la mia pazzia e placo ogni piu' velleitario
desiderio, nella speranza di trovare un briciolo di calore al
mio risveglio... Risveglio: di nuovo quell'eco, accordi di pianoforte
solenni e spettrali, ritagli di giornale riportanti tragedie
sulle strade, il vecchio Lord si e' spento mentre era alla guida
della sua Austin d'annata, 1966, e' finito nel lago con la sua
vettura ed il suo ego, gia' sbriciolato dagli acidi che usava
prendere per colazione...... la TV: di nuovo la guerra, di nuovo
il conflitto, aerei che bucano il cielo, mentre gli accordi di
piano si fanno piu' caldi e nevrotici, seguono il passo dei tamburi
che battono incessantemente ai funerali del milite scomparso
e mai piu' ritrovato, simbolo del potere rovesciato, effige,
icona del sangue versato dagli innocenti, popolo in attesa del
loro Messia, vana attesa, colpo di fucile alla schiena, lacrime
di una madre schiava dell'orrore di una figlia appena violentata
da un marine americano... drrrriiiinnnn.... la fottuta sveglia
suona ed io ricado pesantemente su me stesso mentre un violento
battito di cuore scandisce la lunga salita della giornata appena
sbocciata... e sebbene queste notizie siano piuttosto acide e
truculente, trattengo il respiro ammortizzando isterici urli,
del tutto incapace, comunque, di evitare un cronico pianto di
struggente dolcezza ed infinita iper-sensibilita', quasi fossi
stato io violentato.... un'orchestra impazzita strizza le note
fino allo spasimo, ledendo il mio umore, appena accecato dalla
luce di un Sole piu' insolente che mai, mentre scorgo, dalla
finestra, il lento fumo della fabbrica salire verso il cielo,
toccando, solleticando la prima nuvola del mattino... ora riaffiora
in me il ricordo di una stramba, bizzarra pellicola dove un'attrice
smarrisce il senno per uno scrittore di poesie decadenti ed impressioniste,
lui non ne vuole sapere, e l'attrice simula il suicidio durante
una scena improvvisata a teatro, sotto gli occhi dell'affascinante
scrittore... morta....... il regista, sgomento, rapito da un
simile atto di follia, ordina l'interruzione immediata dello
show... non ho retto... non sono riuscito a portare a termine
la visione... ho pianto... ho visto l'Inferno riflesso nei miei
occhi... rantolante mi sono diretto verso la cucina, per bere
il mio the' di mezzanotte... "corretto" con un budino
al cioccolato... divorato con rozzezza, sublime pasto post-notturno,
vagamente spezzato da elettrici gesti pseudo-epilettici.... ...decido
poi di prendere il mio vecchio giradischi e di fare un salto
indietro nel tempo... Sgt. Pepper dei Beatles, A DAY IN THE LIFE,
ed un nuovo viaggio inizia... Vi prego, non svegliatemi piu'... Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso, il quale, peraltro, ha autorizzato la pubblicazione su NuovoGPR, in data indicata in testa ed a mezzo e-mail. |