CULTURA - Introspettiva

Il volo di Pindaro

Telemaco Pepe - La sua presentazione

ALCUNE INUSUALI CONSIDERAZIONI SUL CONCETTO DI INTELLIGENZA

di Telemaco Pepe (22/12/2002)

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Cari Pindaro-sudditi, a volte la mente sembra giocare brutti, anzi, STRAMBI, erratici scherzi... Io le chiamo "deficienze" all'interno del Sistema Operativo, all'interno cioe' della nostra pregiatissima materia grigia.
Io sono assolutamente convinto che anche un buon genio soffra talvolta di questo particolare tipo di "deficienza", che in realta' si manifestano piu' come (folli, inspiegabili) disattenzioni che come mero gesto di stupidita'. Sono forse le nostre diaboliche contraddizioni a spingerci troppo spesso con impulsivita' ed eccessiva istintivita' verso azzardate soluzioni che poi sembrano rendere inetto il nostro cervello. Puri schizzi di una follia del tutto ingiustificata, e chissa' quale altre mille diavolerie il nostro "Sistema Operativo" e' in grado di sfornare...
Io, si puo' dire, posseggo un Sistema Operativo Pindarico, ho una mente che non esito a definire "alogica", cosi' terribilmente possessiva nei suoi ragionamenti od elucubrazioni lisergiche, che dir se ne voglia. Sono argutamente complesso, ma non mi vanto di cio'. Mi piace giocar con le parole, ma spesso, come puo' accadere ad un buon computer, il mio Sistema Operativo Pindarico s'inceppa, ed i conti non tornano... non tornano proprio!!!!... Ho quasi la sensazione a volte di essere uno stupido, un folle sciocco alla continua ricerca di se stesso e dei suoi scabrosi enigmi mai del tutto (in alcuni casi MAI!) risolti. E io mi ci scartavetro fino a corrodermi le meningi, quasi come se dovessi interpretare lo stato di allucinante ed allucinata psicosi di uno scienziato sempre in bilico tra razionalita' ed irrazionalita', tra comprensibilita' ed incomprensibilita', tra istinto e pensiero.
Giove divino!, la mente e' un'infinita scacchiera dalle migliaia di mosse possibili, e difficilmente potremmo saltar su dalla sedia per gridare, euforici, "SCACCO MATTO"! ...uuuuummmmhhh... quesito affascinante e dall'indiscusso magnetismo.
Come si potrebbe avanzare in casi come questi, avremo quella che io definisco la "in-between-phase", letteralmente la "fase-nel-bel-mezzo". Nel bel mezzo di che, qualcuno stupito ed incuriosito si chiedera'? Nel bel mezzo della nostra contaminata razionalita' del pensiero, supporrei io. Ed infatti dovrebbe essere cosi'.
Tornando al concetto di "mente alogica" da me avanzato alcune frasi fa, Luca Comanducci, alias Il Supremo Stoccatore del Volo, e' un fulgidissimo e vivace esempio di "alogicita'".
Se avete bene a mente tutti quegli odiosi quiz psico-attitudinali ai quali veniamo sottoposti quando si tratta di dover passare degli altrettanto odiosi (e per nulla utili, a mio parere) Corsi di formazione-lavoro che le nostre regioni indicono (e che non dovrebbero piu' indire, almeno di quel tipo), in questi frangenti svetta in tutta la sua comprensibilita' e chiarezza l'alogicita' del pindarico in questione.
Io sono sempre piu' convinto si debba smettere di giudicare alcuni soggetti SOLO tramite questi cazzo di quiz che paiono piu' dei grattacapi volti a sottolineare i limiti di un essere umano, piu' che i pregi o le potenzialita' espressive del proprio cervello.
Si deve capire UNA VOLTA DI PIU' e PER SEMPRE, che NON ESISTE UNA SOLA FORMA DI INTELLIGENZA. NON ESISTE CIOE' SOLO L'INTELLIGENZA DI TIPO LOGICO-MATEMATICA, BENSI' ALTRE FORME, QUALI QUELLA ARTISTICA, QUELLA NEI RAPPORTI INTERPERSONALI, NELLA SCRITTURA, NELLA LETTERATURA, NEL DIMOSTRARE DI POSSEDERE UN STRAORDINARIO POTERE INTUITIVO......
