CULTURA - Introspettiva

Il volo di Pindaro

Viaggi, lacrime, risate e scampoli lisergici

Diario di un giorno qualunque


di Telemaco Pepe (15/1/2003)

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...assuefatto nella mia inconscienza di bambino ribelle e straordinariamente inquieto, turbato e torturato... prende il suo libro e tenta una vana concentrazione su di esso, ma echi di un passato recente lo sovrastano e cade nell'oblio piu' impertinente, cade nel sonno e spiaccica la faccia sulla pagina n. 147...poi...... il vuoto... un attimo di pace, il silenzio avvolge la mia pazzia e placo ogni piu' velleitario desiderio, nella speranza di trovare un briciolo di calore al mio risveglio... Risveglio: di nuovo quell'eco, accordi di pianoforte solenni e spettrali, ritagli di giornale riportanti tragedie sulle strade, il vecchio Lord si e' spento mentre era alla guida della sua Austin d'annata, 1966, e' finito nel lago con la sua vettura ed il suo ego, gia' sbriciolato dagli acidi che usava prendere per colazione...... la TV: di nuovo la guerra, di nuovo il conflitto, aerei che bucano il cielo, mentre gli accordi di piano si fanno piu' caldi e nevrotici, seguono il passo dei tamburi che battono incessantemente ai funerali del milite scomparso e mai piu' ritrovato, simbolo del potere rovesciato, effige, icona del sangue versato dagli innocenti, popolo in attesa del loro Messia, vana attesa, colpo di fucile alla schiena, lacrime di una madre schiava dell'orrore di una figlia appena violentata da un marine americano... drrrriiiinnnn.... la fottuta sveglia suona ed io ricado pesantemente su me stesso mentre un violento battito di cuore scandisce la lunga salita della giornata appena sbocciata... e sebbene queste notizie siano piuttosto acide e truculente, trattengo il respiro ammortizzando isterici urli, del tutto incapace, comunque, di evitare un cronico pianto di struggente dolcezza ed infinita iper-sensibilita', quasi fossi stato io violentato.... un'orchestra impazzita strizza le note fino allo spasimo, ledendo il mio umore, appena accecato dalla luce di un Sole piu' insolente che mai, mentre scorgo, dalla finestra, il lento fumo della fabbrica salire verso il cielo, toccando, solleticando la prima nuvola del mattino... ora riaffiora in me il ricordo di una stramba, bizzarra pellicola dove un'attrice smarrisce il senno per uno scrittore di poesie decadenti ed impressioniste, lui non ne vuole sapere, e l'attrice simula il suicidio durante una scena improvvisata a teatro, sotto gli occhi dell'affascinante scrittore... morta....... il regista, sgomento, rapito da un simile atto di follia, ordina l'interruzione immediata dello show... non ho retto... non sono riuscito a portare a termine la visione... ho pianto... ho visto l'Inferno riflesso nei miei occhi... rantolante mi sono diretto verso la cucina, per bere il mio the' di mezzanotte... "corretto" con un budino al cioccolato... divorato con rozzezza, sublime pasto post-notturno, vagamente spezzato da elettrici gesti pseudo-epilettici.... ...decido poi di prendere il mio vecchio giradischi e di fare un salto indietro nel tempo... Sgt. Pepper dei Beatles, A DAY IN THE LIFE, ed un nuovo viaggio inizia...
Vi prego, non svegliatemi piu'...
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