Va detto che se un'astronauta debba perlomeno possedere un quoziente intellettivo largamente superiore alla media, costui magari non sarebbe in grado di mettere giu' due righe che ne esplichino un talento profondo da artista. Alias: non penso che un John Lennon, palesemente, come tutti sanno, pessimo studente al Liverpool Art College ma straordinario inventore di alchimie sonore e liriche con e senza i Beatles, sarebbe stato in gradi di passare una sola categoria di quiz per entrare a far parte della NASA. Beh, ipotesi di indubbio fascino, che altro non fa che fotografare il mio pensiero sul concetto di intelligenza. Diciamo, un'assoluta personalizzazione di questo concetto.
Concetto che reitera una volta di piu' l'insolita natura del mio essere perennemente alla ricerca di una pregiata perspicacia, ponendomi pervicacemente domande scomode che richiederebbero risposte altrettanto scomode, il tutto all'insegna della mia concentrici- ta' mentale.
A mio modesto, umile parere esistono, DEVONO, anzi!, esistere ALTRE forme per valutare l'intelligenza umana. Come si fa a catalogare un individuo solo tramite quiz di logica e matematici. Per me e' assolutamente fuori luogo nonche' fastidiosamente offensivo.
Mi preme sapere un vostro parere al riguardo, pindarucci miei. E, ricordate, che io al primo posto nella classifica dei valori che devono far parte di un essere umano, non metto (e mai mettero') l'intelligenza, bensi' la a me tanto caro DEA SENSIBILITA'. A mio modestissimo parere, senza sensibilita' l'uomo (o donna che sia) non puo' avere uno specifico valore emotivo, e certo una persona del tutto sprovvista di sensibilita' non puo' capire ne' percepire sentimenti, il che per me e' a dir poco improponibile, DISUMANO, per centrare un termine ad effetto.
Prendete uno scienziato dallo straordinario potere intellettivo, ma senza un briciolo di sensibilita'. Che valenza, che potere avra' mai su di voi, se egli non sara' capace di esprimere alcun tipo di sensazione o di pensiero (se non quelli di ordine matematico)? A noi apparira' solamente come un inespressivo robot solo in grado di emettere fredde, freddissime formule e concetti che fanno bene solo alla Matematica ed ai matematici.
Chiaro il concetto, alla fine? L'uomo dovrebbe smettere di credere che sia necessario un metro di valutazione, nel rispetto di un preciso arco temporale, in grado di "calibrare" il potere intellettivo di un individuo qualsiasi. Se la soluzione di un problema, tanto per proporre un esempio banale ma altamente funzionale alle mie ipotesi, venisse trovata da qualcuno poco prima che il sottoscritto riesca ad intuire la risoluzione del problema stesso non vorra' inequivocabilmente dire che io sia piu' stupido di colui che mi ha preceduto: semplicemente: codesto individuo si e' rivelato piu' svelto di me, ma non necessariamente egli dovra' essere considerato piu' intelligente (i casi sono molteplici, comunque, ed e' impossibile stabilire precisi parametri ai quali fare riferimento). Ho concluso. Spero di non aver "urtato" la vostra (presunta) intelligenza.
Vi attendo spasmodicamente onde poter abbracciare un vostro pensiero e, mi auguro, la vostra sensibilita'. Se ne possedete.
Bye.
TELEMACO, INSPODESTATO ED INSPODESTANTE SIGNORE DEI SENSIBILI
al secolo, anzi, Millennio, passato, LUCA COMANDUCCI
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